LA CORTE DEI CONTI CONTESTA ALLE AGENZIE DI RATING DANNI ALL’ITALIA PER 117 MILIARDI DI EURO - IL MISTERO DEI DERIVATI DEL COMUNE DI ROMA - L’OFF THE RECORD DI RE GIORGIO

A cura di Riccardo Bocca e Primo Di Nicola per "l'Espresso"

1 - CORTE DEI CONTI, TRUCCHI FUORI BUDGET
La Corte dei conti europea contro la Commissione e i membri dell'Ue. Motivo? La scarsa attenzione alla spesa per le politiche di sviluppo rurale, costate dal 2007 al 2013 quasi 100 miliardi di euro. I resoconti della Commissione e dei dodici Stati membri, conclude un passaggio di un rapporto della Corte, «danno poca certezza su quanto bene sia stato speso il budget comunitario». Ogni posto di lavoro creato nel settore agricolo in Campania attraverso il sostegno pubblico costa per esempio 203 mila euro, mentre nella Repubblica Ceca e in Svezia si ferma a 10 mila. Uno squilibrio che da solo rivela «un uso mediocre del budget» dell'Unione. L.Se.

2 - SPREAD MILIARDARIO
117 miliardi. È il danno che la Corte dei Conti contesta a Standard & Poor's, Moody's e Fitch per i rapporti sul debito pubblico italiano diffusi nel 2011. I report, ritenuti dai giudici «avventati», innescarono il rialzo dello spread tra Btp e Bund costringendo i governi Berlusconi e Monti a varare, in pochi mesi, tre manovre per un totale di 120 miliardi. Soldi che le tre agenzie potrebbero essere chiamate a risarcire, visto che la Procura regionale per il Lazio contesta, oltre ai 117 miliardi, anche il danno derivante dalla perdite conseguenti alla cattiva fama provocata dai report. Se portati all'incasso, questi importi consentirebbero di ripagare da un giorno all'altro il 5,7 per cento del debito pubblico. D. L.

3 - GIORGIO OFF THE RECORD

L. I. - «Viene fortemente contestato che si possa raggiungere un accordo tra i soli partiti della maggioranza proprio da chi nel 2005 ha imposto una legge elettorale votata a stretta maggioranza: ma che vogliono questi signori?». Parola del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che mercoledì 18 dicembre, rievocando l'approvazione del Porcellum nel dicembre 2005 da parte della coalizione guidata allora da Silvio Berlusconi, ha risposto così a chi gli chiedeva un parere sulla richiesta di procedere alla riforma elettorale solo con una maggioranza più ampia di quella che sostiene il governo Letta.

Una dichiarazione rimasta però nei taccuini dei cronisti, giunti sul Colle per gli auguri con la stampa quirinalista e ovviamente invitati al riserbo dal portavoce Maurizio Caprara: «Mettete via il blocchetto perché questo è, come sapete, un incontro off the record». Peccato, perché il capo dello Stato aveva anche trovato il modo di strappare un sorriso parlando del presidente del Consiglio Enrico Letta: «Occorre trovare l'equilibrio tra il linguaggio della verità e il messaggio della speranza e della fiducia», ha detto serio, riferendosi alle polemiche degli ultimi tempi. Per poi aggiungere: «In ogni caso, se si semina troppa sfiducia, c'è il presidente del Consiglio che interviene a riequilibrarlo».

4 - MONTECITORIO, ALL'ISPETTORATO SI CAMBIA
Non c'è pace all'ispettorato di Montecitorio. Con un ennesimo giro di valzer, il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha dovuto dirottare il dirigente di pubblica sicurezza della Camera, Leonardo La Vigna, a guida dei poliziotti di Palazzo Chigi, mettendo al suo posto il questore di Cagliari, Massimo Bontempi, che si spera finalmente gradito a Laura Boldrini.

Già lo scorso aprile, a rimanere bruciato dal nuovo corso instaurato dopo le ultime elezioni, era stato il riminese Gaudenzio Truzzi, contestato tra l'altro per l'impiego della scorta alla neo Presidente e che adesso, riferisce chi ci ha parlato, pare tutt'altro che sorpreso per questo ennesimo cambio in corsa. Il questore Bontempi vanta nel curriculum larga esperienza nella gestione di tifoserie e di tribune facinorose; praticamente quello che ci vuole in tempo di larghe intese... M.G.

5 - OMAGGIO A BERLINGUER
Per gli amanti di francobolli si prospetta un 2014 davvero ricco di emissioni. Nelle settimane scorse si è riunita la Consulta per le carte e i valori postali e ha deciso di dare alle stampe 39 nuovi francobolli. C'è la Nutella, idolatrata in un famoso film di Nanni Moretti, che festeggia i 50 anni di produzione; ci sono due pontefici, Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II in occasione della canonizzazione; festeggia anche il Coni che compie un secolo di vita e l'organizzazione degli Scout cattolici.

E, ci sarà, inevitabile, anche un francobollo sul semestre di presidenza Italiana dell'Unione europea. Tra le personalità storiche, oltre a Michelangelo, Galilei e l'imperatore Augusto, spicca il nome di un solo politico: Enrico Berlinguer. A giugno saranno passati trent'anni dalla scomparsa del segretario del Partito comunista italiano, ma c'è chi, a distanza di tanti anni, non ha dimenticato la sua lezione morale.S. G.

6 - COME TI COLLOCA SORO
P. Fa. - L'assunzione, specie nella Pubblica amministrazione, resta un miraggio. Non per tutti i precari sembrano però correre tempi così cupi. È il caso di quelli che lavorano al Garante della privacy: grazie a un emendamento del governo infilato nella legge di stabilità, 12 di loro potranno essere assunti a tempo indeterminato «per non disperdere la professionalità acquisita».

Condizione per partecipare al concorso: aver maturato almeno tre anni di anzianità. Non proprio una tagliola, considerato che al momento i dipendenti a contratto sono 18 e che il termine ultimo per il concorso è il 31 dicembre 2016. Ovvero fra tre anni esatti. Ma come è stato possibile che una simile norma, proprio ora che il decreto D'Alia, approvato due mesi fa, ha reso più difficile il rinnovo dei contratti, sia stata caldeggiata dall'esecutivo? Forse, spiegano fonti del Partito democratico, grazie alla vicinanza politica del Garante, l'ex deputato Pd Antonello Soro, al ministro per i Rapporti col Parlamento Dario Franceschini.

7 - NIENTE TEA ALLA DIA
La lotta alla mafia è ancora una priorità per il governo? A parole sì, nei fatti sembra di no. Lo dimostrano i costanti tagli al bilancio della Dia, la Direzione investigativa antimafia, alle prese con una crisi finanziaria senza precedenti. L'ultimo taglio lineare riguarda il "Tea", il trattamento economico accessorio che viene erogato ai 1.300 dipendenti della Direzione.

Sino a due anni fa questa voce di bilancio - che rappresenta il 20 per cento dello stipendio - era considerata spesa obbligatoria. Dal 2011 in poi, con le leggi di stabilità, il "tea" per i dipendenti dell'Antimafia rischia di diventare un miraggio, perché quelle somme non sono più stanziate automaticamente per legge, ma soggette alla discrezionalità dell'esecutivo che ne dispone il pagamento con successivo decreto.

Per garantire il "tea" servirebbero 10 milioni di euro l'anno, ma la somma disponibile ammonta a poco più della metà. Dal 2001 al 2012 il bilancio della Dia è passato da 28 milioni di euro a 17. La Direzione investigativa sconta anche carenze di personale: per lavorare a pieno regime la pianta organica prevede circa 3 mila tra funzionari e investigatori. In servizio ce ne sono meno della metà. P. M.

8 - L'ESERCITO IN MANO AI CLAN
La ricostruzione dei solai di palazzo Salerno, edificio che affaccia su piazza Plebiscito a Napoli e ospita il comando dell'Esercito per l'Italia meridionale, era stata affidata a un'impresa vicina al clan dei casalesi. Lo scrive il Tar della Campania che ha respinto il ricorso di Cosmer Appalti per l'annullamento della interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura di Caserta.

Provvedimento in virtù del quale circa un anno fa era stato rescisso il contratto col ministero della Difesa. Affermano i magistrati nella sentenza: «I plurimi legami familiari e il contesto (strutturazione di una rete di società suscettibile di favorire gli interessi economici del clan di riferimento) rappresentano elementi da cui ragionevolmente può dedursi che sussisteva il pericolo di infiltrazione mafiosa».Fa.Ge .

9 - DERIVATI A CINQUE STELLE
P. Fa. - Fare luce sui derivati di Roma Capitale, costati fior di milioni ai contribuenti. È quanto chiede in un'interrogazione al governo la deputata del Movimento 5 Stelle, Carla Ruocco. Durante l'era Veltroni il Comune stipulò nove derivati, che nel 2008 avevano già prodotto 147 milioni di perdite. Così nel 2012 il commissario straordinario al debito Massimo Varazzani ne ha chiusi sette anticipatamente.

Ma su quanto sia costata l'estinzione anticipata è buio assoluto: il memorandum inviato agli organi di vigilanza contenente i dettagli dell'operazione non è mai stato reso noto e ogni istanza per averne visione è andata a vuoto. I grillini in Campidoglio hanno fatto richiesta di accesso agli atti due volte, ma in entrambi i casi la risposta è stata negativa: mancanza di requisiti e pretesa di svolgere «un inammissibile monitoraggio sull'operato dell'amministrazione», la risposta di Varazzani. Di qui l'interrogazione parlamentare. E la speranza di una risposta dall'esecutivo.

10 - ADDIO AI NIPOTI
Svaniscono i sogni dei nipoti dei consiglieri della Campania. La Regione ha ripristinato l'incompatibilità nelle assunzioni di collaboratori fino al terzo grado di parentela. A ottobre, il criterio era stato ristretto al secondo grado. «Ci si adegua al codice dei pubblici dipendenti», aveva detto il presidente del consiglio Paolo Romano di fronte alle polemiche. Adesso, la retromarcia. «Ragioni di opportunità», dice la delibera consiliare.Fa. Ge.

11 - VEZZALI ALL'ASTA
Un gesto sicuramente lodevole quello compiuto dall'onorevole Valentina Vezzali, ma il risultato è tutto da dimenticare. Nelle scorse settimane, appresa l'impossibilità della scuola Federico Conti di Jesi (città in cui la Vezzali è nata) di acquistare un tablet e un videoproiettore per le esigenze didattiche dei propri alunni, la deputata-schermitrice si è subito offerta per risolvere il problema: «Ho pensato», recita l'annuncio pubblicato dall'onorevole di Scelta civica su eBay, «di mettere all'asta la divisa con cui ho partecipato alle indimenticabili Olimpiadi di Londra del 2012». Per poi devolvere «l'intero ricavato» per l'acquisto dell'attrezzatura tecnologica della scuola. Peccato però che alla chiusura dell'asta, peraltro con una base di partenza di 50 euro, e dopo ben 14 rilanci, l'onorevole Vezzali abbia racimolato dalla vendita della sua tuta soltanto 300 euro. Una performance non certo da campione e neanche sufficiente per comprare il tablet.G.P.

12 - ZAMPARINI FA AUTOGOL
Non è tanto il Palermo che, anzi, comincia a marciare bene in serie B, a far tribolare Maurizio Zamparini. Sono invece i suoi centri commerciali a dargli i maggiori grattacapi. Dopo i problemi con il Comune di Palermo per quello realizzato nel quartiere Zen, l'imprenditore friulano rischia pesanti guai giudiziari a causa delle presunte irregolarità legate al centro costruito a Benevento nel 2006.

Nei confronti di Zamparini, il pm della procura campana ha chiesto la condanna a 2 anni e 6 mesi per truffa; 1 anno per falso; 2 anni e 8 mesi per istigazione alla corruzione. Il Comune di Benevento, secondo l'accusa, «è stato raggirato, indotto in errore nell'adozione di atti che pensava perseguissero l'interesse pubblico, di cui ha invece beneficiato il solo Zamparini». Altre richieste di condanna sono state formulate a carico di alcuni tecnici e politici, tra cui l'allora presidente del Consiglio regionale, Sandra Lonardo Mastella.G. Pagl.

 

 

corte conticorte contimoodys fitch ratingsSTANDARD AND POOR SGIORGIO NAPOLITANO LAURA BOLDRINI CON I GATTIAngelino Alfano ENRICO BERLINGUERAntonello Soro - Copyright PizziWalter Veltroni VALENTINA VEZZALI A LONDRA jpegmaurizio zamparini

Ultimi Dagoreport

vladimir putin roberto vannacci matteo salvini

DAGOREPORT: ALLARME VANNACCI! SE L’AMBIZIONE DETERMINATISSIMA PORTASSE IL GENERALISSIMO A FAR SUO IL MALCONCIO CARROCCIO, PER SALVINI SAREBBE LA FINE - E IL "VANNACCISMO ALLA VODKA", CIOE' FILO-RUSSO, ALLARMA NON POCO ANCHE GIORGIA MELONI – CON LA CONQUISTA DI CIRCA UN TERZO DEL CONSENSO ALLE EUROPEE, VANNACCI POTREBBE FAR DIVENTARE LA "PREVALENZA DEL CREMLINO" GIA PRESENTE NELLA LEGA DI “SALVINOVSKIJ” DEFINITIVAMENTE DOMINANTE - L’EX PARÀ SI BAGNA PARLANDO DI PUTIN: “NEGLI ULTIMI VENT’ANNI, HA FATTO RIFIORIRE LA RUSSIA’’ - SE RIUSCISSE A ESPUGNARE LA LEGA, IL GENERALISSIMO CHE FARÀ? MOLLERÀ LA "CAMALEONTE DELLA SGARBATELLA", CHE ABBRACCIA ZELENSKY E ELOGIA GLI UCRAINI PER LA LORO “RESISTENZA EROICA”, DECISO A SFIDARE I FRATELLINI SMIDOLLATI D’ITALIA CHE HANNO MESSO IN SOFFITTA IL BUSTO DEL DUCE E I SILURI DELLA DECIMA MAS? - I VOTI DELLA LEGA SONO IMPRESCINDIBILI PER VINCERE LE POLITICHE DEL 2027, DOVE L’ARMATA BRANCA-MELONI DUELLERA' CON UN INEDITO CENTROSINISTRA UNITO NELLA LOTTA...

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO