creval credito valtellinese

CHE SUCCEDE CON CREVAL? – IL CDA DELLA BANCA VALTELLINESE RESPINGE L’OFFERTA DI CREDIT AGRICOLE, MA NON BOCCIA L’OPA: SEMPLICEMENTE VUOLE UN PREZZO PIÙ ALTO! CI SONO DUE SETTIMANE DI TEMPO E LA SCADENZA SI INCROCIA CON QUELLA DEL RINNOVO DEL CDA. SE CREDIT AGRICOLE NON RILANCIA, POTREBBE PUNTARE COME ALTERNATIVA A CARIGE - FRATELLI D’ITALIA CHIEDE A DRAGHI DI USARE IL GOLDEN POWER

1 – CREVAL NON BOCCIA L'OPA AGRICOLE MA VUOLE UN PREZZO MOLTO PIÙ ALTO

Roberta Amoruso per "il Messaggero"

 

creval credito valtellinese 7

C' è una «valida valenza strategica» nel progetto di Credit Agricole su CreVal ma la banca «deve essere valorizzata nei suoi elementi distintivi». È il messaggio assai esplicito che ieri ha lanciato Luigi Lovaglio, ad di CreVal, commentando le valutazioni del suo cda sull' Opa di Credit Agricole in partenza oggi fino al 21 aprile. In altre parole, il matrimonio si può fare ma bisogna alzare significativamente il prezzo offerto.

 

I 10,5 euro per azione messi sul tavolo «non sono congrui». Anche perché dall' annuncio dell' operazione, il 20 novembre scorso, il titolo «ha trattato costantemente a significativo premio». E anche ieri le azioni valevano 12,12 euro.

 

CREDIT AGRICOLE

Tra gli elementi «distintivi» che dovrebbero essere «adeguatamente valorizzati», c' è la dote di capitale «che in un ottica stand-alone crea anche le condizioni per un potenziale rafforzamento della politica dei dividendi».

 

Il bonus patrimoniale che il CreVal definisce da «best in class» equivale peraltro a un cuscinetto di capitale pari a 400 milioni che può salire fino a 700 milioni e di cui il Credit Agricole potrebbe beneficiare in caso di M&A.

creval credito valtellinese 1

 

C' è poi da considerare anche un «rilevante goodwill» (avviamento, ndr) negativo per 1 miliardo che «potrebbe incrementarsi» con una dote di dta (Deferred Tax Assets) per 181 milioni.

 

Non solo. Gli advisor finanziari BofA Securities e Mediobanca hanno identificato come intervallo di valore per le azioni della banca valtellinese una forchetta che va dai 12,95 ai 22,7 euro. Una forchetta estremamente ampia, che tiene conto dei multipli di mercato, dei futuri profitti, ma anche delle previsioni del management.

 

giampiero maioli cariparma

«È un gioiellino, se fossi io farei di tutto pur di combinare l' operazione», ha insistito Lovaglio. Ora tocca all' istituto guidato da Giampiero Maioli e dagli advisor Jp Morgan ed Equita decidere le prossime mosse. Un eventuale rilancio dovrà arrivare entro due settimane, per non rischiare un supplemento di offerta oltre il 21. E la scadenza si incrocia anche con l' assemblea convocata il 19 per il rinnovo del cda proprio a ridosso della chiusura dell' offerta.

 

IL NUOVO SCENARIO

E qui si apre un nuovo scenario. Che cosa accadrebbe se la ex Cassa di Parma ritenesse di non alzare l' offerta, ritirando la proposta perché non più conveniente con un prezzo più alto? Visto inoltre che sul mercato ci sono istituti come Banca Carige, ormai ripulita dai vecchi pesi, che possono essere acquisiti con 300-350 milioni?

 

 Anzitutto quando si parla di rivalutazione del titolo va considerato l' impatto sul titolo CreVal del lancio dell' Opa a 10,50 euro. Il valore dell' azione da quel momento è sempre stato ben oltre il prezzo d' offerta: un disallineamento potenzialmente pericoloso per gli azionisti della banca. E il perché è presto spiegato.

luigi lovaglio

 

Il prezzo offerto, tutto in contanti, implica un premio di circa il 54% sul prezzo medio che il CreVal aveva registrato nei 6 mesi precedenti. Se poi si considera la quotazione attuale a 12 euro circa, il premio si amplia enormemente. Ebbene, qualora cadesse l' offerta, il valore del titolo CreVal potrebbe letteralmente crollare (quattro mesi fa oscillava attorno a 7 euro e la banca non beneficiava delle ottimistiche raccomandazioni all' acquisto di cui oggi è fatta segno specie dagli analisti di hedge fund) tornando ai livelli pre-Opa.

creval credito valtellinese 2

 

Sia chiaro, questo rischio fa parte del gioco per i fondi speculativi ma che procurerebbe un grave danno ai piccoli risparmiatori e agli investitori istituzionali col titolo in portafoglio.

 

2 – AFFARI IN PIAZZA: CDA CREVAL BOCCIA OPA AGRICOLE E TROVA SPONDA FDI

Estratto dell'articolo di Francesco Bonazzi per Alliance News

 

ADOLFO URSO GIORGIA MELONI

Tutto come previsto al cda del Credito Valtellinese, che boccia l'OPA di Crédit Agricole, ma sulla vicenda fa improvvisamente irruzione la politica, con Fratelli d'Italia che chiede al governo Draghi di bloccare l'operazione dei francesi.

 

"Le possibilità che il governo guidato da un personaggio come Mario Draghi intervenga con il Golden Power sono prossime allo zero", spiega un banchiere romano. E il fatto che il ministro leghista Giancarlo Giorgetti non sia ancora intervenuto sull'OPA che ha come obiettivo il Credito Valtellinese fa intuire che non è su questa partita che si ricompatterà il centrodestra.

 

GIANCARLO GIORGETTI E MARIO DRAGHI LEGGONO DAGOSPIA

Nella Lega è il momento dei distinguo, come spiega un esponente di spicco del Carroccio: "Un conto è vendere Iveco ai cinesi, un conto bloccare una banca di medie dimensioni che sta per essere comprata da una banca francese che opera in Italia senza dare alcun problema da tantissimi anni". Inoltre, Draghi, fin da quando era presidente della BCE, invitava le banche italiane a consolidarsi e Credit Agricole Italia, quotato a Piazza Affari e con licenza bancaria italiana, ai suoi occhi non ha nulla di diverso dagli altri istituti di credito.

 

(...)

 

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