cardani agcom bollore

(COSA) BOLLORÉ IN PENTOLA - IL BRETONE È RIUSCITO A METTERSI TUTTI CONTRO NELLA SUA CAMPAGNA D’ITALIA: CONSOB, ANTITRUST E AGCOM, CHE MINACCIA UNA MULTA FINO A MEZZO MILIARDO SE NON SCIOGLIE IL TRIANGOLO CON TIM E MEDIASET - ORA ARRIVA IL GOVERNO CON LA ‘GOLDEN SHARE’, E IL BRACCIO ARMATO PER DIFENDERE LA RETE ITALIANA POTREBBE DIVENTARE PROPRIO L’AGCOM…

 

Antonella Olivieri per il “Sole 24 Ore

 

DE PUYFONTAINE BOLLOREDE PUYFONTAINE BOLLORE

La campagna d' Italia di Vivendi si complica. Il gruppo controllato e presieduto da Vincent Bolloré è riuscito nell' impresa di mettersi contro tutti (o quasi).

 

Non solo sul fronte Mediaset, dove dopo essersi rimangiato il contratto già firmato su Premium ed essere salito alla soglia dell' Opa col blitz di dicembre, ha ottenuto il risultato di far chiudere a riccio il Biscione col suo azionista Fininvest, che nel frattempo si è blindato. Ma ora anche sul fronte Telecom dove, come primo socio, non aveva antagonisti nell' azionariato.

 

BOLLORE CANALBOLLORE CANAL

Consob, dopo aver spedito la Guardia di Finanza a sequestrare faldoni, non ha fermato le indagini anche dopo che Vivendi ha dichiarato volontariamente la direzione e il coordinamento sull' incumbent tricolore. L' Antitrust ha aperto un' istruttoria con l' ipotesi di abuso di posizione dominante in relazione ai bandi Infratel e ai piani di copertura delle aree a supposto fallimento di mercato.

 

Agcom, con l' unanimità del consiglio, ha minacciato una multa fino a mezzo miliardo abbondante se Vivendi non rispetterà la delibera che le impone di sciogliere il triangolo con Telecom e Mediaset. E ora il Governo avvia un' istruttoria per valutare la sussistenza dell' obbligo di notifica del nuovo status di Telecom, franco-diretta e coordinata, alla luce anche della normativa in materia di golden power.

macron bolloremacron bollore

 

L' uscita del manager dalla lingua tagliente, Flavio Cattaneo - come si è visto - non ha contribuito a migliorare granché il clima con le istituzioni.

 

Ora il dato di fatto è che Vivendi non ha notificato a Palazzo Chigi l' avvio dell' attività di direzione e coordinamento su Telecom/Tim, ritenendo che l' esercizio di prerogative di natura "gestionale" non modificasse la titolarità del controllo o della disponibilità degli attivi definiti strategici e tutelati dal golden power. Così almeno l' opinione dei legali di parte. Che però non considerano la proprietà transitiva secondo cui se A (Vivendi) controlla B (Tim) e B controlla C(la rete e anche Sparkle), allora A controlla C.

 

genishgenish

Alla dichiarazione di avvio dell' attività di direzione e controllo, di cui ha preso atto il consiglio del 27 luglio scorso, sono seguiti i fatti. In azienda è arrivato il chief convergence officer di Vivendi, l' israeliano Amos Genish che gode della piena fiducia di Bolloré e peraltro ha un' ottima reputazione manageriale.

 

Una nomina che non è passata dal consiglio, visto che gli è stata assegnata la qualifica di chief operation officer. In Telecom si dice però che il suo ruolo sia in effetti ben più incisivo di quello di un "semplice" direttore operativo, come si traduce in italiano. Ma soprattutto l' accento è subito caduto sulla joint con Canal Plus - la pay-tv di Vivendi, in rosso per 400 milioni nel 2016 - che vedrebbe la partecipazione di Tim all' 80%.

 

angelo maria cardaniangelo maria cardani

In sostanza - e qui la proprietà transitiva si complica - Tim che non ha né competenze né produce contenuti si alleerebbe con la società del controllante che ha contenuti e competenze, per acquistare diritti tv e produrre o coprodurre contenuti. Di fatto dai 30-40 milioni che oggi Tim dedica a questa attività si arriverebbe facilmente a spenderne 200 o 300. Il che non è necessariamente un male, se la strategia si dimostrasse utile a far moltiplicare i ricavi.

 

Altrimenti - è questa una delle preoccupazioni espresse dal presidente Pd Matteo Orfini nell' interpellanza che il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda non ha lasciato cadere - il rischio è che si distolgano fondi dagli investimenti nella rete, che il Governo ha a cuore, per dirottarli. La direzione e coordinamento implica- come risulta sia stato già illustrato - che Vivendi possa mettere a fattor comune i suoi fornitori per ottenere risparmi di gruppo.

carlo calenda capalbio libricarlo calenda capalbio libri

 

Tutti discorsi che mai porterebbero alla "pena capitale" della nazionalizzazione, ma che forse suggeriscono l' opportunità di rafforzare i presidi, considerato che in diritto l' interesse pubblico non può in alcun caso essere subordinato alle convenienze private, per quanto legittime. Occupazione, investimenti, stato di salute dell' indotto sono tutte tematiche di interesse generale che non possono essere ignorate dalla politica.

Nel contesto potrebbe entrare in gioco il ruolo dell' Agcom, che come Autorità preposta al settore delle comunicazioni ha il potere di disporre "rimedi" conseguenti alle analisi di mercato.

 

In corso ce ne è già una che si deve concludere entro l' anno prossimo, a valere fino al 2020.

 

DE PUYFONTAINE CATTANEODE PUYFONTAINE CATTANEO

Ma nulla vieta che, se il tema si impone, l' Authority non possa aprire una nuova consultazione per verificare se basti il modello di separazione della rete di accesso, che Telecom sta rafforzando in OpenAccess, o se non sia opportuno invece spingersi oltre nei presidi per assicurare indipendenza e neutralità alla struttura portante delle telecomunicazioni nazionali. All' interno dell' Authority qualcuno ci sta ragionando.

Ultimi Dagoreport

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT