LA FIAT-TORIA DEGLI ANIMALI - LA TROVATA-BEFFA DI MARPIONNE: NELLE FABBRICHE FIAT VERRÀ PROIETTATO UN FILMINO DA TELENOVELA TRASH PER SPIEGARE AI DIPENDENTI I VANTAGGI DEL NUOVO CONTRATTO - PER ILLUSTRARE IL CATECHISMO AZIENDALE, I CAPI AVRANNO A DISPOSIZIONE 15 MINUTI PER GLI OPERAI E 30 PER GLI IMPIEGATI - I SINDACATI SONO STATI PRATICAMENTE ABOLITI, E A POMIGLIANO GLI OPERAI MENO EFFICIENTI VENGONO COSTRETTI A DIRE AL MICROFONO “SONG UN OMM’E’ MERD”...

Luca Telese per "il Fatto quotidiano"

Alla Fiat va in onda "il Grande Fratello Contratto", o "il cinegiornale Marchionne", ovvero un nuovo modulo di comunicazione propagandistica che farà sicuramente epoca, condensato in un cd e in un apposito manualetto. Anzi, no. Alla Fiat va in onda un rigoroso documentario informativo che mette al corrente gli operai delle straordinarie opportunità che questo nuovo contratto offre loro. Siete disorientati? Avete ragione.

Ecco perché, prima di spiegarvi di cosa si tratta dobbiamo darvi le istruzioni per la lettura di questo articolo: siccome la notizia di cui vi stiamo per raccontare segue di un giorno la condanna del giornalista Corrado Formigli a 7 milioni di euro per danni morali e patrimoniali all'azienda (in seguito a un servizio considerato troppo critico sull'Alfa Romeo Mito), in ottemperanza al nuovo stile di scrittura inaugurato nei tribunali che giudicano il Lingotto, ogni nota che può essere considerata ostile alla Fiat, in questo articolo, sarà compensata anche da un commento favorevole.

Il fatto è questo: da pochi giorni, negli stabilimenti dell'azienda di Marchionne sta andando in onda a ciclo continuo, sugli schermi della diffusione interna, un meraviglioso filmino di 6 minuti e 45 secondi che illustra agli operai le meraviglie del nuovo contratto. Immaginatevi la scena: l'operaio Ciro se ne sta alla catena di montaggio della nuova Panda, combattuto dal problema di dover fare la pipì e avere a disposizione (grazie alla nuove norme) dieci minuti di pausa in meno, ed ecco che davanti a lui scorrono le immagini di questa meravigliosa campagna di indottrinamento.

Basta con le obsolescenze dei sindacalisti, con tutte le chiacchiere vuote sui diritti. Basta anche con l'iconografia triste degli operai, in tuta blu e con la barba lunga. Lei, ragazza bruna con i capelli a caschetto, seno volitivo e sorriso smagliante, pare pronta per una telenovela.

Lui, simpatica aria da tonno, capelli sale e pepe, camicia bianca e jeans è perfetto per la pubblicità del dentifricio: "Questo contratto - si chiede rapita lei - migliora le nostre condizioni?". Le risposte rassicuranti di lui son tutto un programma: "Il contratto prevede una nuova busta paga che ha effetti quando si lavora di più".

Ovvero: non ci sono aumenti, ma usiamo una formulazione che lo lasci intendere, magari qualcuno ci crede. D'altra parte lo scenario in cui va in onda la grande campagna di propaganda della Fiat è questo. Nelle nuove fabbriche dell'azienda, a partire da Pomigliano, lo schermo del cinegiornale-Lingotto arriva dopo che il campo è stato già preparato a dovere.

Quelli che non hanno condiviso il contratto vengono tenuti fuori dalle nuove assunzioni (ad esempio 600 operai della Fiom a Pomigliano, nessuno dei quali è stato finora assunto) e così i dipendenti non vengono disturbati da antipatiche voci dissonanti. Mentre a tutti i capireparto viene fornito un accattivante kit da agit prop, con un bellissimo biglietto a visita e un numero verde per chiedere notizie e addirittura consulenze patronali, una brochure divisa in fascicoletti con una sorta di catechismo aziendale.

Con lodevole efficienza la Fiat risolve il problema aperto dalla cacciata del sindacato sostituendolo. Esempio: "Per quel che riguarda la malattia: 1) Sono stati confermati i nostri trattamenti aziendali di miglior favore rispetto alla legge e in relazione alla malattia di lunga durata; 2) Sono state individuate misure - scrive l'opuscolo meravigliosamente ottimista - per fronteggiare nuovi abusi".

Ecco, pensate, quando c'erano ancora quei perfidi delegati della Fiom avevano persino stampato, a loro spese, il contratto (quello vero) presentato dall'azienda. Così - a Mirafiori - gli operai avevano potuto apprendere che i primi tre giorni di malattia non erano pagati.
Insieme al kit dell'agit prop marchionniano arriva la nuova procedura: i dipendenti saranno riuniti a gruppi di venti per la catechesi del Nuovo Testamento. Agli operai, che evidentemente vengono considerati più sempliciotti, potranno essere dedicati non più di 15 minuti. Agli impiegati, che già sono più considerati, "Si potrà parlare per 30 minuti".

Saranno gli stessi capi, e non i sindacati che hanno sottoscritto l'accordo, a dedicarsi all'opera di indottrinamento. Nuova domanda del catechismo marchionniano: "Il diritto di sciopero sarà limitato?". Risposta: "Non vi è alcuna limitazione". Risposta interessante, se è vero che nessuno dei sindacati che ha sottoscritto l'accordo potrà scioperare contro il nuovo contratto.

Tutto questo nello stabilimento in cui, lo ha raccontato ieri su Il Foglio Lanfranco Pace, gli operai che perdono colpi e non rispettano le cadenze della catena di montaggio vengono simpaticamente invitati da capi e sottocapi a recitare al microfono il grazioso scioglilingua: "Song un omm'e' merd".

È in questo clima collaborativo che la Fiom con il suo responsabile auto Giorgio Airaudo presenta 60 ricorsi contro le esclusioni discriminatorie. Speriamo vivamente che non siano ammessi, così che degli estranei non possano disturbare le illustrazioni del nuovo contratto fatte dai capi reparto anche "con lavagna luminosa".

L'opuscoletto prevede uno schema sintetico in cui si prescrive di impostare il discorso "
1) Per emozioni,
2) Per immagini,
3) Per vantaggi" e in cui si prescrive addirittura che "a nessun concetto possono essere dedicati più di 2/3 minuti". Grazie a Dio non si perde più tempo, da Marchionne a MarchiOrwell.

 

MARCHIONNE Logo "Fiat"CORRADO FORMIGLI pomiglian oPOMIGLIANO - FIATpomigliano

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...