CRAC! - LA PROCURA DI MILANO CHIEDE IL FALLIMENTO DELLE HOLDING DI LIGRESTI, IMCO E SINERGIA, CHE SONO A MONTE DI PREMAFIN, FONSAI, E MILANO ASSICURAZIONI - IERI, DOPO L’INCONTRO CON GLI AVVOCATI DELLA FAMIGLIA, IL PM ORSI HA DEPOSITATO LA RICHIESTA IN TRIBUNALE - PROPRIO IERI UNIPOL E PREMAFIN AVEVANO PRESENTATO IL PIANO PER LA FUSIONE. TROPPO TARDI: SONO ARRIVATI PRIMA I MAGISTRATI - ORA RISCHIA DI SALTARE TUTTO...

1- LIGRESTI: PROCURA DI MILANO CHIEDE FALLIMENTO DI IMCO E SINERGIA
Radiocor - La Procura di Milano ha chiesto il fallimento delle holding dei Ligresti, Imco e Sinergia. Il provvedimento, secondo quanto risulta a Radi ocor, e' stato depositato presso il Tribunale fallimentare nella giornata di ieri. Proprio ieri i legali della famiglia Ligresti, Giuseppe Lombardi e Marco De Luca, erano saliti in Procura dal pm, Luigi Orsi, che coordina le indagini sul dissesto del Gruppo Ligresti. Evidentemente, al termine dell'incontro, la Procura ha valutato ci fossero i presupposti per chiedere il fallimento.


2- UNIPOL PONE LE CONDIZIONI PER LA NASCITA DEL MAXI-POLO ASSICURATIVO
Rosario Dimito per "Il Messaggero"

Unipol pone le condizioni per la nascita del maxi-polo assicurativo, accettate con riserva da Premafin che lascia aperta però la porta a Sator-Palladio. FonSai e Milano invece prendono tempo, la prima fino a giovedì, l'altra a venerdì per dare una risposta dovendo tener conto dei consiglieri indipendenti. Consob incalza nuovamente su retribuzioni e poste di bilancio. I legali di Sinergia-Imco, le due holding immobiliari del gruppo, sarebbero riusciti a guadagnare alcuni giorni con la procura intenzionata a presentare istanza di fallimento, mentre per domattina sarebbe in calendario il nuovo incontro con le banche creditrici. E Arepo (Sator) e Palladio ribadiscono per iscritto la contrarietà al progetto.

Ieri i cda di Ugf e di Unipol assicurazioni, col sostegno degli advisor Lazard, JpMorgan, hanno posto un tetto massimo al prezzo delle nuove azioni che Premafin dovrà emettere al servizio dell'aumento di capitale fino a 400 milioni riservato al gruppo bolognese guidato da Carlo Cimbri: 0,195 euro. Questo prezzo valorizza la holding controllata direttamente e indirettamente dai Ligresti 80 milioni (cui vanno aggiunti 368 milioni di debiti) e in trasparenza, valuta le azioni FonSai in portafoglio 3,40 euro contro un prezzo di 3,895 euro fissato di sede di approvazione del bilancio secondo la perizia del prof. Maurizio Dallocchio e di Pwc. Le Premafin ieri pomeriggio sono state sospese dalla Consob assieme alle FonSai e alle Milano, quando quotavano 0,2922 euro.

Le Fonsai venivano trattate a 0,82 euro e le Milano a 0,2135 euro. Ugf e Unipol assicurazioni inoltre hanno deciso che il concambio della fusione, al fine di rispecchiare i valori economici delle società coinvolte, così come emergenti dalle analitiche e approfondite valutazioni effettuate nel corso di questi mesi, preveda che la partecipazione detenuta da Ugf nel capitale di FonSai, quale società incorporante nel riassetto, sia pari al 66,7%. Bologna ribadisce di voler andare avanti nell'integrazione sempre che i consigli delle altre società condividano la proposta.

Premafin con cui Ugf ha siglato a fine gennaio un contratto di esclusiva, ha accettato la proposta al termine di un cda durato oltre tre ore durante il quale ci sarebbe stata un'accesa discussione. Anche se non chiude la porta a Sator-Palladio nel caso in cui non dovessero avverarsi le condizioni per il piano Ugf. Premafin fa riferimento a un aumento da effettuarsi mediante l'emissione di azioni riservate a Ugf o «ad altri operatori del settore assicurativo e/o investitori istituzionali, o società da essi controllate, italiani o esteri» nel caso invece in cui non si realizzino le condizioni sospensive dell'accordo con la compagnia delle coop.

La holding dei Ligresti sottolinea di aver individuato con il supporto dei propri advisor una forchetta tra 0,195 e 0,305 euro per le azioni da emettersi nell'ambito dell'aumento di capitale e facendo riferimento alla proposta fatta arrivare da Unipol sottolinea che il prezzo indicato dalla compagnia delle coop (0,195 euro) rientra nell'ambito dell'intervallo. La delibera sul prezzo di emissione proposto viene così legata al fatto che si verifichino tutte le condizioni sospensive per poter procedere all'accordo con Bologna.

Quanto alla proposta Ugf di un concambio della fusione che porti il gruppo bolognese ad avere il 66,7%, Premafin ricorda che l'accordo prevede tra le varie condizioni sospensive l'approvazione del progetto di fusione da parte dei cda di tutte le società coinvolte e che al momento non è comunque dato sapere se si verificheranno tutte le condizioni. Sul tema del concambio, dunque, la holding dei Ligresti si è riservato ogni più opportuna valutazione circa le indicazioni di Ugf, anche per tener conto di quanto verrà stabilito al proposito nel rispetto delle reciproche autonomie decisionali, dai consigli di amministrazione di FonSai e di Milano».

Consob intanto ha chiesto al cda e ai sindaci di FonSai di fornire dettagli sulle retribuzioni dell'ex ad Fausto Marchionni e dell'attuale Emanuele Erbetta oltre a chiarimenti sulle riserve sinistri. Sator-Palladio in una lettera a FonSai scrivono che il piano non rappresenta un salvataggio di Fonsai, bensì un piano teso ad evitare il fallimento di Premafin, evitare la svalutazione dei crediti che il sistema bancario vanta nei confronti di Premafin, garantire al medesimo sistema bancario il rimborso dei propri crediti attualmente difficilmente esigibili, attribuire ad amministratori e sindaci - attori e spettatori delle crisi delle due società - benefici in termini economici e di esonero dalle proprie responsabilità, consentire ad Unipol di non procedere all'opa.

 

 

Giulia Paolo Jonella e Salvatore LigrestiLUIGI ORSIEmanuele Erbetta e Jonella Ligresti FONSAICARLO CIMBRIMATTEO ARPE PALLADIO MARCO DRAGO ROBERTO MENEGUZZOGIUSEPPE VEGASFAUSTO MARCHIONNI

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