IOR, MAMMETA E TU - DURISSIMA MISSIVA DEI GIURISTI AL SEGRETARIO DI STATO: ‘IL NUOVO DIRETTORE DELLO IOR RENÈ BRULHART CI TIENE ALL’OSCURO DI TUTTO. COSÌ NON POSSIAMO CONTROLLARE LE OPERAZIONI SOSPETTE” - ADESSO IL POPOLO DEI FEDELI SI ASPETTA CHE BERGOGLIO VADA LÌ È LI CACCI FUORI TUTTI FUORI DAL TEMPIO A FRUSTATE


Franca Giansoldati in "Il Messaggero"

L'Authority finanziaria sta andando a pezzi. L'organismo di vigilanza (Aif) voluto da Papa Benedetto e confermato da Papa Francesco per sorvegliare tutte le operazioni antiriciclaggio è in una pericolosa fase di stallo.

Con il presidente, il cardinale Nicora, grande oppositore del cardinale Bertone che due settimane fa se n'è andato sbattendo la porta (non per motivi di salute come qualcuno aveva insinuato); e ora anche con il Consiglio Direttivo che denuncia al Segretario di Stato «il perdurare della situazione di opacità informativa». Una situazione «venutasi a creare a partire dalla nomina del direttore, Renè Brulhart» che ha fatto venire meno «le condizioni per poter svolgere le funzioni e i compiti assegnati dalla Legge e dallo Statuto».

Una missiva pesantissima, senza precedenti, corredata da una ampia documentazione. Porta la data del 16 gennaio ed è firmata dai maggiori giuristi d'Oltretevere: il professor dalla Torre, l'avvocato De Pasquale, e i professori Marcello Condemi, Claudio Bianchi e Cesare Testa. Il caso ora giace sul tavolo di monsignor Pietro Parolin proprio mentre il Papa in questi giorni è impegnato in una riunione con i cardinali del G8 per parlare di riforma dello Ior e risolvere altri nodi di natura economica.

OPACITÀ
La situazione «insostenibile» e «preoccupante» sta mettendo a repentaglio gli sforzi sulla trasparenza finora fatti, compreso gli «ottimi rapporti» con la Banca d'Italia (rapporti che avevano permesso il dissequestro dei 23 milioni di euro depositati dallo Ior presso il Credito Artigiano e la Banca del Fucino). Dalla denuncia si evince che i problemi sono nati con l'arrivo di Brulhart, già consulente della Segreteria di Stato ai tempi di Bertone.

È a questo punto che l'Aif è stato «progressivamente posto nelle condizioni di non svolgere il proprio ruolo, visto che è stato tenuto all'oscuro di quasi tutta l'attività», dalla ricezione delle segnalazioni sospette, ai rapporti con le autorità interne e di altri Paesi, alla collaborazione internazionale. Un quadro sconfortante tenendo conto che né il cardinale Nicora, né il Consiglio direttivo sono stati messi al corrente dello screening sui conti e sui clienti dello Ior.

Un lavoro, questo, appaltato alla Promontory, una società americana. Non solo. Il cardinale Nicora prima di lasciare l'incarico (in aperto contrasto con Brulhart) aveva richiesto una dettagliata relazione su tutte le operazioni sospette rilevate, ma si è visto recapitare solo una paginetta in inglese di poche righe «del tutto insoddisfacenti».

La stessa sorte è toccata ai membri del Consiglio che non hanno mai potuto «valutare se la gestione delle segnalazioni sospette» fosse stata condotta nel rispetto delle leggi. Al direttore dell'Aif, Bruhlart, viene inoltre imputato di essere in palese conflitto di interessi considerando che sarebbe partner di due società private di consulenza finanziaria a Zurigo, cosa che lo costringe a stare fuori Roma diversi giorni la settimana nonostante l'incarico impegnativo che ha in Vaticano.

CONFLITTI
Lo stesso cardinale Nicora sarebbe stato tenuto sistematicamente all'oscuro dell'attività condotta dal direttore dell'Aif. A questo problema si aggiunge anche l'esiguo numero di dipendenti in forze all'Authority, la carenza dei programmi di formazione e il braccio di ferro per la promozione del vice direttore, carica tutt'ora vacante. Bruhlart sosteneva Di Ruzza (genero dell'ex Governatore Fazio) contro il parere del cardinale e del Consiglio che lo hanno ritenuto non idoneo. Il rischio legato a questo stallo è alto. E Moneyval potrebbe giudicare «inadempiente» la Santa Sede in materia di effettività della legge sull'antiriciclaggio. Ora la parola passa però a Papa Francesco

 

SEDE DELLO IOR RENÉ BRULHARTIOR istituto per le opere di religionerene brulhart CARDINALE TARCISO BERTONECARDINALE NICORA jpeg Pietro Parolinpapa BERGOGLIO

Ultimi Dagoreport

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…

giorgia meloni incontra george simion e mateusz morawiecki nella sede di fratelli d italia sergio mattarella frank walter steinmeier friedrich merz

DAGOREPORT –LA CAMALEONTE MELONI NON SI SMENTISCE MAI E CONTINUA A METTERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE: IERI HA INCONTRATO NELLA SEDE DI FDI IN VIA DELLA SCROFA L’EURO-SCETTICO E FILO-PUTINIANO, GEORGE SIMION, CHE DOMENICA POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO PRESIDENTE ROMENO. UN VERTICE CHE IN MOLTE CANCELLERIE EUROPEE È STATO VISTO COME UN’INGERENZA – SABATO, INVECE, LA DUCETTA DEI DUE MONDI INDOSSERÀ LA GRISAGLIA PER PROVARE A INTORTARE IL TEDESCO FRIEDRICH MERZ, A ROMA PER LA MESSA DI INIZIO DEL PONTIFICATO DI PAPA LEONE XIV, CHE E' GIÀ IRRITATO CON L’ITALIA PER LA POSIZIONE INCERTA SUL RIARMO EUROPEO E SULL’AZIONE DEI "VOLENTEROSI" A DIFESA DELL'UCRAINA - MENO MALE CHE A CURARE I RAPPORTI PER TENERE AGGANCIATA L'ITALIA A BRUXELLES E A BERLINO CI PENSANO MATTARELLA E IL SUO OMOLOGO STEINMEIER NELLA SPERANZA CHE LA MELONI COMPRENDA CHE IL SUO CAMALEONTICO EQUILIBRISMO E' ORMAI GIUNTO AL CAPOLINEA (TRUMP SE NE FOTTE DEL GOVERNO DI ROMA...)

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin terre rare

FLASH! – L’EX COMICO ZELENSKY SI È RIVELATO MOLTO PIÙ ABILE DI TANTI DIPLOMATICI - LA POLIZZA SULLA VITA DELL’UCRAINA È STATA LA FIRMA DELL’ACCORDO SULLE TERRE RARE, CHE RAPPRESENTA UNA “GARANZIA DI SICUREZZA” DI AVERE TRUMP DALLA SUA PARTE - COME POTRANNO GLI AMERICANI PERMETTERE A PUTIN DI PRENDERSI IMPIANTI E MINIERE IN COMPROPRIETÀ USA-UCRAINA? L’INTESA SUI MINERALI HA SORPRESO "MAD VLAD": ERA CONVINTO CHE ZELENSKY NON AVREBBE MAI MESSO DA PARTE L’ORGOGLIO, FERITO CON L’UMILIAZIONE ALLA CASA BIANCA…

marina paolo berlusconi antonio tajani ursula von der leyen antonio angelucci

DAGOREPORT – GETTATA DALLO SCIROCCATO TRUMP NEL CESTINO DELL'IRRILEVANZA, MELONI ARRANCA IMPOTENTE, E SI SPACCA PURE LA FAMIGLIA BERLUSCONI: ALL’EUROPEISTA MARINA SI CONTRAPPONE IL TRUMPIANO ZIO PAOLO (TRA I DUE C’È STATO UN BOTTA E RISPOSTA TELEFONICO CON CAZZIATONE DELLA NIPOTINA: MA TU, CHI RAPPRESENTI?) – UNICO MINISTRO DEGLI ESTERI EUROPEO AD ESSERE IGNORATO DAL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO MARCO RUBIO, TAJANI E' IMPOTENTE DAVANTI ALLE SBANDATE ANTI-UE DI SALVINI (IN COMPAGNIA DI MARINE LE PEN) E AL CAMALEONTISMO-BOOMERANG DELLA ''GIORGIA DEI DUE MONDI", FINITA "ESPULSA'' DALL'ASSE MACRON-MERZ-TUSK – E QUANDO RICICCIA LA QUESTIONE DEL MES (L'ITALIA E' L'UNICO DEI 27 PAESI EU CHE NON L'HA RATIFICATO), SI APRE UNA NUOVA CREPA TRA FORZA ITALIA E LEGA – L’ASSALTO DI “LIBERO” E “TEMPO” A URSULA VON DER LEYEN (IL MELONIZZATO ANGELUCCI È TORNATO SALVINIANO?) - UNICA SODDISFAZIONE: FINCHE' L'ALTERNATIVA SI CHIAMA ELLY SCHLEIN, GIUSEPPE CONTE E FRATOIANNI-BONELLI, IL GOVERNO DUCIONI CAMPA TRANQUILLO...

donald trump - mohammed bin salman - netanyahu al jolani

DAGOREPORT - QATAR-A-LAGO! A GUIDARE LE SCELTE DI DONALD TRUMP, SONO SOLTANTO GLI AFFARI: CON IL TOUR TRA I PAESI DEL GOLFO PERSICO, IL TYCOON SFANCULA NETANYAHU E SI FA "COMPRARE" DA BIN SALMAN E AL-THANI – LA FINE DELLE SANZIONI ALLA SIRIA, LE TRATTATIVE DIRETTE CON HAMAS PER LA LIBERAZIONE DELL'OSTAGGIO ISRAELIANO, IL NEGOZIATO CON L’IRAN SUL NUCLEARE E GLI AIUTI UMANITARI USA A GAZA: ECCO COSA DARA' TRUMP AGLI STATI ARABI IN “CAMBIO” DEL FIUME DI PETROLDOLLARI IN DIREZIONE WASHINGTON - IL TYCOON MANIPOLA LA REALTÀ PER OCCULTARE IL FALLIMENTO DELLA POLITICA DEI DAZI: MA SE ENTRO IL 30 GIUGNO NON SI TROVA L'ACCORDO, L’UE È PRONTA ALLA RITORSIONE – APPUNTI PER LA DUCETTA: COME DIMOSTRA L’ISRAELIANO “BIBI”, SEDOTTO E ABBANDONATO, NON ESISTONO “SPECIAL RELATIONSHIP” CON IL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO MA SOLO CIO' CHE GLI CONVIENE… - CIRCONDATO DA YES MEN E MILIARDARI IN PREDA AI DELIRI DELLA KETAMINA COME MUSK, A FAR RAGIONARE TRUMP È RIMASTO SOLO IL SEGRETARIO AL TESORO, SCOTT BESSENT...