È TUTTA NVIDIA! PER IL SECONDO GIORNO DI FILA LE BORSE EUROPEE CHIUDONO IN NEGATIVO, AFFOSSATE DAL TIMORE DELL’ESPLOSIONE DELLA BOLLA DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E IN ATTESA DEI DATI TRIMESTRALI DEL COLOSSO DEI CHIP NVIDIA, CHE SARANNO RESI PUBBLICI STASERA, ALLA CHIUSURA DI WALL STREET, E AIUTERANNO A CAPIRE CHE ARIA TIRA NEL SETTORE TECH – ANCHE OGGI MILANO È LA PIAZZA PEGGIORE (-0,45), SEGUITA DA PARIGI – ANCORA IN CALO IL BITCOIN…
BORSA: L'EUROPA CHIUDE DEBOLE, FRANCOFORTE -0,08%
jensen huang ceo e fondatore di nvidia
(ANSA) - MILANO, 19 NOV - Le Borse europee chiudono deboli nel giorno del D-day del colosso americano Nvidia, i cui conti consentiranno di tastare il polso del settore dell'intelligenza artificiale.
Francoforte segna un -0,08% cn il Dax a 23.162 punti. Parigi registra un -0,18% con il Cac 40 a 7.953 punti. Anche Londra segue la scia con il Ftse 100 che cede lo 0,47% a 9.507 punti.
(ANSA).
BORSE UE APPESE AI CONTI NVIDIA. MILANO (-0,4%) LA PEGGIORE CON LEONARDO
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - L’attesa per i conti di Nvidia porta volatilità sui mercati europei, dove tutti si interrogano su quanto siano consistenti i timori di una “bolla” tech legata ai destini dell’intelligenza artificiale. I listini del Vecchio Continente chiudono così in ordine sparso, in una seduta segnata dalla prudenza, con Milano che rallenta di nuovo sul finale ed è la peggiore (-0,4%).
Lo spartiacque sarà la presentazione della trimestrale del colosso statunitense dei chip, che ormai per gli osservatori ha un peso paragonabile (se non superiore) ai dati macro Usa, mentre dopo una fiammata iniziale a Wall Street anche il Nasdaq rallenta (con Nvidia in territorio positivo).
Tiene banco poi l’inflazione dell’Eurozona, che si conferma più vicina al target del 2%, mentre sul fronte geopolitico si moltiplicano le indiscrezioni su Trump al lavoro con Mosca per definire un piano di pace per l'Ucraina in 28 punti.
Wall Street contrastata, Nvidia riprende la via dei rialzi
Jensen Huang - investimento di nvidia in nokia
Le Borse americane si muovono contrastate e rallentano il passo dopo il rimbalzo iniziale, con il Nasdaq e l'S&P che riducono i guadagni e il Dow Jones in territorio negativo. Bene il titolo di Nvidia Corp +1,46% che, dopo aver perso più del 6% nelle ultime cinque sedute, riprende la via dei rialzi.
I risultati e l'outlook della società a maggior capitalizzazione al mondo, e leader nel settore dell'intelligenza artificiale, influenzeranno, presumibilmente, l'andamento dei mercati nei prossimi giorni. «Continuiamo a credere che i timori sullo scoppio della bolla dell'intelligenza artificiale siano esagerati... almeno per ora», ha scritto Chris Senyek di Wolfe Research, secondo quanto riportato dalla Cnbc.
«Se l'economia statunitense dovesse trovarsi in una fase di debolezza dei dati economici, riteniamo che le aziende del settore tecnologico/dei servizi di comunicazione siano ben posizionate per superare una tempesta temporanea».
A influenzare l'andamento dei prossimi giorni sarà anche il rapporto sull'occupazione di settembre, che darà finalmente delle indicazioni sullo stato dell'economia statunitense alla Federal Reserve, in vista della riunione di dicembre. Ora, gli analisti credono molto meno a un altro taglio dei tassi d'interesse, dopo quelli di 25 punti base decisi nelle ultime due riunioni.
A Piazza Affari svetta Prysmian, in coda Leonardo
Sul listino milanese rimbalzano i cavi di Prysmian (+4,9%), seguita sul podio da Buzzi (+3%) e Tim (+2,7%). Acquisti su Tenaris (+2,1%) in scia ai segnali positivi emersi dalla trimestrale della britannica Itacha Energy. Sul fronte opposto -4,9% per Leonardo, colpita dalle vendite assieme a tutto il settore della Difesa europeo.
In rosso anche Enel (-3%) con gli analisti di Rbc che hanno abbassato il rating «sulla base della valutazione e delle incertezze normative». Sul fronte bancario, gli investitori reagiscono in modo opposto al risiko e alle indiscrezioni di possibili appetiti di UniCredit (-1,3%) su Bper (+1,3%). Il taglio del target price da parte di Jefferies spinge in ribasso anche Recordati (-3,18%).
Sul valutario, l'euro resta sotto 1,16 dollari (intorno a 1,153) mentre si indebolisce ancora la divisa giapponese, con il cross euro/yen sopra quota 180 e il dollaro/yen sopra 156. Prosegue in rosso il bitcoin, sotto i 90mila dollari (89.500 circa) con un calo di oltre il 3 per cento.
DONALD TRUMP - BITCOIN E CRIPTOVALUTE
Sul fronte energetico, il petrolio perde più di due punti e mezzo percentuali: il Brent è in area 63 dollari al barile e il wti sotto i 60 dollari. In ribasso anche il gas a circa 30,8 euro al megawattora sulla piattaforma di Amsterdam. In cauto rialzo l'oro, poco sopra i 4.000 dollari l'oncia nel contratto spot.
Spread in lieve calo a 74 punti, rendimento decennale invariato al 3,45%
Chiusura in lieve calo per lo spread tra BTp e Bund. A fine seduta, il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il pari scadenza tedesco si e' attestato a 74 punti base, in calo di 1 punto base rispetto al closing della vigilia. In leggero ribasso anche il rendimento del BTp decennale benchmark che ha archiviato gli scambi al 3,45% dal 3,46% dell'ultimo riferimento.


