
IL CICLONE TRUMP SI ABBATTE DI NUOVO SULLE BORSE – È UN VENERDÌ NERO PER I MERCATI EUROPEI: MILANO CHIUDE A -2,55%, SCIVOLANDO SOTTO LA SOGLIA PSICOLOGICA DEI QUARANTAMILA PUNTI – PARIGI A -2,9%, FRANCOFORTE A -2,6% – WALL STREET APRE IN FORTE CALO, A -1,19% – I LISTINI REAGISCONO AI NUOVI DAZI ANNUNCIATI NELLA NOTTE DAL “COWBOY COATTO DELLA CASA BIANCA” – IL GOVERNO SVIZZERO PARLA DI “SHOCK” PER LE TARIFFE STATUNITENSI AL 39%, IL FRANCO È IN CADUTA – AD APPESANTIRE IL CLIMA GIÀ NERVOSO SONO STATI I DATI SUL LAVORO AMERICANO SOTTO LE ATTESE...
BORSA: PROFONDO ROSSO A PIAZZA AFFARI CHE CHIUDE A -2,55%
(Labitalia) - La prima seduta di agosto è pesante per Piazza Affari. L'indice milanese chiude gli scambi con un rosso del 2,55% scivolando così appena sotto la soglia psicologica dei 40.000 punti.
Lo spread chiude in lieve rialzo a 86 punti base, uno in più rispetto agli 85 pb visti in apertura.
BORSA: L'EUROPA GIÙ CON DAZI E LAVORO USA, PARIGI -2,91%
(ANSA) - I dazi e il mercato del lavoro negli Stati Uniti sotto le attese si rivelano un mix micidiale per le Borse europee che archiviano l'ultima seduta della settimana in profondo rosso.
Parigi ascia sul terreno il 2,91% con il Cac 40 a 7.546 punti. Francoforte perde il 2,65% con il Dax a 23.427 punti. Tiene Londra (-0,7% con il Ftse 100 a 9.608 punti).
BORSA: VENERDÌ NERO PER L’EUROPA TRA DAZI E LAVORO USA
Estratto dell’articolo di Martina Soligo e Stefania Blasioli per www.ilsole24ore.com
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Venerdì nero per le Borse europee, che chiudono l’ultima seduta della settimana in pesante calo. I listini reagiscono ai nuovi dazi annunciati nella notte dal presidente americano, Donald Trump.
Il tycoon ha minacciato, a partire dal 7 agosto, tariffe dal 10% al 41% per decine di Paesi, ha confermato dazi al 15% per l’Ue, mentre il Canada – che non è riuscito a trovare un accordo con Washington – pagherà un dazio del 35% sulle sue merci.
Ad appesantire il clima già nervoso sono stati anche i dati sul lavoro americano sotto le attese, che alimentano le vendite anche a Wall Street.
Così, il FTSE MIB -2,34% di Milano termina in calo, scendendo sotto la soglia psicologica dei 40.000 punti.
URSULA VON DER LEYEN - DONALD TRUMP - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA
Rapporto sull'occupazione di luglio inferiore alle stime, negli Stati Uniti. Il mese scorso, sono stati creati 73.000 posti di lavoro (escluso il settore agricolo) rispetto al mese precedente, mentre gli analisti attendevano un aumento di 100.000 posti.
Si è trattato del 55esimo mese consecutivo con un conto positivo. Il tasso di disoccupazione è salito dal 4,1% al 4,2%, in linea con le attese.
In calo gli indici a Wall Street, mentre il mercato fa i conti con una serie di aumenti dei dazi imposti a decine di paesi. Giovedì, il presidente Donald Trump ha annunciato i regimi tariffari per i paesi che non hanno ancora raggiunto un accordo commerciale con Washington prima della scadenza del 1 agosto.
DONALD TRUMP I DAZI E I MERCATI
Le imposte variano dal 10% al 50%, poiché Trump cerca di rimodellare il panorama commerciale mondiale e ha incluso partner commerciali fondamentali degli Stati Uniti come l'India e Taiwan.
Un dazio del 35% sul Canada entra in vigore oggi, ma l'attuazione di tutti gli altri dazi sarà posticipata di sette giorni, aprendo la strada a ulteriori negoziati. Gli investitori temono che i dazi possano riaccendere la pressione inflazionistica e ritardare i tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.
A Piazza Affari brilla Campari, pesanti le banche
DONALD TRUMP - GIORGIA MELONI - G7 KANANASKIS - CANADA
Su un listino milanese a pesare sono soprattutto le vendite sui titoli bancari, con Intesa Sanpaolo -4,74% e Finecobank -5,28% a guidare i ribassi. Quest’ultima sconta anche i risultati negativi del primo semestre, che ha visto ricavi in calo del 2,1% a 644,4 milioni e un utile netto sceso dello 0,8% a 317,8 milioni. Si distingue in positivo Campari +8,44%, che torna ai massimi da ottobre scorso.
A premiare il titolo sono i conti del primo semestre, che hanno visto un recupero delle marginalità. La trimestrale non ha invece aiutato Pirelli & C -2,53%, che alla vigilia ha presentato numeri in linea con le attese, ma rimane il nodo legato alla governance. […]
DAZI: FT, SVIZZERA SOTTO DI SHOCK DOPO TARIFFE AL 39% =
effetto dei dazi di trump sui mercati
(AGI) - Il governo svizzero ha denunciato la decisione di Donald Trump di imporre un dazio del 39% sul Paese, un'aliquota elevata che ha fatto crollare il franco svizzero venerdi' e ha lasciato i legislatori "sotto shock". Lo rileva il Financiale Times. "Non e' chiaro cosa gli Stati Uniti vogliano da noi", ha affermato un parlamentare svizzero, aggiungendo che e' giusto affermare che il governo e' in stato di shock".
La nuova aliquota della Svizzera e' persino superiore al 31% indicato dal presidente degli Stati Uniti in occasione del "giorno della liberazione" di aprile. Venerdi', il franco svizzero e' stato una delle valute del G10 con la performance piu' debole, in calo dello 0,4% rispetto al dollaro, attestandosi a 0,816 franchi svizzeri.
DONALD TRUMP E I WALL STREET - VIGNETTA BY ALTAN
Il risultato e' stato una sorpresa dopo l'ottimismo iniziale di Berna, secondo cui il Paese potrebbe essere uno dei primi a concordare un accordo commerciale con Washington, dopo aver presentato proposte settimane fa.
"La Svizzera e' stata e rimane in contatto con le autorita' statunitensi competenti. Continua a cercare una soluzione negoziata con gli Stati Uniti, in conformita' con il diritto svizzero e i suoi obblighi derivanti dal diritto internazionale", ha affermato il governo, aggiungendo che analizzera' la nuova situazione e decidera' i prossimi passi.
donald trump e giorgia meloni vertice bilaterale improvvisato al g7 di kananaskis 2