
LA "VIA DELLA SETA" ORA PASSA DA NORD – DAL 20 SETTEMBRE LA COMPAGNIA DI NAVIGAZIONE CINESE HAIJIE SHIPPING COMPANY INAUGURERÀ UN COLLEGAMENTO DI NAVI PORTACONTAINER TRA L’ESTREMO ORIENTE E L’EUROPA LUNGO UNA ROTTA CHE SOLCA IL MAR POLARE ARTICO ANZICHÉ L’OCEANO INDIANO E IL MEDITERRANEO – PERMETTERÀ ALLE MERCI CINESI DI RAGGIUNGERE IL VECCHIO CONTINENTE IN 18 GIORNI INVECE DI 28 ATTRAVERSO IL CANALE DI SUEZ – IL CAMBIAMENTO CLIMATICO RENDE PERCORRIBILI ALLE GRANDI NAVI ROTTE MARITTIME FINORA OSTRUITE DAI GHIACCI – LA MOSSA DI XI STRAVOLGE LA GEOGRAFIA COMMERCIALE GLOBALE, CONSOLIDANDO L’ASSE GEOPOLITICO TRA PECHINO E MOSCA...
Estratto dell’articolo di Claudio Del Frate per www.corriere.it
Dal 20 settembre prossimo la compagnia di navigazione cinese Haijie Shipping Company inaugurerà un collegamento di navi portacontainer tra l’Estremo Oriente e l’Europa lungo una rotta che solca il mar Polare Artico anziché l’Oceano Indiano e Il Mediterraneo.
È la prima volta che accade ed è una storia che ne contiene altre: il cambiamento climatico che ha reso praticabili percorsi un tempo impossibili; i tempi più brevi (18 giorni di viaggio anziché 28); lo spostamento del baricentro geopolitico all’estremo nord.
La nuova rotta commerciale è stata denominata China-Europe Artic Express: verrà operata dalla nave Istanbul Bridge capace di trasportare 5.000 container a tragitto. Salperà dal porto di Quingdao (poco a nord di Shanghai) e avrà come destinazioni Felixstowe, in Gran Bretagna, Rotterdam, Amburgo e Danzica.
I vantaggi rappresentati da questo «passaggio a Nord Ovest» sono più d’uno: il tempo necessario a coprire il viaggio tra Asia ed Europa che come detto si riduce di dieci giorni (da 28 a 18) ma soprattutto il fattore sicurezza; la rotta evita infatti il mar Rosso e il canale di Suez, sotto la minaccia di attacchi terroristici (a partire da quelli degli Houthi) e di pirateria.
Uno dei fattori determinanti che hanno reso praticabile la rotta del mare Artico è stato come detto l’innalzamento della temperatura e lo scioglimento dei ghiacci. [...]
Resta da capire se la rotta si rivelerà sempre praticabile, specialmente nei mesi più freddi. Se ciò accadesse si tratterebbe a giudizio degli operatori di una rivoluzione copernicana: perdita di peso per il canale di Suez e dei porti del Mediterraneo, consolidamento dell’asse geopolitico tra Pechino e Mosca.
nuova rotta artica della cina per il commercio
ROTTA COMMERCIALE ARTICA
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