ELKANN, UN “RE MIDA AL CONTRARIO”: QUELLO CHE TOCCA, O LO DISTRUGGE O LO VENDE – “IL FATTO QUOTIDIANO” METTE IN FILA I PASSI FALSI DI YAKI, CONSIDERATO IL NIPOTE PIÙ SVEGLIO DELL’AVVOCATO AGNELLI (PENSA GLI ALTRI) - LA FERRARI NON ROMBA PIÙ, STELLANTIS ORMAI È UN’AZIENDA FRANCESE, E LA PRODUZIONE TRACOLLA. E INFINE LA JUVENTUS, ORMAI ENTRATA IN UNA CRISI SENZA PRECEDENTI – LA STORIA SUGGERISCE: NEI MOMENTI PEGGIORI SONO SEMPRE STATI GLI “UMBERTIANI” A RIMETTERE IN CARREGGIATA LA VECCHIA SIGNORA. ACCADDE CON GIRAUDO E MOGGI, POI CON ANDREA AGNELLI….
Sintesi dell’articolo di Ettore Boffano per “il Fatto quotidiano”
L’inquietudine serpeggia tra i tifosi della Juventus: il timore che la leggenda della Vecchia Signora sia giunta al suo tramonto. Non un momento di crisi passeggero, ma la fine di un’epoca.
Dopo anni di faticose resurrezioni, dall’inferno di Calciopoli ai ritorni in Champions, il presente appare come un labirinto senza uscita. E, per molti, il problema ha un nome e un cognome: John Elkann.
Gianni Infantino e John Elkann nello Studio Ovale con Donald Trump
Il presidente di Stellantis e capo della galassia Exor viene ormai indicato da più parti come un “Re Mida al contrario” — espressione che, come scrive Ettore Boffano sul “Fatto Quotidiano”, circola con crescente frequenza a Torino.
Tutto ciò che tocca, sostengono i maliziosi, finisce male: la Juventus in crisi di identità e risultati, la Ferrari che non vince da anni, il gruppo Gedi smantellato pezzo dopo pezzo, Stellantis che fatica a dare slancio all’industria italiana nonostante i proclami su Mirafiori.
Il bilancio sportivo e industriale si intreccia con le vicende personali dell’erede dell’Avvocato. Proprio nei giorni in cui la Juve esonera Igor Tudor, Elkann si presenta al Palazzo di Giustizia di Torino per la prima udienza sulla sua richiesta di “messa alla prova” nell’inchiesta per truffa ai danni dello Stato legata all’eredità di Marella Caracciolo, la nonna vedova di Gianni Agnelli.
GIANNI AGNELLI E JOHN ELKANN ALLO STADIO NEGLI ANNI 90
Dopo aver versato 183 milioni di euro di Irpef e imposte di successione non pagate, il manager potrebbe chiudere la partita tenendo lezioni nelle scuole salesiane. “Se lo concedono a lui, allora lo chiederemo anche per i nostri clienti”, ironizzano gli avvocati torinesi nei corridoi del tribunale.
Sul fronte sportivo, la Juventus appare come il simbolo più vistoso del cortocircuito gestionale: quattro allenatori in tre anni, campagne acquisti costose ma sterili, e una dirigenza costruita pescando da club minori.
juve milan andrea agnelli john elkann
L’esonero di Tudor, sottolinea Boffano, è solo l’ultimo capitolo di una sequenza che ha eroso la fiducia dei tifosi e trasformato la gloria bianconera in malinconia.
Eppure la storia, almeno a Torino, suggerisce che nei momenti peggiori siano sempre stati gli “umbertiani” — la linea familiare di Umberto Agnelli — a rimettere in carreggiata la Juventus.
Accadde con Giraudo e Moggi, poi con Andrea Agnelli, entrambi eredi diretti di quella tradizione. Le loro gestioni finirono travolte da scandali giudiziari, ma prima regalarono trofei e un’identità perduta.
Forse, allora, non tutto è destinato a finire sotto il segno del “Re Mida alla rovescia”. O forse sì: mentre a Torino si sussurra di nuovi piani industriali e di vecchi rancori familiari, John Elkann trascorre il tempo libero nelle colline dell’Alta Langa, tra le nocciole e il cioccolato Peyrano, marchio storico che ha deciso di rilanciare. Un gesto simbolico, quasi nostalgico: ridare vita a un’antica dolcezza, mentre tutto il resto — dalla Juve alla Ferrari — sembra aver perso sapore.
igor tudor
john elkann ferrari
john elkann margherita agnelli
john elkann coi tifosi juventini
MARGHERITA AGNELLI JOHN ELKANN - ILLUSTRAZIONE DEL FATTO QUOTIDIANO
marotta buffon andrea agnelli john elkann


