COME MAI BERNESCHI RESTA VICEPRESIDENTE DELL'ACRI GOVERNATA DA GUZZETTI? - MEDIOBANCA E INTESA VENDONO AZIONI RCS - BONOMI PRENOTA UNA VACANZA AL CLUB MED CON IL 6,5% - TELECOM, RESTA VACANTE LA POLTRONA DI ZINGALES

1.RCS, LE BANCHE SI ALLEGGERISCONO L'AD: "SUL DIRETTORE DECIDE IL CDA"
F. SP. per "La Stampa"

Scende il peso delle banche in Rcs Mediagroup. Nel corso dell'assemblea che ieri ha rinnovato la governance (al prossimo rinnovo del cda un terzo dei posti andrà alle minoranze) e varato il piano di conversione delle azioni di risparmio in ordinarie, arrivano novità tra alcuni soci storici.

Mediobanca dal 9,9% scende all'8,7%, mentre Intesa Sanpaolo passa dal 6,5% al 5,1%. Della Valle (che ieri non ha partecipato alla riunione dei soci) resta fermo al 9% ma diventa secondo socio, dietro a Fiat, che ha il 20,55%. Tra le posizioni di rilievo spunta un nuovo fondo, Neptune Investments col 2,15%.

L'ad Pietro Scott Jovane ha confermato l'obiettivo di completare entro l'anno il piano di cessioni da 250 milioni, già realizzato per 154. Quanto alla direzione del Corriere, dove siede Ferruccio de Bortoli, ha detto che «la nomina e la revoca del direttore sono di esclusiva competenza del cda e tale tema non è mai stato posto in discussione nell'ambito del consiglio».

2.LUCA REMMERT ELETTO ALLA VICEPRESIDENZA DELL'ACRI
R.E. per "La Stampa"

Luca Remmert, da febbraio presidente della Compagnia di Sanpaolo, è stato eletto vicepresidente dell'Acri, l'associazione che rappresenta le Fondazioni di origine bancaria e le Casse spa. La nomina di Remmert, che era già membro del Comitato di Presidenza, è stata votata all'unanimità dal Consiglio dell'associazione guidata da Giuseppe Guzzetti.

Associazione che ha scelto anche la sede del prossimo congresso triennale. Si terrà a Lucca nel giugno del 2015 sul tema «coesione, sviluppo e innovazione».

3.BARCLAYS TAGLIERÀ 19 MILA DIPENDENTI ENTRO IL 2016
G. Bot. per "La Stampa"

Barclays cala la scure su 19 mila posti di lavoro: i primi 14 mila dipendenti della banca britannica usciranno già entro la fine del 2014, gli altri esuberi saranno scaglionati fino al termine del piano, previsto per il 2016. L'amministratore delegato Antony Jenkins ha affermato che questa è una «coraggiosa semplificazione» del gruppo.

Semplificazione che colpirà soprattutto il settore investimento, con un taglio di 7 mila unità. Per ripulire i bilanci Barclays ha anche annunciato la creazione di una «bad bank» per 115 miliardi di sterline di asset a rischio: all'interno della società saranno comprese le attività retail in Francia, Portogallo, Spagna e Italia. Per le attività nel nostro paese Barclays sarebbe alla ricerca di un compratore.

Il business in Europa continentale, condizionato soprattutto per gli accantonamenti in Spagna - dove Barclays è la banca straniera più presente - è in perdita da 4 anni. Il ridimensionamento del gruppo è superiore a quanto atteso dagli analisti, ed è stato premiato dagli investitori. Il titolo ha chiuso in aumento del 7,7%.

4.BONOMI PRENOTA UNA VACANZA AL CLUB MED CON IL 6,5%
f.mas. per il "Corriere della Sera"

Andrea C. Bonomi punta sul Club Med per il primo grande investimento diretto targato BI-Invest. Mentre il fondo d'investimento Investindustrial dopo l'avventura in Bpm guarda a Mittel e Carige, la cassaforte «di famiglia» BI-Invest, attraverso il veicolo ad hoc Strategic Holdings controllato dal BI-Invest Endowment Fund, sta acquistando da mesi quote importanti del gruppo turistico francese fondato nel 1950 che ha inventato la formula dei villaggi all-inclusive.

Ad oggi il 49enne finanziere dovrebbe essere arrivato al 6,5% nel gruppo quotato a Parigi e avendo superato la soglia rilevante del 5% è imminente la comunicazione alle autorità francesi. L'impegno finanziario per i 2 milioni circa di azioni acquistate sul mercato dovrebbe essere finora di 40 milioni di euro.

L'obiettivo di BI-Invest è incrementare la partecipazione fino al 9-10% circa, ovvero al livello degli altri grandi soci: la conglomerata cinese Fosun property holdings, al 9,5% e il fondo Ardian (già Axa private equity), all'8,9%. La mossa di Andrea Bonomi riporta - sia pure solo in parte - la bandiera italiana sul gruppo che per tanti anni è stato sotto il controllo della Fiat, mentre oggi gli unici italiani presenti sono i Benetton con il 2,1%.

E si incrocia anche con l'opa amichevole lanciata ormai un anno fa attraverso il veicolo Gallion Invest proprio dai due grandi soci insieme con il management della società. L'ingresso di BI-Invest non è in contrapposizione all'opa, visto che sia il numero uno di Club Med, Henry Giscard d'Estaing (figlio dell'ex presidente francese Valery), sia i due fondi sarebbero stati informati da Bonomi delle intenzioni di acquisto.

BI-Invest vuole piuttosto cogliere la doppia opportunità di un settore, il leisure, in forte espansione e di una società tornata in fase di sviluppo. Club Med - che ha chiuso il 2013 con 1,48 miliardi di ricavi e 55 milioni di utile operativo (9 milioni di perdita finale) - sta puntando con forza sulla Cina dove ha già tre resort e vuole costruirne altri così da renderla entro il 2015 il secondo mercato per il gruppo come numero di clienti.

Peraltro anche sulla riuscita dell'opa - in scadenza il prossimo 23 maggio dopo uno stop di mesi legato a una contestazione da parte di alcuni soci sulla valorizzazione di alcuni asset - ci sono dubbi visto che il prezzo attuale di Club Med, 18,9 euro, è superiore ai 17,5 euro offerti da Fosun e Ardian.

5.CARRARO SBARCA IN BRASILE
f.sav. per il "Corriere della Sera"

Un nuovo stabilimento in Brasile dove verranno assemblati sistemi di trasmissione per trattori e macchine movimento terra. A Caxias do Sul, nello Stato di Rio Grande, in sinergia con il sito già presente in Argentina e destinato al mercato sudamericano.

In Italia è invece è ormai realtà la sperimentazione del «ciclo continuo» negli stabilimenti del gruppo ormai attivi 24 ore su 24 sette giorni su sette dopo l'accordo raggiunto con i sindacati. Sullo sfondo il piano deciso dal management di circa 150 milioni di euro destinato a potenziare la piattaforma produttiva.

A tal fine è stata finalizzata la cessione delle attività miniGears di Padova e di Suzhou (Cina), passate al fondo tedesco Finatem, specializzate nella produzione di ingranaggi.


6.INVITALIA SALVA BRIDGESTONE
Dal "Corriere della Sera"

Arrivano 41,3 milioni di investimenti per il rilancio dello stabilimento Bridgestone di Modugno (Bari), grazie a un contratto di sviluppo tra l'azienda e Invitalia. Il contratto prevede 12,4 milioni di finanziamenti a fondo perduto per la modernizzazione della fabbrica.

«Firmare il contratto di sviluppo è il primo passo del piano di industrializzazione per Bari che abbiamo stabilito con l'accordo di settembre e siamo convinti che con la firma di questo contratto possiamo aprire delle nuove prospettive per questa fabbrica», ha affermato l'amministratore delegato di Bridgestone Italia manufacturing, Roberto Mauro, a margine della firma del contratto di sviluppo con Invitalia.

La firma del contratto di sviluppo da 41,3 milioni di euro con Bridgestone «è doppiamente importante», secondo l'amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri, «perché da un lato consente di rilanciare un importante sito produttivo che nei mesi scorsi rischiava la chiusura, dall'altro conferma l'efficacia del contratto di sviluppo nel favorire investimenti al Sud da parte di multinazionali estere».

7.PARTERRE
Da "Il Sole 24 Ore"

IN ACRI SALE REMMERT (E BERNESCHI RESTA)
Luca Remmert, neo presidente della Compagnia di San Paolo, è stato nominato vice presidente dell'Acri, l'associazione delle Fondazioni e delle Casse di risparmio. Ma più della new entry (anche se relativa, perché Remmert era già negli organi direttivi dell'associazione) decisa dall'assemblea, spicca una conferma: quella di Giovanni Berneschi.

Eletto vice presidente a inizio 2013 quando era presidente di Banca Carige, da allora nella galassia genovese è accaduto un doppio terremoto - che prima ha portato al ricambio del cda della banca e poi, poche settimane dopo, a quello della Fondazione - da cui Berneschi è uscito comunque con una carica, quella di vice presidente della Cassa di risparmio di Carrara, controllata sempre da Carige. Quanto basta, evidentemente, per restare in sella in sede Acri, come dimostra il comunicato diramato ieri dall'associazione. Curiosamente diffuso in un altro giorno di terremoti per la Liguria. (Ma.Fe.)


TELECOM, ANCORA VACANTE IL TESTIMONE DI ZINGALES
Prime riunioni dei comitati Telecom: ieri il comitato controllo e rischi e oggi il comitato nomine e remunerazione, in vista del cda di lunedì sulla trimestrale. Non pare in predicato la creazione di una vice-presidenza che l'Asati, l'associazione dei piccoli azionisti/dipendenti è tornata a sollecitare per Lucia Calvosa, capofila della lista dei fondi che all'assemblea di aprile è diventata maggioranza, grazie al 5% di Findim che a sorpresa ha dirottato i suoi voti sui candidati istituzionali.

Assogestioni è della linea che i consiglieri di mercato non debbano assumere cariche, ancorchè non operative e nonostante in questo caso sia improprio parlare di minoranza. Telco, che esprime comunque la maggioranza del board, è di un'altra parrocchia. A questo punto non dovrebbero esserci dubbi che a Calvosa (che ieri è stata nominata presidente del comitato controlli) spetti il riconoscimento di lead independent director, che nel precedente cda era Luigi Zingales. A norma di statuto, la designazione spetta al cda, ma non è certo che il tema sia maturo già per lunedì. (A.Ol.)


IL FORNITORE ITALIANO DI GE APRE AI FONDI
È uno dei piccoli gioielli italiani della tecnologia per i grandi motori diesel delle navi mercantili. E uno dei suoi principali clienti è l'americana General Electric, oltre ad altri colossi come la coreana Hyundai, la giapponese Hitachi e la tedesca Man.

Ora il gruppo Officine Meccaniche Torino (Omt), leader a livello mondiale nei sistemi per l'iniezione di carburante per i motori marini a due tempi, fondato e di proprietà della famiglia Musso, ha deciso di aprire il suo capitale ai fondi di private equity per continuare la sua espansione internazionale, in particolare sui mercati asiatici e negli Stati Uniti: il fondo Pm&Partners, private equity italiano fondato da Francesco Panfilo, Andrea Mugnai e Massimo Grasselli, acquisirà infatti una quota vicina al 45% di Omt, che nel 2013 ha raggiunto un fatturato di 32 milioni di euro con un margine operativo lordo di oltre 8 milioni. Si tratta della quarta operazione in circa due anni per Pm&Partners, dopo l'acquisizione di Plastiape, Monviso e La Patria. (C.Fe.)


MOSETTI ASSO PIGLIATUTTO IN PARMALAT
Cosa aveva da fare di così urgente Parmalat, tanto da convocare un cda a una settimana da quello per la trimestrale, già in calendario? Doveva nominare i comitati, cosa che normalmente viene accorpata con altri cda. Ma la curiosità non è tanto per la tempistica. Quanto le nomine: Umberto Mosetti, il consigliere di minoranza espresso da Amber, il fondo che da tre anni battaglia in cda coi francesi di Lactalis, è stato nominato in tutti i comitati. Nel precedente cda, auto-decaduto, Mosetti, ex proconsole di Amber ma riconfermato dal fondo nel cda della turbolenta azienda alimentare, sedeva in molti meno comitati. Come mai questa «generosità» dei francesi?

Sul nuovo cda è scoppiata una marea di polemiche: il nuovo statuto è stato accusato di essere una mossa anti-minoranze per impedire proprio ad Amber di fare "ostruzionismo" (il nuovo codice limita gli indipendenti a uno solo, limitandone il raggio di azione). Captatio benevolentiae in vista dei conti della settimana prossima? Si vedrà. (S.Fi.)

 

 

 

 

Ferruccio de Bortoli Paolo Mieli Scott Jovane e Laura Donnini, amministratore delegato di RCS Libri.SCOTT JOVANE A BAGNAIA il direttore La Stampa Mario Calabresi lAd di Poligrafici Editoriale Andrea Riffeser Monti e Ferruccio de Bortoli direttore del Corriere della Sera angi42 ferruccio de bortoli alf dellerarioLUCA REMMERTluca remmert ANDREA BONOMI BRIDGESTONELUIGI ZINGALES zingalesGeneral Electric

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