COMANDI VOCALI, CONTENTUTI EXTRA E PERSONALIZZATI GRAZIE AL WEB: LA TV SI FA “SMART” PER NON ESSERE SEPOLTA

Alessandro Longo per "l'Espresso"

Ormai bisogna ammetterlo: Internet sulla tivù è stato un flop. A nessuno interessa trasporre Facebook, la mail o i siti di news sul televisore: questi servizi li possiamo gestire ovunque, con smartphone, computer e tablet. Il futuro della tv è altrove: nella rivoluzione dei contenuti (programmi e pubblicità) e del nostro modo di accedervi tramite l'apparecchio televisivo.

È un'idea su cui concordano gli esperti e i principali produttori, Samsung in testa, che ormai vende più della metà degli apparecchi televisivi nel mondo. È un futuro non lontano, beninteso: lo vedremo concretizzarsi già in autunno con i nuovi modelli che saranno lanciati dai maggiori produttori.

«Oggi meno del 50 per cento degli utenti che hanno una tivù "smart", cioè che si connette a Internet, la usano per queste funzioni. E lo fanno soprattutto per i video e per vedere programmi tivù quando vogliono, liberi dal palinsesto», dice Veronica Gonzalez-Thayer, analista di Ihs Electronics & Media. «Così, tutti gli attori di questo mercato l'hanno capito. Dopotutto la tivù è fatta per vedere contenuti, non per chattare su Facebook», continua l'analista. «È su questo che stanno puntando quindi i produttori, le emittenti e varie aziende tecnologiche: usare la connessione Internet per reinventare i contenuti, non per aggiungere funzioni estranee a questo mondo».

«Le smart tivù ora sono orientate non tanto alle applicazioni quanto a una nuova generazione di contenuti», conferma Francesco Leveque, direttore marketing dell'area audio-video e digital imaging di Samsung Italia. Questa direzione prenderà forma in vari modi. Per esempio, con una maggiore convergenza tra dispositivi diversi.

« Da settembre le nostre smart tv avranno un nuovo software, che aggiungerà funzioni. Per esempio, faccio una ricerca sul tablet e poi con un clic porto i risultati sulla tivù, via onde radio, per vedere meglio, per esempio, una foto o un video», dice Leveque. Funzioni simili, per trasmettere subito alla tivù quello che appare su smartphone, sono presenti anche nei nuovi modelli Sony e Panasonic.

«Oppure. Sono in metro, sto guardando un film sul tablet, ma solo per i primi dieci minuti; poi arrivo a casa, accendo la tivù e riprendo la visione dove l'avevo lasciata. È possibile tramite la piattaforma di film Chili, presente su tanti dispositivi (tra cui le tivù Samsung, Panasonic, Sony, ndr.)», aggiunge.

Il mercato, insomma, ha capito una cosa. Invece di imporre nuove abitudini, occorre sostenere quelle che già attecchiscono tra le persone. Come la pratica di vedere la tivù in multitasking con lo smartphone o il tablet. Oppure l'esigenza di svincolarsi dai palinsesti per guardare i propri programmi preferiti quando e dove si vuole. In fondo a questo concetto sono arrivate anche le pay tv italiane, che ora permettono agli abbonati di vedere i programmi su tablet. I contenuti al centro, quindi.

«A settembre lanceremo anche il motore di ricerca universale sulle nostre pay tv. Cerco "Brad Pitt" e quello mi dice su quale piattaforma è possibile trovare film con quest'attore: Chili, Sky, Mediaset Premium Play, Cubovision di Telecom Italia», conclude Leveque.

«Le smart tv del futuro consentiranno di accedere con più facilità ai contenuti che ci interessano. Anche con comandi vocali più precisi di quelli attuali», conferma Aneesh Rajaram, Senior Vice-President for Tv & Devices di Opera, software house che fornisce la piattaforma Internet a molti produttori (sulle tivù Sony, Philips, Toshiba, sui lettori blu-ray Samsung, sui set top box banda larga Pirelli).

«Per esempio, vediamo un programma e con un solo pulsante del telecomando possiamo caricare la lista di tutti gli episodi precedenti. Lo fa la Bbc in Gran Bretagna. Oppure, una novità che lanceremo nel 2014. Ti colleghi alla partita di calcio in ritardo e vorresti, con un clic, vedere sulla tivù le formazioni». Sono cose che l'utente può già fare, ma utilizzando lo smartphone oppure caricando un menu Internet della tivù. «Noi vogliamo che queste funzioni siano attivabili direttamente. È possibile se il software della tivù riesce a capire quello che stai vedendo e quindi offrirti contenuti aggiuntivi diretti pertinenti».

La futura tecnologia delle smart tv può anche riconoscere le parole chiave pronunciate durante il programma e quindi suggerire informazioni extra da mostrare sullo schermo, «come la pagina Wikipedia sugli attori di quel film o il flusso Twitter di una certa notizia data dal tg in quel momento», esemplifica Rajaram. L'idea è sempre quella di migliorare l'abitudine al multitasking nata con gli smartphone e Internet.

Qualcosa di simile è già possibile farlo con le cosiddette applicazioni "second screen" su tablet e su smartphone, come Shazam, Mediamind (Dg) e Zeebox. Con un sistema di riconoscimento vocale, individuano il programma tivù che lo spettatore sta vedendo e fanno apparire sull'app contenuti affini, come giochi, quiz, sondaggi, a cura della stessa emittente o dell'autore del programma. «Il passo successivo è un sistema che apprende quali sono i tuoi gusti e ti suggerisce i programmi migliori», dice Gonzalez-Thayer. I nuovi modelli vanno già in questa direzione, con diverse tecnologie.

Samsung suggerisce i programmi in base a due parametri: i più visti dagli altri spettatori e i più simili a quelli che l'utente è abituato a vedere. Il presupposto è che la tivù riesca a riconoscerlo, però, e che fornisca un servizio a seconda del componente della famiglia in quel momento sintonizzato. Samsung ci prova facendo riferimento alla fascia oraria: «Le persone tendono a guardare la tivù sempre negli stessi orari, diversi a seconda se è il padre, la madre o i figli».

Panasonic usa un altro sistema: «Grazie al riconoscimento vocale e facciale, con la telecamera integrata, l'apparecchio è in grado di riconoscere fino a quattro componenti della famiglia e visualizza le trasmissioni preferite, i social network e le applicazioni preimpostati», specifica Silvana Chiogna, Tv Marketing Team leader dell'azienda.

E forse non sarà nemmeno necessario cambiare tv per avere le funzioni di riconoscimento. Basterà usare con il proprio televisore la nuova console Xbox One con il sistema Kinect, in uscita a dicembre. «Uno scenario che si apre, di conseguenza, è la pubblicità personalizzata, che ti arriva in base ai tuoi gusti o alle tue caratteristiche demografiche», chiosa Gonzalez-Thayer.

In sintesi, andiamo verso una tivù che ci conosce meglio e che al tempo stesso ci dà maggiore libertà di personalizzare ciò che vediamo e come lo vediamo. Da questo punto di vista in effetti Internet si prende una rivincita e penetra davvero nei nuovi televisori. Ma lo fa con il suo spirito, non con servizi trasposti così come sono da uno schermo all'altro. Uno spirito ambivalente, peraltro, lo stesso che anima le grandi piattaforme come Google: da una parte, maggiore controllo messo nelle mani degli utenti; dall'altra, maggiore potere da parte di emittenti e sponsor di conoscere gusti e abitudini degli spettatori.

Quale delle due anime prevarrà, non è dato sapere. Per Internet come per la tivù. Ma i sociologi sono ottimisti. Dice Monica Fabris dell'istituto Episteme: «Nei prossimi anni la fruizione della televisione subirà una trasformazione radicale, di cui cominciamo a vedere i segnali. L'affermarsi dei palinsesti personali farà si che gli individui si svincoleranno dai tempi e dagli spazi.

Ma questo non vuol dire che guarderemo la tivù in solitudine. Le dinamiche di socializzazione via Internet ricomporranno momenti di visione collettiva, che però saranno non più imposti dall'alto, dal palinsesto, ma decisi dal basso. Insomma ci daremo appuntamenti per vedere assieme, e commentare sui social network, uno stesso programma tivù lanciato on demand tramite Internet».

Aggiunge Giovanni Boccia Artieri, docente di Sociologia a Urbino: «Avremo una tv social. Già oggi molte persone guardano i programmi e li commentano su Twitter con la propria rete sociale connessa o estesa (con gli #hashtag). Tv e programmi integreranno nello schermo un servizio permanente: se guardo un programma mentre sono dentro il mio account Facebook potrò sapere quali friend lo stanno vedendo e commentarlo con loro sulla tivù, in una barra laterale».

 

 

SmartHub MainUI Article INTERNET E TELEVISIONE ol s p Smart Hub di Smart Tv Samsung smart tv

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO