CIUCCI: "NON MI DIMETTO DALL'ANAS, NON ME L'HANNO CHIESTO" - PIAZZA AFFARI +1,2% - GRECIA: L'ACCORDO È LONTANO - PANUCCI (CONFINDUSTRIA): "BENE LA RIFORMA P.A. A RENZI HO DETTO DI NO, MA NON HO RIMPIANTI"

  1. ANAS: CIUCCI, NON MI DIMETTO, NON ME L'HANNO CHIESTO

Pietro CiucciPietro Ciucci

 (ANSA) - "Il mio incarico scade fra un anno ed è sempre stato a disposizione. Io non resisto abbarbicato alla poltrona come l'ultimo dei moicani. Ma è il mio ministro che deve decidere". Così il presidente Anas Pietro Ciucci a Radio24: "se il mio azionista avesse voluto chiedermi qualcosa me lo avrebbe chiesto direttamente. Andarmene senza una richiesta sarebbe irresponsabile"

 

  1. BORSA: EUROPA IGNORA STALLO GRECO E PUNTA AL RIALZO, +1,2% MILANO

Radiocor - Giornata di rialzi per le Borse europee, dopo la volatilita' della scorsa settimana. Gli investitori hanno festeggiato i dati sul miglioramento della fiducia in Europa e hanno messo in secondo piano il mancato accordo tra Bruxelles e Atene sugli aiuti alla Grecia. Un portavoce della Commissione europea ha infatti detto 'ancora non ci siamo'. Milano ha terminato le contrattazioni in rialzo dell'1,2%, in un giorno in cui il Tesoro ha collocato 2,5 miliardi di Btp a dieci anni con un rendimento sceso sul nuovo minimo storico dell'1,34%. Sono inoltre stati piazzati anche 2 miliardi di Btp a cinque anni con un rendimento in calo allo 0,55%.

varoufakis e tsipras 3 41b3 a6e4 dc494826e81dvaroufakis e tsipras 3 41b3 a6e4 dc494826e81d

 

I protagonisti della seduta di Piazza Affari sono stati i titoli di Yoox e quelli di Wdf. I primi sono volati del 9,9% dopo che la societa' ha confermato l'esistenza di trattative con la svizzera Richemont per una combinazione con la controllata Net a Porter. Le azioni di Wdf sono i nvece crollate dell'8,39%, dopo l'accordo raggiunto tra la famiglia Benetton e la svizzera Dufry per la cessione della quota di maggioranza a 10,25 euro, lo stesso prezzo al quale sara' poi lanciata l'opa sul mercato. Sono inoltre andate bene le St (+3,2%), mentre la Borsa si interroga su un consolidamento del settore dei chips.

 

Mediaset e' salita del 2,6%, nonostante il Governo abbia ribadito l'intenzione di mantenere la maggioranza di Rai Way. Sul fronte dei cambi, l'euro e' scambiato a 1,0827 dollari (1,0897 venerdi) e a 129,95 yen (129,89). Il dollaro-yen si attesta a 120 (119,22). Infine il petrolio (wti) e' scambiato a 47,98 dollari al barile in ribasso dell'1,8%.

 

  1. ISTAT: A MARZO FIDUCIA IMPRESE SALE A 103 DA 97,5, TOP DA LUGLIO 2008

istat istat

Radiocor - Migliora il clima di fiducia di imprese e consumatori a marzo. Per le imprese l'indice composito del clima di fiducia mostra 'un deciso miglioramento' salendo a 103 da 97,5 di febbraio, ai massimi da luglio 2008 e segnando il quarto miglioramento consecutivo. L'indice di fiducia dei consumatori aumenta a 110,9 da 107,7 di febbraio, record da maggio 2002 e terzo incremento consecutivo. Lo comunica l'Istat. Il clima di fiducia delle imprese manifatturiere sale a 103,7 da 100,5, ai massimi da giugno 2011.

 

  1. GRECIA: UE, ANCORA NO ACCORDO, PRIMA DI PASQUA TELECONFERENZA SHERPA GOVERNI

tsipras per mano con juncker 2tsipras per mano con juncker 2

Radiocor - 'Ancora non ci siamo'. Con queste parole il portavoce della Commissione Ue ha sintetizzato la situazione delle trattative per un accordo con la Grecia aggiungendo che 'continuano le discussioni costruttive che richiederanno anche una missione tenica ad Atene per valutare una serie di fatti' relativi agli impegni assunti dalle autorita' elleniche nell'ultima lista di misure presentata a Bruxelles. Il portavoce ha indicato che 'prima di Pasqua' dovrebbe tenersi una riunione per teleconferenza dell'Eurozone working group, che rappresenta i governi, per fare il punto del negoziato. Oggi, intanto, e' prevista una riunione del Brussels Group.

 

  1. YOOX: IN CORSO DISCUSSIONI CON RICHEMONT SU ACCORDO CON NET A PORTER

yooxyoox

Radiocor - Yoox precisa in una nota che 'in relazione a quanto pubblicato da alcuni organi di informazione, sono in corso discussioni con Compagnie Financiere Richemont SA per una possibile business combination tra Yoox e The Net-A-Porter Group Ltd'. Yoox, che in Borsa sta registrando in progresso dell'8,5% a 22,87 euro (+1% il Ftse Mib) 'si riserva di fornire aggiornamenti al mercato appena possibile'.

 

  1. PA - PANUCCI (DG CONFINDUSTRIA) A MIX24 SU RADIO 24: "RIFORMA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E' BUONA, VA NELLA DIREZIONE GIUSTA"

“La riforma della Pubblica Amministrazione del Ministro Madia va nella direzione giusta. E’ una riforma molto buona perché affronta alcuni aspetti legali e giuridici, ma soprattutto molti aspetti organizzativi. Ed è quello il nodo essenziale.” Lo afferma il direttore generale di Confindustria Marcella Panucci a Mix24 di Giovanni Minoli su Radio 24. “A parte la revisione di alcuni strumenti che finora hanno funzionato poco e male, tipo la Conferenza dei servizi, l’autotutela sono degli strumenti essenziali per avere il consenso proprio sulle autorizzazioni per avviare nuove attività. Altro elemento essenziale è il tema di dirigenza pubblica, di merito, di valutazione delle performance. La riforma Madia lo affronta, anche con coraggio.”

 

  1. MARCELLA PANUCCI: “SUI DEBITI PA MI ASPETTAVO DI PIÙ. LEGGE HA LIMITI CHE VANNO RIVISTI”.

 

marcella panucci jpegmarcella panucci jpeg

“Il governo Renzi aveva promesso lo sblocco totale dei debiti per la pubblica amministrazione, proprio per aiutare l’economia reale, anche perché è un dovere. Hanno pagato 36 miliardi di euro su… il dato complessivo non ce l’ha nessuno, ma diciamo 80, 90 miliardi di euro. Quello che dovevano fare lo hanno fatto, secondo la legge. Il problema è che la legge aveva dei limiti. Quindi i debiti fuori bilancio, i debiti delle regioni con piani di rientro, erano fuori da questi esercizi. I debiti delle società partecipate dagli enti pubblici…”

 

Lo dice Marcella Panucci, dg di Confindustria a Mix24 di Giovanni Minoli su Radio 24. Siamo a un terzo. Si aspettava di più? domanda Minoli. “Beh mi aspettavo di più dalla legge, ma questo l’abbiamo detto a suo tempo.  – conclude il dg di Confindustria a Mix24 - Adesso se si volesse fare un’operazione seria bisognerebbe cominciare ad aggredire quelle componenti che non sono state aggredite.” 

 

  1. MARCELLA PANUCCI: “RENZI VADA AVANTI. SE NON FACCIAMO RIFORME STATO DI GRAZIA FINISCE”

Matteo Renzi davanti ad una foto di Maurizio Landini, Matteo Renzi davanti ad una foto di Maurizio Landini,

“Renzi ha fatto delle cose molto importanti, altre cose molto molto importanti le ha avviate, penso alla riforma costituzionale; noi lo esortiamo ad andare avanti con determinazione.” Questo è il pensiero sul Governo Renzi di 24Marcella Panucci, dg di Confindustria a Mix24 di Giovanni Minoli su Radio 24. Proprio un anno dallo stesso microfono, il presidente Squinzi aveva detto che la bisaccia del governo Letta era vuota, e Letta è andato a casa. “I voti in genere si danno alla fine di un percorso, quindi aspettiamo a darglielo. Sono d’accordo con Squinzi che dice ‘qualcosa è stato fatto, molto è stato annunciato’.

 

Stiamo dicendo la stesa cosa. Ha fatto delle cose importanti, penso alla riforma del mercato del lavoro, il taglio del cuneo fiscale, sono battaglie che abbiamo fatto per anni e finalmente vedono la luce, tante altre vanno fatte. Però  - conclude il dg Panucci a Mix24 - su questo, l’ha detto anche Draghi, attenzione, siamo in uno stato di grazia, per condizioni esterne. Ma se non facciamo le riforme, lo stato di grazia finirà.”

 

  1. PANUCCI: “COL JOBS ACT IMPORTANTE CONTRIBUTO A MERCATO DEL LAVORO”

matteo renzi e berlusconi 0aa87941matteo renzi e berlusconi 0aa87941

“Se per Jobs Act intendiamo l’intero pacchetto decontribuzione, quindi legge di stabilità e riforme mercato del lavoro, sicuramente il contributo c'è ed è importante.” Lo afferma Marcella Panucci, dg di Confindustria a Mix24 di Giovanni Minoli su Radio 24. “Quando Renzi dice che le assunzioni iniziano a crescere e c’è un rapporto diretto tra le 2 cose ha sicuramente ragione”

 

  1. PANUCCI: “HO DETTO NO A RENZI MA NON SONO PENTITA”

“Ho detto no a Renzi ma non sono pentita.” Questa è l’ammissione del Direttore Generale di Confindustria Marcella Panucci, a Mix24 di Giovanni Minoli su Radio 24. “Ho un impegno con Squinzi. Non so se Renzi l’ ha presa bene o male, Bisogna chiederlo a lui.” Resta il fatto che Renzi poco dopo ha snobbato l’assemblea di Confindustria. Colpa del suo no governo? “Vabbè, non esageriamo, mi dà troppa importanza.” E pensa che quest’anno verrà? “Ah non lo so, bisogna chiederglielo.”

 

  1. BIALETTI: ROSSETTI (CFO), E' ARRIVATA LA RIPRESA, I TRIM. IN LINEA COL PIANO - INTERVISTA

Radiocor - Per l'Omino coi baffi e' arrivata la ripresa. Una ripresa 'sostenuta', misurata dal gruppo Bialetti, famoso per la sua caffettiera Moka con l'Omino disegnato sopra, attraverso 'il termometro dei negozi che viaggiano con fatturati in crescita a doppia cifra'. Lo afferma Maurizio Rossetti, direttore finanziario di Bialetti Industrie, in un'intervista all'agenzia Radiocor. C'e' soddisfazione anche per l'andamento del primo trimestre, i cui risultati di bilancio saranno approvati dal cda del 15 maggio: 'Abbiamo avuto un ottimo trimestre - dichiara Rossetti - in linea con il piano industriale'.

 

bialettibialetti

Il gruppo, controllato al 64% dall'imprenditore Francesco Ranzone e al 10% da Diego Della Valle, ha appena annunciato un aumento da 14 milioni per rafforzare il bilancio. 'Prevediamo - aggiunge il cfo - di chiudere tutto l'iter entro la fine dell'estate, tra giugno e luglio, ancora non abbiamo deciso i l prezzo'. Nove milioni dell'aumento di capitale non sono rappresentati da nuova cassa ma dalla conversione in azioni di un prestito soci dello stesso Ranzoni, gli altri cinque sono attesi dal mercato: 'Ci aspettiamo - prosegue Rossetti - che gli attuali soci mantengano le quote in portafoglio, a partire da Della Valle'.

 

A fine 2014 sull'Omino coi baffi pesavano debiti netti pari a 85,4 milioni, seppur in calo rispetto agli 87 milioni del 2013: sul debito, rinegoziato con le banche a fine anno, commenta Rossetti, 'eravamo e restiamo sereni'.

 

  1. PRADA: RISULTATI IN CALO NELL'ESERCIZIO 2014-2015, -28% UTILE NETTO

Radiocor - Risultati in calo nell'esercizio 2014-2015 (chiuso il 31 gennaio) per il gruppo Prada, che ha visto l'utile netto scendere del 28% a 450,7 milioni di euro su ricavi in calo dell'1% a 3,55 miliardi. L'Ebitda - indica una nota - si e' attestato a 954,2 milioni che rappresenta un margine del 26,9% sui ricavi netti (pari a 2,98 miliardi, in calo dello 0,5%). La posizione finanziaria netta si attestava a fine gennaio a 188,8 milioni.

 

patrizio bertelli miuccia pradapatrizio bertelli miuccia prada

Per quanto riguarda le prospettive per l'esercizio in corso, Prada nota che 'nei primi mesi del 2015 i mercati finanziari hanno reagito positivamente agli stimoli di politica monetaria, alzando le aspettative di crescita per l'economia reale. Tuttavia resta incertezza sul mercato internazionale dei beni di lusso a causa di fattori locali in alcuni mercati e della persistente volatilita' delle valute. In questo contesto il gruppo sta lavorando al contenimento dei costi nel breve termine e s u piu' ampie misure per incrementare l'efficienza in termini di forniture e di produttivita' dei punti vendita'.

 

Il peggioramento dei conti rispetto all'anno precedente, ha spiegato il gruppo in un comunicato, e' stato dovuto principalmente a un ambiente macro a livello internazionale 'particolarmente difficile' e che ha visto 'tensioni sociali e politiche impattare diversi mercati' di primaria importanza. In Europa, in particolare, i ricavi hanno registrato una flessione rispetto all'anno precedente dell'1,1%, 'influenzata dal calo dei flussi turistici e da un sempre debole consumo domestico, con un trend che tuttavia ha visto un miglioramento nel quarto trimestre, riportandosi in territorio positivo'.

 

MIUCCIA PRADA E PATRIZIO BERTELLI ARRIVANO A CA CORNER MIUCCIA PRADA E PATRIZIO BERTELLI ARRIVANO A CA CORNER

Bene invece il mercato americano, +7,7% a cambi correnti, mentre rimane piu' difficile il contesto in Asia Pacific, che ha segnato nel 2014 una flessione del 5,5% a cambi correnti, (-6,5% a cambi costanti). Il calo delle vendite dell'area e' stato originato principalmente dalle piazze di Hong Kong e Macau, le cui condizioni d i mercato hanno visto un sensibile peggioramento nel corso del secondo semestre, cui si e' sommata anche la differenza di calendario del Capodanno Cinese, che ha influenzato il trend del mese di gennaio in tutta l'area della Greater China. Per l'anno fiscale 2014, il consiglio ha proposto all'assemblea degli azionisti (convocata per il 26 maggio), la distribuzione di un dividendo di 11 centesimi di euro per azione, pari a un pay-out del 62%.

 

'Come gia' anticipato - ha commentato l'a.d. Patrizio Bertelli - il 2014 ha rappresentato per il Gruppo Prada un anno di pausa nel suo percorso di sviluppo; conseguentemente anche la redditivita' operativa ha segnato una temporanea flessione, avendo privilegiato l'ottica di medio lungo periodo nel proseguire il programma di investimenti. La nostra situazione patrimoniale e finanziaria e la capacita' di generare importanti flussi di cassa operativi ci consentono di confermare i nostri piani di investiment i, sia nella struttura produttiva, sia nella ricerca, nonche' nell'ottimizzazione della rete distributiva. La sfida del prossimo futuro sara' rappresentata dalla capacita' di adattarsi al rapido evolvere dei mercati'.

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....