zara h&m borsa piazza affari

BORSA ALLA MODA – COME SONO ANDATI I TITOLI DEI BRAND FASHION NEL 2018? IL LUSSO HA RETTO: E TE CREDO, I RICCHI SONO SEMPRE PIÙ RICCHI E SPENDONO SEMPRE DI PIÙ – BENE ANCHE L'ABBIGLIAMENTO SPORTIVO (GRAZIE, UNIQLO), ARRETRA INVECE IL “FAST FASHION”, ZARA, H&M, OVS, PIÙ LEGATO ALL’ANDAMENTO DELL’ECONOMIA REALE – BRUNELLO CUCINELLI, TOD’S, PRADA: ECCO I MARCHI DA TENERE D’OCCHIO

Vittorio Puledda per “Affari & Finanza - la Repubblica”

 

PIAZZA AFFARI

La moda non va più di moda nelle Borse? Certo che no, anche perché i ricchi sono sempre più ricchi e quindi ci sono più soggetti propensi a spendere tanto - per generi di lusso, ingrassando gli utili delle aziende.

 

Qualche volta anche a scapito del Fisco: proprio alla fine della settimana scorsa il Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano ha contestato al gruppo del lusso francese Kering - che possiede il marchio Gucci - una presunta evasione fiscale da circa 1,4 miliardi di euro.

 

kering

Ma i fasti del passato che hanno caratterizzato il mondo del lusso sono un ricordo e probabilmente lo resteranno ancora per un po'. Non a caso le conclusioni della consueta ricognizione della moda in Borsa realizzata da Pambianco, centro di strategia d' impresa specializzato nel settore, sono chiare: «Il 2018 è stato un anno di transizione e quanto emerso dallo scorso anno fa presupporre che anche il 2019 sarà in chiaroscuro», spiega David Pambianco, amministratore delegato della società fondata dal padre Carlo.

 

uniqlo

Con alcuni trend, almeno per l' anno che si è appena concluso, piuttosto chiari: «Il lusso, nonostante gli "scossoni", ha retto, così come lo sportswear, che si rafforza sempre di più. Il fast fashion invece, ha continuato la propria retromarcia», continua Pambianco. Le analisi quantitative, anticipate da Affari&Finanza, mostrano per l' anno che si è appena chiuso il forte traino dell' America, dove le società della moda e del lusso hanno segnato un avanzamento in Borsa del 26%, contro il -3,2% registrato in Europa e il +13,3% dell' Asia.

 

selfie di fronte a uniqlo

 

Il Vecchio Continente continua ad esprimere società in genere meglio capitalizzate (16 miliardi di media) e un valore aggregato di Borsa che sfiora i 500 miliardi di euro, mentre le 24 aziende Usa che compongono il campione si fermano ad una capitalizzazione complessiva pari a 292 miliardi, con un valore medio al listino di poco superiore ai 12 miliardi.

 

pradamalia 4

Poco più della metà invece il valore medio delle società asiatiche al listino, ma se non fosse per il gigante Uniqlo (che nel 2018 si è aggiudicato un testimonial di eccezione, il campione del tennis Roger Federer dopo 20 anni di fedeltà alla Nike) il valore sarebbe ben più basso. Tra l' altro il gigante giapponese specializzato nell' abbigliamento casual per uomo, donna e bambino ha una rete mondiale di negozi monomarca e tra poco sbarcherà anche in Italia, a Milano.

 

patrizio bertelli miuccia prada

Il marchio è andato bene anche in Borsa, più 27%, a differenza dell' altra stella di Hong Kong, l' italianissima Prada, che nel 2018 ha perso l' 8,7% e ormai viaggia stabilmente sotto il prezzo di collocamento: dall' esordio, a metà del 2011, il gruppo ha perso oltre un terzo del suo valore. Ma, sottolineano gli analisti del settore, dopo un biennio difficile la maison dovrebbe aver imboccato la strada giusta per il rilancio e il 2019 dovrebbe essere quello buono per la crescita.

 

il logo tods al colosseo

Un processo di trasformazione e di rinnovamento che - commentano gli esperti del lusso - non è ancora riuscito a Tod' s. La scorsa settimana ha reso noti i dati preliminari sulle vendite e ancora una volta il titolo è stato punito in Borsa. Nel 2018 ha perso quasi il 30%.

Cinque anni fa valeva oltre 100 euro per azione, alla fine della settimana scorsa superava di poco i 40.

 

I punti deboli? La crescita, le dimensioni, l' eccessiva esposizione all' Italia; in aggiunta, è molto concentrata sul segmento scarpe, difficile da cavalcare da solo. Insomma, un mix di fragilità da cui finora non è riuscita ad emergere. Stesso affanno per Ferragamo, da un paio di anni alla ricerca della ricetta - e dell' amministratore delegato - che gli garantisca il rilancio.

 

Salvatore Ferragamo

Le speranze ora sono affidate alla nuova top manager, Micaela Le Divelec (ex Gucci) ma per ora la strada resta in salita e i principali analisti finanziari non hanno ancora sciolto le riserve. Il 2018 è stato difficile in Borsa (-18,4%) e probabilmente senza l' appeal speculativo sul titolo nonostante le ripetute smentite il mercato scommette che alla fine la famiglia venderà - la discesa sarebbe stata anche più brusca.

 

Anche in questo caso, una decisa rispolverata al marchio e più aggressività sul canale online servirebbero come il pane; i prossimi mesi saranno determinanti. E' andato bene invece Brunello Cucinelli, che nell' anno passato ha guadagnato il 12% entrando così nella classifica delle "top five" nell' Europa del lusso. Ma la "crescita garbata" del re del cashmere ha fatto un pochino storcere il naso agli analisti, che non si sono accontentati delle previsioni di sviluppo non più a doppia cifra. In realtà sarà piuttosto questa la "nuova normalità" del settore, ma negli ultimi giorni i mercati hanno picchiato duro sul titolo.

brunello cucinelli 2

 

E la ragione c' è: Cucinelli ha multipli di Borsa non troppo lontani da Hermes, cioè dal campione del lusso assoluto e inarrivabile, che a Parigi capitalizza oltre 52 miliardi contro i due scarsi di Cucinelli. Continua anche il momento positivo di Moncler (+13%).

Per non parlare dei disastri Stefanel (ormai in concordato) o di Ovs, che l' anno scorso ha perso l' 80%. Difficoltà specifiche (la sfortunata esperienza in Svizzera) ma probabilmente anche la dimostrazione che nel mass market e nel fast fashion le dimensioni sono tutto.

zara 1

Secondo Pambianco, inoltre, il fast fashion resta molto legato all' andamento dell' economia nell' area geografica di maggiore presenza del brand e, a differenza dello sportswear, sembra godere meno del passato dei favori dei consumatori.

 

In molti commentatori sottolineano come questo segmento venga percepito come inquinante, con utilizzo di fibre poco nobili e dannoso per l' ambiente; tematiche che, specie nel mondo occidentale, sono percepite come molto importanti. Forse non a caso sia H&M sia Zara sono scese in Borsa del 20%. Al contrario, le società legate allo sport/tempo libero sono andate alla grande, da Puma (la migliore in Europa) in compagnia peraltro con Adidas (+12%) mentre negli Usa tra i marchi top c' è la Nike (+18%).

Per l' anno che è appena partito, invece, il pallino resta ancora nel campo della Cina: le prospettive di crescita non sono mirabolanti e ormai quell' area del mondo assorbe tra un terzo e la metà del mercato del lusso.

 

Quanto crescerà darà automaticamente il passo anche dello sviluppo del mercato del lusso. Con qualche trend di fondo che dovrebbe venir confermato: il buon momento dell' abbigliamento sportivo, il mass market che comunque si è lasciato alle spalle i fasti del passato e una crescente attenzione alle vendite online e alla comunicazione social. E' lì la chiave di volta per agganciare i Millennials. Attualmente le vendite online coprono tra il 5 e il 12% del totale ma l' impatto sul marchio è di gran lunga superiore.

Ultimi Dagoreport

malago meloni abodi fazzolari carraro

DAGOREPORT - CHE LA CULTURA POLITICA DEI FRATELLINI D’ITALIA SIA RIMASTA AL SALTO NEL “CERCHIO DI FUOCO” DEL SABATO FASCISTA, È STATO LAMPANTE NELLA VICENDA DEL CONI - QUANDO, ALLA VIGILIA DELL’ELEZIONE DEL SUO CANDIDATO LUCIANO BUONFIGLIO ALLA PRESIDENZA DEL CONI, QUEL DEMOCRISTIANO IN MODALITÀ GIANNI LETTA DI GIOVANNINO MALAGÒ SI È FATTO INTERVISTARE DA “LA STAMPA” ANNUNCIANDO DI ESSERE UN “PATRIOTA” CHE “FA IL TIFO PER IL GOVERNO MELONI”, HA INVIATO AI MUSCOLARI CAMERATI DISDEGNOSI DELLE REGOLE DELLA POLITICA (DIALOGO, TRATTATIVA, COMPROMESSO) IL SEGUENTE MESSAGGIO: ORMAI È TARDI PER FAZZOLARI DI INCAZZARSI CON ABODI; DA TEMPO VI HO DETTO CHE AVETE SBAGLIATO CAVALLO QUANDO AVEVATE A DISPOSIZIONE UNO CHE È “PATRIOTA” E “TIFA MELONI”, CHE HA ALLE SPALLE IL SANTO PATRONO DEGLI INTRIGHI E COMBINE, ALIAS GIANNI LETTA, E DOPO DODICI ANNI ALLA GUIDA DEL CONI CONOSCE LA ROMANELLA POLITICA COME LA SUA FERRARI…(SALUTAME 'A SORETA!)

giorgia meloni matteo salvini difesa riarmo europeo

DAGOREPORT - SALVATE IL SOLDATO SALVINI! DA QUI ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, SARANNO GIORNI DA INCUBO PER IL PIÙ TRUMPUTINIANO DEL BELPAESE - I DELIRI DEL “BIMBOMINKIA” (COPYRIGHT FAZZOLARI) SU UE, NATO, UCRAINA SONO UN OSTACOLO PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELLA DUCETTA VERSO L'EURO-CENTRISMO VON DER LEYEN-MERZ, DESTINAZIONE PPE – AL VERTICE DELL’AJA, LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” HA INIZIATO INTANTO A SPUTTANARLO AGLI OCCHI DI TRUMP: SALVINI È COSÌ TRUMPIANO CHE È CONTRARIO AL RIARMO E PROFONDAMENTE OSTILE AI DAZI... - MA SE DA AJA E BRUXELLES, SI SCENDE POI A ROMA, LA MUSICA CAMBIA. CON UNA LEGA SPACCATA TRA GOVERNATORI E VANNACCI, SALVINI E' UN'ANATRA ZOPPA. MA UN ANIMALE FERITO È UN ANIMALE PERICOLOSO, CAPACE DI GETTARE ALLE ORTICHE IL SUO GOVERNATORE ZAIA E TENERE STRETTO A SE' PER ALTRI DUE ANNI IL POTERE IN LOMBARDIA - IL BIG BANG TRA I DUELLANTI È RINVIATO ALL’ESITO DELLE REGIONALI (E CALENDA SI SCALDA PER SALIRE SUL CARRO DELLA FIAMMA...)

FARE SESSO A 40 GRADI (ALL’OMBRA): COSA SUCCEDE AL NOSTRO CUORE? - IL SALVA-VITA DEL PROF. COSIMO COMITO: “IN CONDIZIONI NORMALI E CON LA GIUSTA TEMPERATURA, UN RAPPORTO SESSUALE EQUIVALE A FARE 2-3 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. LO STESSO RAPPORTO IN UN AMBIENTE CALDO-AFOSO, LO SFORZO EQUIVALE A FARE 4-5 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. IN TAL CASO, GLI UOMINI CHE HANNO PIÙ DI 50 ANNI COME FANNO SCIENTIFICAMENTE AD ESCLUDERE LA POSSIBILITÀ DI AVERE UN INFARTO O UN ICTUS AL POSTO DELL’ORGASMO? (ATTENZIONE ALL’”AIUTINO”)…”

elly schlein giorgia meloni giuseppe conte matteo salvini elezioni

DAGOREPORT - COME FAR FUORI IL NEMICO PIÙ INTIMO E VIVERE FELICI? È LA DOMANDA CHE TORMENTA DA UN PEZZO GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI APPENA SI APPALESA LA SILHOUETTE SOVRAPPESO DI MATTEO SALVINI - RIPOSTO IN CANTINA IL PREMIERATO, BRUCIATO IL VOTO ANTICIPATO, CHE FARE? ALLE MENINGI DEI FAZZOLARI E DEI LA RUSSA È SPUNTATA LA RIFORMA ELETTORALE CHE NON SOLO PENALIZZEREBBE LA LEGA A FAVORE DI FRATELLI D'ITALIA MA TOGLIEREBBE DI MEZZO LE CHANCE DI VITTORIA DI UN’OPPOSIZIONE MIRACOLATA IN “CAMPO LARGO” - E QUI ARRIVA IL BELLO: COME FAR INGOIARE A PD-ELLY IL ROSPO DI UNA LEGGE ELETTORALE CHE LI PENALIZZA? C'EST FACILE! SE QUEEN GIORGIA VUOLE ASFALTARE SALVINI, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO SOGNA DI TOGLIERSI TRA I PIEDI QUELLA QUOTIDIANA ROTTURA DI COJONI DI GIUSEPPE CONTE…

riarmo armi pedro sanchez elly schlein giorgia meloni giuseppe conte donald trump

DAGOREPORT - AVVISO AI NAVIGANTI! DUE SVALVOLATI SI AGGIRANO PER L’EUROPA: PEDRO SANCHEZ E ELLY SCHLEIN – CON LA NATO MORENTE (TRUMP SOSTIENE CHE L'ARTICOLO 5, CARDINE DELL'ALLEANZA, SI DEBBA "INTERPRETARE"), I DUE SINISTRATI DEL PSE, CHE INSIEME AL PPE SOSTENGONO LA MAGGIORANZA URSULA, MINACCIANO DI STACCARE LA SPINA DICENDO "NO" AL RIARMO UE: UN "NO" CHE SAREBBE UN REGALONE ALLA GIORGIA DEI DUE MONDI CHE NON VEDE L'ORA DI DIVENTARE LA STAMPELLA DEL PPE (DOVE E' ATTESA A BRACCIA APERTE: AL VERTICE DELL'AJA HA SEDOTTO A COLPI DI SMORFIE TRUMP SUI DAZI AL 10% ALL'UE) - LA MOLLA DI TANTO TAFAZZISMO GEOPOLITICO DI ''FALCE & MART-TELLY'' È IDEOLOGICA, TROVANDOSI STRETTA TRA L'INCUDINE DEI RIFORMISTI PD E IL MARTELLO A CINQUESTELLE DI CONTE, CHE L'HA SCAVALCATA A SINISTRA A SUON DI MANIFESTAZIONI, SLOGAN E PROCLAMI "ARCOBALENO", SORPASSANDO PERFINO AVS - E TRA I DUE LITIGANTI, LA DUCETTA SE LA GODE... 

elly e alessandro onorato, goffredo bettini e dario franceschini, matteo renzi , ernesto maria ruffini schlein giuseppe conte

DAGOREPORT - ‘’AAA CERCASI UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE’’. IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO, ELLY SCHLEIN, HA CAPITO CHE NON BASTA UN’ALLEANZA CON CONTE E FRATOIANNI PER RIMANDARE NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO IL GOVERNO MELONI. PER SPERARE DI VINCERE, OCCORRE DAR VITA A UN NUOVO ULIVO PRODIANO CAPACE DI FEDERARE LE VARIE ANIME DEI CENTROSINISTRATI, AL PARI DELLA DESTRA DOVE SI SFANCULANO DA MANE A SERA MA ALLA FINE IL COLLANTE DEL POTERE È PIÙ FORTE DELLA LORO EGOLATRIA – IL PRIMO A METTERSI IN MOTO È STATO MATTEO RENZI CHE, DA ABILISSIMO MANOVRATORE QUAL È, SI È TRASFORMATO IN UN ARIETE MEDIATICO DELL’OPPOSIZIONE – ALLA DISPERATA RICERCA DEL CENTRO PERDUTO, DOPO SALA E RUFFINI, OGGI SCENDE IN CAMPO ALESSANDRO ONORATO, ASSESSORE AL TURISMO DEL CAMPIDOGLIO, CHE MIRA A FEDERARE UNA RETE RIFORMISTA FORMATA DALLE PRINCIPALI REALTÀ CIVICHE DI CENTROSINISTRA PRESENTI IN ITALIA PER TOGLIERE L'ESKIMO A "FALCE E MART-ELLY''...