giuseppe bono edoarda crociani

COME DAGO-ANTICIPATO, VITROCISET VA A FINCANTIERI E MERMEC. IL GENERALE MARIO ARPINO, CHE L'HA GUIDATA PER ANNI: ''UN FUTURO POSITIVO PER IL PERSONALE, NON HO MAI CAPITO PERCHÉ NON SI SIA FATTA AVANTI LEONARDO-FINMECCANICA'' - BONO ORMAI HA UN PIEDONE NEL SETTORE MILITARE: ''VITROCISET È UN'ACQUISIZIONE STRATEGICA''

 

1. CHE COSA PENSO DELL’OPERAZIONE FINCANTIERI-VITROCISET. PARLA MARIO ARPINO (EX PRESIDENTE VITROCISET)

Michele Arnese per www.startmag.it

 

Edoarda Crociani con la figlia Camilla e il genero Carlo di Borbone

Mario Arpino, già capo dell’Aeronautica e della Difesa, dal 2002 al 2012 è stato presidente di Vitrociset e nei primi 7 anni nell’azienda della famiglia Crociani è stato sia chairman sia ceo.

 

Arpino è dunque un osservatore di primo piano per analizzare presente e futuro della società acquistata ieri da Fincantieri e Mermec.

 

Ecco la breve conversazione con Start Magazine.

 

Comandante, che cosa pensa dell’operazione?

Sono contento per Vitrociset, una società che ho avuto l’onore di presiedere e guidare in anni in cui c’è stata un’espansione estera. Il mio è un commento sentimentale, diciamo.

 

Che futuro scorge ora per Vitrociset?

Penso un futuro positivo per il personale, validissimo e preparato come ho potuto constatare nei miei dieci anni in Vitrociset.

 

Vitrociset come sarà inserita in Fincantieri e Mermec?

MARIO ARPINO

La caratteristica precipua di Vitrociset è il connubio fra comando e controllo in tutte le fasi e le sfumature di processo. Con sinergie tra settori civili e militari. Una forza per Vitrociset. Ora si potrebbe ipotizzare in prospettiva che a Fincantieri vada il militare e in Mermec il civile.

 

Teme uno spacchettamento?

C’è il rischio di uno spacchettamento in effetti. Ma così si snaturerebbe Vitrociset.

 

Perché Leonardo (ex Finmeccanica) non ha acquistato Vitrociset, mentre si è fatta avanti Fincantieri?

E’ un interrogativo legittimo. Vorrei saperlo anche io. Ricordo comunque che in passato Finmeccanica aveva una quota di Vitrociset, aveva la possibilità di incrementarla, ci fu anche una delibera del cda ma poi Finmeccanica non solo non salì nel capitale ma ridusse la sua partecipazione.

 

 

2. VITROCISET PASSA DI MANO A FINCANTIERI E ANGEL GROUP IL GIOIELLO DELL' AUTOMAZIONE

GIUSEPPE BONO

Luigi Grassia per ''La Stampa''

 

Operazione ad alto contenuto tecnologico: la Fincantieri e l' azienda Mermec di Monopoli, in provincia di Bari (leader mondiale nei treni di misura e sistemi di sicurezza), facente parte del gruppo Angel di Vito Pertosa, hanno firmato un accordo per acquisire, in modo congiunto e paritario, il 98,54% di Vitrociset, società di Roma che opera nell' addestramento e supporto in ambito Ict nei mercati della difesa e sicurezza, oltre che nei settori logistica, trasporti e spazio.

 

A vendere è la famiglia Crociani, fondatrice di Vitrociset.

Il restante 1,46% resta nelle mani del gruppo Leonardo.

Vitrociset è attiva nella progettazione di sistemi di automazione, comando e controllo, nelle attività di test, simulazione e training e nello sviluppo di sistemi per la sicurezza e distribuzione dati attraverso tre business unit: Defence & Security, Space & Big Science e Transport & Infrastructure. La società serve un ampio ventaglio di clienti istituzionali, «corporate» ed enti governativi, fra cui il Ministero della Difesa, l' Esercito italiano, la Nato Support Agency, l' Agenzia spaziale europea e Lockheed Martin.

Occupa circa 800 dipendenti e ha realizzato nel 2017 ricavi per circa 163 milioni di euro, previsti in crescita nel 2018.

 

DICEMBRE VITROCISET B

La finalizzazione sarà subordinata alle consuete condizioni previste per questo tipo di operazioni e anche al mancato esercizio della clausola «golden power» da parte del governo italiano.

 

Così l' amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono: «Acquisire una società dell' importanza di Vitrociset ha una valenza strategica. Questa operazione infatti, ci permetterà non solo di allargare e potenziare le nostre competenze e quelle delle nostre controllate che operano con noi in questi ambiti, ma anche di ampliare la gamma e la qualità della nostra offerta e di avere accesso a un bacino di risorse altamente qualificate.

 

vitrociset1

Questa acquisizione si inserisce nella strategia, già da tempo avviata da Fincantieri, di rafforzare le nostre competenze per fornire ai nostri clienti il supporto logistico indispensabile per l' operatività delle navi militari».

 

Fincantieri è uno dei più importanti complessi cantieristici al mondo. Nel mondo conta 20 stabilimenti in 4 continenti con oltre 19 mila dipendenti (8.400 in Italia) per un fatturato di 5 miliardi di euro. È il principale costruttore navale occidentale e annovera fra i clienti i maggiori operatori crocieristici al mondo, la Marina Militare italiana e la Us Navy.

 

luigi di maio con profumo e de gennaro alla leonardo di pomigliano

Al gruppo Angel, invece, fanno capo in 60 Paesi attività nei settori ferroviario, aeronautico, spaziale e dell'«Internet delle cose». Il fondatore Vito Pertosa, 59 anni, è uno dei più innovativi imprenditori del Mezzogiorno. In Puglia occupa un migliaio di addetti: 7 su 10 sono ingegneri o fisici.

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”