1- LA DISCESA IN CAMPO DI MONTEZEMOLO APRE A NTV NUOVI ORIZZONTI DI COPERTURA POLITICA, UN’AZIENDA-PARTITO PER CERTI VERSI SIMILE A QUELLA FININVEST DEL CAVALIERE 2. TRENI PENDOLARI IN TILT IN LOMBARDIA: TRE-NORD, PASCAL GREGORIO AL POSTO DI BIESUZ 3 MENTRE ORNAGHI FOLLEGGIA NEI RISTORANTI DI MANHATTAN, RIUNIONE A PORTE CHIUSE PER VITTORIO GRILLI, PRONTO A ENTRARE NELLA SQUADRA EUROPEA DI GOLDMAN SACHS 4. AL PRESIDENTE DELL’ICE RICCARDO MONTI IL GOVERNO HA RIDOTTO A 64 MILIONI IL BUDGET 5. ANCORA UNA VOLTA SI FRONTEGGIANO DON VITO GAMBERALE E GILBERTO BENETTON 6. MARÒ D’INDIA: IL MINISTRO DELLA DIFESA DI PAOLA HA LETTERALMENTE SPIAZZATO TERZI

1- LA DISCESA IN CAMPO DI MONTEZEMOLO APRE A NTV NUOVI ORIZZONTI.
DI CONFLITTI DI INTERESSI (TRE-NORD: GREGORIO AL POSTO DI BIESUZ)

Gli uscieri di Ntv, la società dei treni di Luca di Montezemolo e dei suoi compagni di merenda, hanno un'aria distesa e soddisfatta.

Le polemiche che erano scoppiate fino a pochi mesi fa con le Ferrovie dello Stato sembrano lontane anni luce. Adesso anche i rapporti con il palazzo-obitorio dell'azienda guidata dal candidato-sindaco Mauro Moretti hanno lasciato il posto a un'atmosfera guardinga ma rispettosa. A conferma di questo clima non è soltanto l'e-mail di auguri che hanno ricevuto da Alessandro Musumeci, il direttore centrale Sistemi Informativi delle Ferrovie, ma soprattutto la discesa in campo del presidente della Ferrari che apre a Ntv nuovi orizzonti.

Non a caso dai piani alti della società ,che si trova a poche decine di metri dal palazzo-obitorio di Moretti, è caduta l'idea di un aumento di capitale che fino a poco tempo fa sembrava indispensabile per rimettere a posto i conti della società. Il tema è rimandato alla primavera e anche se il traffico dei passeggeri sui treni "Italo" non ha ancora raggiunto i target desiderati, la società si dichiara pronta a partecipare alle gare pubbliche per i treni regionali. Questa intenzione sembra più una dichiarazione di buona volontà che una strategia concreta, e gli uscieri più incalliti richiamano le vicende di questi giorni che hanno messo in ginocchio il traffico dei pendolari in Lombardia.

Ciò che è avvenuto fino a ieri sera sulle tratte milanesi è uno spettacolo disastroso che ricade integralmente sulla società TreNord costituita nell'agosto 2009 con quote paritetiche da Trenitalia e dalla Regione Lombardia. A mandare in tilt il traffico di migliaia di pendolari è stato il sistema informatico GoalRail inaugurato nel febbraio 2012 utilizzando la tecnologia della società spagnola Goal Systems. Come non bastasse sulla società milanese TreNord si è abbattuta la bufera giudiziaria che ha portato agli arresti Giuseppe Biesuz, l'amministratore delegato ciellino da 600mila euro l'anno che godeva dell'amicizia del Cavaliere e di Marcello Dell'Utri.

Gli uscieri della Ntv di Montezemolo hanno già sussurrato a Dagospia il nome del successore di questo Biesuz che a un certo punto sembrava volesse addirittura prendere il posto di Galliani al Milan e candidarsi alle politiche. Il nuovo amministratore delegato sarà Pascal Laurent Gregorio, un manager che a Trenitalia ricopre incarichi importanti e conosce più di altri i problemi della rete in Lombardia.

Rispetto a questi problemi periferici gli uscieri di Ntv sono euforici per la scelta politica di Luchino di Montezemolo e qualcuno sostiene che con questa decisione la società potrà godere di una copertura politica che la metterà al riparo dalle sorprese. Anche se Luchino ha fatto un passo indietro lasciando la carica operativa all'amico Antonello Perricone (reduce dai disastri del Gruppo Rcs) nessuno potrà scrollare da Ntv l'immagine di un'azienda-partito per certi versi simile a quella Fininvest che negli anni '80 fu la pista di lancio per il Cavaliere innamorato.

2- ORNAGHI FOLLEGGIA E GRILLI TRAMA - AL PRESIDENTE DELL'ICE RICCARDO MONTI IL GOVERNO HA RIDOTTO A 64 MILIONI IL BUDGET
Dopo la missione della settimana scorsa in America, il pallido ministro del Tesoro Vittorio Grilli è tornato al suo ufficio di via XX Settembre.

Il jetlag è stato ampiamente superato dall'adrenalina per il successo dei suoi incontri a New York e Washington dove è convinto di aver raccolto consensi sull'azione del Governo anche se il "New York Times" ha scritto di un'Italia un parzialmente delusa dai risultati dell'esperienza Monti.

Sul piano personale Grilli ha comunque incassato un pacchetto di opinioni positive per il modo brillante con cui ha affrontato la platea dei finanzieri presenti al Council on Foreign Relations. Nella riunione a porte chiuse il ministro ha esibito un ottimo inglese che è stato apprezzato con particolare calore da Abby Joseph Cohen, la 60enne signora che dal marzo 2008 cura le strategie di Goldman Sachs.

L'accoglienza della Cohen è stata interpretata come un abbraccio ideale per il pallido Grilli che molti ormai considerano pronto a entrare nella squadra europea della grande merchant bank americana.

Dopo il suo intervento il pallido ministro ha preso il treno per Washington e si è tenuto alla larga dalle iniziative del collega ministro Ornaghi che ha folleggiato tra una mostra su Pasolini al MoMa e i ristoranti di Manhattan per lanciare l'Anno della cultura italiana in America. Per le strade di New York si è assistito al grottesco e frenetico movimento di altri personaggi italiani come Cipolletta e il senatore Baldassarri, che alla faccia dei giornalisti esclusi dagli appuntamenti gastronomici, si imbucavano discretamente tra i think tank e i Galà serali.

In questo vortice di iniziative, alle quali si è aggiunto anche l'incontro tra imprenditori italiani e Usa (disertato da Saccomanni e Passera), c'è stato spazio anche per un premio al presidente dell'Ice Riccardo Monti. Il riconoscimento è arrivato ancora una volta dal Gei (Gruppo Esponenti Italiani) l'organismo creato dall'irrequieto Lucio Caputo che durante un incontro al ristorante "le Cirque" ha incoraggiato il 44enne presidente dell'Ice (scelto da Giovanna Salza e Corradino Passera) a sostenere la promozione del made in Italy.
Il giovane manager napoletano non aveva l'aria felice perché secondo le ultime notizie il Governo ha ridotto a 64 milioni il budget dell'Istituto che a questo punto dovrà vendere anche la sede centrale dell'Eur.

3- ANCORA UNA VOLTA DUELLO TRA GAMBERALE E BENETTON
Ancora una volta don Vito Gamberale e Gilberto Benetton si fronteggiano sul piano industriale e finanziario. Da quando il manager di Castelguidone ha lasciato la società Autostrade (era il 2006) tra don Vito e la famiglia di Ponzano Veneto è in corso una guerra a colpi di milioni. Il terreno dello scontro principale è diventato quello degli aeroporti dove il Fondo F2i di Gamberale è entrato a piedi giunti con una strategia aggressiva e spregiudicata che ha già creato grossi problemi nella gara per acquistare il 29,8% di Sea, la società aeroportuale di Milano.

La battaglia dei cieli italiani si è spostata negli ultimi giorni a Torino dove il sindaco Fassino sta cercando affannosamente di piazzare sul mercato la quota comunale di Sagat, la società che gestisce l'aeroporto subalpino. Senza andare troppo per il sottile don Vito ha buttato sul tappeto una cifra irrisoria, 35 milioni rispetto ai 55,8 della base d'asta.

Lo sgomento dei politici locali e della giunta non è destinato a svanire perché i Benetton che detengono un altro 24% dell'aeroporto torinese non sembrano intenzionati a rilanciare. Anzi, è notizia di sabato che Gamberale voglia acquistare la loro quota diventando così il socio di riferimento della società attraverso la quale si arriva a cascata a mettere le mani anche sull'aeroporto di Firenze e su quello di Bologna.

4- MARÃ’ D'INDIA: DI PAOLA HA LETTERALMENTE SPIAZZATO LA FARNESINA
Avviso ai naviganti N.1: "Si avvisano i signori naviganti che il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola ieri ha messo un'altra medaglia sulla sua divisa d'ammiraglio.
Con il blitz a Nuova Delhi dove ha incontrato i due fucilieri della Marina prigionieri, il ministro-ammiraglio di Torre Annunziata ha letteralmente spiazzato la Farnesina dove la settimana scorsa con una mossa diplomaticamente infelice il segretario generale, Michele Valensise, aveva convocato l'ambasciatore indiano in Italia.

La risposta del governo di New Delhi è stata immediata perché nella stessa giornata è arrivata la notizia che la Corte Suprema sposterà di tre mesi la sentenza sui due marò. Adesso Di Paola,che punta alla presidenza di Finmeccanica, è convinto di aver messo una pezza alla gaffes della Farnesina, ma i familiari dei due fucilieri stentano a capire se gli sgomitamenti dei nostri ministri riporteranno a casa per Natale i loro parenti".

5- QUELLA PREVISIONE SBAGLIATA DI CESARE GERONZI SU PAOLETTO SCARONI
Avviso ai naviganti N.2: "Si avvisano i signori naviganti che dopo la bomba sganciata ieri sera sull'Eni da Milena Gabanelli nella trasmissione "Report", Cesarone Geronzi sta riflettendo sul giudizio che ha formulato a pagina 33 del suo libro "Profitterol" a proposito di Paoletto Scaroni.

Durante il dialogo con Massimo Mucchetti, l'ex-banchiere si era spinto a dire: "Paolo ha grandi capacità e grandissime relazioni ad ampio spettro. Formulo la previsione che egli sarà, al verificarsi di un certo contesto post-elettorale, il futuro ministro degli Esteri, sulle tracce delle visioni di Enrico Mattei...".

Una previsione davvero curiosa e incomprensibile alla quale il buon Mucchetti,autore di micidiali articoli sugli affari del'Eni in Russia (poi frenati dal Flebuccio De Bortoli), non ha sentito il bisogno di fare alcuna obiezione."

 

ITALO IL TRENO DI NTV TreNordGiuseppe Biesuz Treninord PASCAL LAURENT GREGORIOcm32 antonello perricone montezemololorenzo ornaghi VITTORIO GRILLI jpegAbby Joseph CohenRiccardo-MontiGiovanna Salza e Corrado Passera VITO GAMBERALE GILBERTO BENETTON GetContent asp jpeg1 ammiraglio giampaolo dipaola

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....