GRATTA E VINCE IL FISCO - LA CRISI SPINGE A GIOCARE E L’AZZARDO È DIVENTATO UNA VERA MACCHINA DA SOLDI - AUMENTA IL TRADIZIONALE GRATTA E VINCI MA VOLA LETTERALMENTE IL GIOCO ONLINE (+120% IN UN ANNO), PERCHÉ CON GLI “SKILL GAMES” LE PERCENTUALI DI VINCITA SONO ALTISSIME - GODE ANCHE L’AGENZIA DELLE ENTRATE: CON LA NUOVA TASSAZIONE LO STATO PENSA DI INCASSARE 1.5 MLD € IN PIÙ…

Paola Caruso per "Corriere Economia - Corriere della Sera"


Il settore giochi non conosce la crisi. Il business aumenta di anno in anno a doppia cifra e migliora le sue performance. Secondo le elaborazioni dell'agenzia Agipronews, specializzata nel settore, il 2011 si chiuderà con una raccolta di circa 75 miliardi di euro, +21,6% rispetto all'anno precedente, e vincite che si aggirano intorno ai 54 miliardi. Con un versamento all'Erario di 9,2 miliardi.

«Il settore giochi è più forte delle difficoltà congiunturali - rimarca Nicola Tani, vicedirettore di Agipronews -. A tirare sono soprattutto i giochi ad esito immediato: slot machine, videolotteries e Gratta e Vinci che da soli valgono circa 50 miliardi di raccolta». Piacciono pure gli skill games, trainati dalla sua star: il poker online, torneo e cash, che è seguito a breve distanza dal casinò via web.

Le proiezioni per la chiusura dell'anno in corso parlano chiaro: gli skill games registrano un'impennata del +124,1% (circa 7 miliardi di euro), probabilmente dovuta all'emersione del gioco illegale, alla rapidità di puntata e al fatto che «le percentuali di vincita sono altissime, addirittura il 96-97 per cento di quanto viene giocato», commenta Tani.

Nel successo della partita a carte su Internet partecipano altri giochi, con un giro d'affari di tutto rispetto. «Via Internet hanno avuto un ruolo significativo giochi come scopa, burraco, tresette e briscola - precisa Stefano Bortoli, amministratore delegato di Snai -. Alcuni si prestano a partite veloci, per cui costituiscono una buona opportunità di svago».

INNOVAZIONE CONTINUA
Se il segmento viaggia con il vento in poppa, il merito è soprattutto delle innovazioni apportate (non solo tecnologiche), capaci di coinvolgere i giocatori in esperienze piacevoli e divertenti, come spiega il direttore Lotteries and services di Lottomatica Marco Tasso.

«Il mercato sta premiando i giochi che hanno dimostrato capacità di rinnovarsi - dice Tasso - mantenendo le proprie caratteristiche fondamentali, allargando così la propria base giocatori. Il Lotto, ad esempio, con il lancio del 10eLotto ha introdotto una versione moderna e veloce del gioco più antico del mondo in grado di affascinare persone con profili sostanzialmente diversi dal tipico giocatore del concorso originale.

Il Gratta e Vinci, grazie al suo processo d'innovazione continua, ha costruito nel tempo un portafoglio prodotti che offre a chiunque la possibilità di trovare un gioco adatto al proprio modo di essere. Questo ha fatto del Gratta e Vinci, in pochi anni, la prima lotteria istantanea del mondo».

Più che rosee le stime per il 2012: secondo gli analisti si manterrà il trend positivo, con una raccolta vicina ai 90 miliardi (dato Agipronews), dovuta a tre fattori: la crescita dell'online, l'introduzione di nuovi giochi e l'attivazione delle videolotteries ancora ferme (circa il 40 per cento).

Il tutto va calcolato alla luce della tassazione del 6 per cento sui premi oltre i 500 euro per gratta e vinci, videolotteries e Superenalotto, che sarà introdotta nei prossimi mesi, come indica un decreto dei Monopoli di Stato pubblicato il 14 novembre.

LE MANI IN TASCA
Che cosa significa per le tasche degli italiani? Su una vincita di 600 euro, il prelievo si applicherà su 100 euro; quindi saranno trattenuti 6 euro. Per chi ha vinto il Win for Life il provvedimento si traduce in un alleggerimento del premio mensile da 6 mila euro a 5.670 euro. Questa manovra serve ad assicurare maggiori entrate allo Stato.

L'obiettivo è di incrementare il contributo erariale di 1,5 miliardi all'anno, tra il settore giochi e quello dei tabacchi. La tassazione del 6 per cento scoraggerà i giocatori? Risponde Bortoli: «Difficile stimare oggi quale sarà il comportamento dei consumatori a fronte di possibili minori vincite». Forse, vincendo molto, si patirà meno il prelievo.

 

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