xavier niel

CHIAMATELA “TELECOM FRANCE DEUX” – XAVIER NIEL GIURA E SPERGIURA CHE SU TELECOM ITALIA SI È MOSSO TOTALMENTE DA SOLO – INCALZATO DALLA CONSOB, L’INDUSTRIALE FRANCESE HA ANCHE SPIEGATO CHE AL MOMENTO NON CONTROLLA DIRITTI DI VOTO (UN FILANTROPO?)

 

1.TELECOM: NIEL, NESSUN CONCERTO CON ALTRI 

NIELNIEL

(ANSA) - La società Njj, attraverso cui l'imprenditore francese Xavier Niel detiene una posizione lunga complessiva del 15,14% nel capitale di Telecom, "conferma di operare per proprio conto e di non agire in concerto con terzi". Lo si legge in una nota della società emessa su richiesta della Consob.

 

2.NIEL CONFERMA 'POSIZIONE LUNGA' 15,14% TELECOM

(ANSA) - L'imprenditore Xavier Niel conferma di detenere una 'posizione lunga' (attraverso opzioni ndr) del 15,1% di Telecom Italia. Lo afferma la sua società Njj in una nota richiesta dalla Consob spiegando che la posizione "non conferisce la disponibilità dei diritti di voto relativi alle azioni sottostanti, né la possibilità di influenzare l'esercizio di tali diritti di voto" fino a quando non verranno consegnate i titoli Telecom "in forza delle opzioni che prevedono il regolamento in azioni".

NIEL HOLLANDE HIDALGONIEL HOLLANDE HIDALGO

 

3.NIEL,OPZIONI 'EUROPEE' SU 15%, PRIMA SCADENZA 6/2016

(ANSA) - La quota detenuta dall'imprenditore francese Xavier Niel in Telecom è rappresentata interamente da opzioni di tipo 'europeo', che danno la possibilità di esercitarle solo alla data di scadenza del contratto. La prima opzione scadrà il 21 giugno 2016 e l'ultima il 21 settembre 2017. Niel non avrà diritto di voto in Telecom "fino alla consegna delle azioni in forza delle opzioni che prevedono il regolamento in azioni", opzioni che rappresentano il 10% circa della posizione lunga.

xavier niel delphine arnaultxavier niel delphine arnault

 

4. TELECOM: 5% OPZIONI NIEL REGOLABILI PER CASSA, 10% IN AZIONI

(ANSA) - Le opzioni accumulate dall'imprenditore francese Xavier Niel sul 10% del capitale di Telecom prevedono il regolamento in azioni o per cassa, mentre le opzioni sul restante 5% del capitale prevedono il regolamento per cassa. Lo precisa la sua società Njj Honding in un nota su richiesta della Consob. Il 7,26% della posizione è strutturato tramite 'call spreads'.

 

 

5. NIEL, SUMMIT DI TRE ORE CON LA CONSOB LO SCALATORE SVELA LE QUOTE IN TELECOM

Andrea Ducci per il “Corriere della Sera

 

XAVIER NIEL E SARKOZYXAVIER NIEL E SARKOZY

Un incontro di tre ore per decifrare le intenzioni di Xavier Niel. Il fondatore di Free e titolare di una quota potenziale pari al 15,1% di Telecom ha trascorso buona parte di ieri mattina a Roma negli uffici della Consob. I funzionari della Commissione di vigilanza sono interessati a capire sia i contorni dell' operazione, che ha portato il miliardario francese delle tlc a fare ingresso nell' azionariato di Telecom, sia le modalità tecniche adottate.

Premio Guido Carli Giuseppe Vegas Premio Guido Carli Giuseppe Vegas


Curiosità correlata, del resto, al destino sull' assetto proprietario del gruppo presieduto da Giuseppe Recchi. Lo sbarco di Niel in Telecom è infatti avvenuto per lo più attraverso opzioni di acquisto sottoscritte da un veicolo di nome Rock Investment, controllato da una finanziaria personale (Njj holding). Le opzioni sono, tra l' altro, esercitabili secondo una tempistica e un prezzo diversi.


Si aggiunga che il blitz di Niel non era previsto dal vertice del gruppo telefonico.
Quanto basta per spingere Consob a chiedere lumi e precisazioni. Niel accompagnato dai legali di Bonelli-Erede ha così fornito i dettagli agli uffici di Vegas. Negli incontri di ieri il patron di Iliad e socio del quotidiano Le Monde ha risposto ai responsabili divisione corporate governance , divisione mercati e divisione informazione emittenti, rispettivamente Maria Letizia Ermetes, Maria Antonietta Scopelliti e Guglielmina Onofri.

maria pace odescalchi giuseppe recchi marcella loglimaria pace odescalchi giuseppe recchi marcella logli

 

I quesiti sono serviti a delineare l' operazione, che ha portato il pacchetto potenziale di Niel a ridosso della quota del 20% di Telecom detenuta da Vincent Bolloré. In dettaglio, si tratta della specifica sulla partecipazione sotto forma di opzioni e derivati e del tipo di strumenti finanziari utilizzati (contratti di tipo «americano» o europeo). Così come è stato chiesto a Niel se abbia sottoscritto accordi con altri soggetti coinvolti nell' operazione, e a quanto esattamente ammonti il pacchetto azionario opzionato.

MARCO PATUANOMARCO PATUANO


Una batteria di domande, compresa l' effettiva disponibilità di titoli con diritti di voto, a cui il diretto interessato dovrà rispondere anche agli occhi del mercato. Il termine per rendere note queste informazioni, tramite un comunicato ufficiale di Niel, è fissato per l' apertura delle Borse di questa mattina. Le indicazioni fornite serviranno a chiarire i contorni di un' operazione tuttora da decifrare.

 

Un elemento lo ha già fornito il presidente di Telecom Recchi, tratteggiando, all' indomani dell' incontro con Niel, l' iniziativa come un' operazione non ostile. Resta che il governo italiano potrebbe assumere un ruolo «attivo» nella partita, destinata a rimescolare l' azionariato della società proprietaria della rete nazionale.


Un asset indispensabile per il piano sulla banda larga, caldeggiato dal premier Matteo Renzi. Tanto che per l' intera giornata di ieri si sono susseguiti rumors su un abboccamento tra Niel e Cdp . Voci tuttavia smentite in serata.

 

Ultimi Dagoreport

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)