UN GRANDE FRATELLO “MONOPOLISTA DELLE STORIE INDIVIDUALI” - SULLA FUSIONE FACEBOOK-WHATSAPP INDAGA LA UE: NELLE MANI DI UN UNICO GESTORE AMERICANO I DATI DI TANTI EUROPEI, A RISCHIO PRIVACY E CONCORRENZA

1. LEGGI EUROPEE SULLA CONCORRENZA FACEBOOK FINISCE SOTTO OSSERVAZIONE

Edoardo Segantini per “Il Corriere della Sera

ZUCKERBERG COME DOTTOR MALE ZUCKERBERG COME DOTTOR MALE

 

In una delle interviste più sprezzanti e sincere che si ricordino, il capo di Facebook Mark Zuckerberg ha detto che, ai giovani, della privacy non importa un fico secco. Se questo è vero per una parte degli utenti, di certo non vale per tutti. In molti cresce, al contrario, la preoccupazione per la spregiudicatezza con cui i social network fanno commercio dei nostri dati personali. E i regolatori la condividono. 
 

L’ultimo caso riguarda la fusione tra Facebook e il servizio di messaggeria mobile WhatsApp. In America l’operazione ha già avuto il via libera della Federal communications commission, che peraltro ha imposto alle due società di mantenere i propri impegni sulla privacy. La commissaria Julie Brill, scrive il Wall Street Journal , è andata più in là, sostenendo che anche le politiche sulla privacy presto faranno parte dei criteri antitrust per giudicare la legittimità di una fusione.

 

ZUCKERBERG DOLLARI ZUCKERBERG DOLLARI

La Commissione europea, cui l’operazione Facebook-WhatsApp non è ancora stata notificata, fa un ulteriore passo avanti sulla stessa strada: sta verificando, attraverso questionari inviati alle aziende rivali, se l’acquisizione possa violare le leggi Ue sulla concorrenza. Non è ancora un procedimento formale di verifica della fusione, ma un passaggio molto importante. 
 

Ecco la novità: per la prima volta due temi socioeconomici chiave del nostro tempo vengono affrontati insieme dal regolatore, il rispetto dei dati personali e il rispetto della concorrenza. Si vuole capire in che modo un’azienda come Facebook controlli e usi le informazioni sugli utenti nel momento in cui offre i propri servizi. Si vuole accertare se il maggior social network del pianeta non stia diventando — o sia già — un «monopolista delle storie individuali».

 

Un Grande Fratello e per giunta capace di erigere una barriera all’ingresso per i concorrenti. Dai primi dati del sondaggio, questa definizione di Facebook sembra calzarle a pennello già oggi, visto che i tre quarti degli utenti di Android usano la app del social network e più di metà quella di WhatsApp. Ma siamo solo all’inizio del test. 

logo facebooklogo facebook

 


2. FACEBOOK-WHATSAPP, GIGANTE SOCIALE - I RISCHI PER PRIVACY E CONCORRENZA

Serena Danna per “Il Corriere della Sera

 

L’Unione europea ha avviato un’indagine esplorativa sull’acquisizione del servizio di messaggistica istantanea WhatsApp da parte di Facebook. Ne ha dato notizia il Wall Street Journal sottolineando, però, che è stata proprio l’azienda guidata da Mark Zuckerberg a chiedere a maggio una valutazione dell’accordo alla Commissione Europea per evitare che i 28 Paesi lanciassero singoli procedimenti contro l’acquisizione. 
Dagli uffici dell’Antitrust sarebbero dunque partiti questionari diretti ad aziende che operano nel mercato delle applicazioni e della messaggistica online per valutare le conseguenze della fusione sulla concorrenza.

 

Secondo il quotidiano finanziario, almeno due di esse avrebbero già manifestato perplessità sull’accordo che — fondendo due tra i servizi più usati dagli utenti in Occidente — potrebbe danneggiare diversi concorrenti. 
 

whatsapp whatsapp

A preoccupare l’Ue ci sarebbe non solo il rischio di «monopolio» del mercato, ma anche la quantità di dati personali dei clienti europei nelle mani di un unico gestore americano, che ha trasformato in un business le informazioni dei suoi utenti. 
 

Peraltro, ricorda il Wall Street Journal , a schierarsi contro l’accordo Facebook-WhatsApp ci sono anche le aziende delle telecomunicazioni, che hanno denunciato fin dall’inizio l’anomalia di servizi che, pur servendosi delle loro infrastrutture, non vengono sottoposti allo stesso regime fiscale.

 

«Non ci sono precedenti del genere per i social media», ha dichiarato al Corriere l’avvocato Giuseppe Mazziotti, ricercatore del Centre for European Policy Studies. Secondo il giurista, fondatore del centro di consulenza Mediartis, «l’antitrust europeo dovrà presto occuparsi di come definire l’impatto delle fusioni sui mercati basati non solo sull’integrazione verticale di servizi a svantaggio di concorrenti e utenti ma anche sull’uso massiccio di dati personali, utilizzati per la profilazione e la pubblicità. Qui Facebook rincorre e incalza Google». 
 

ZUCKERBERG WHATSAPP ZUCKERBERG WHATSAPP

Se, da un lato, è indubbio che la volatilità stessa del mercato digitale renda difficile qualsiasi intervento «definitivo» — «quando i prezzi aumentano, gli utenti possono migrare facilmente su un’altra piattaforma», ha commentato Jose Luis Buendia, ex funzionario dell’Antitrust —, non c’è dubbio che il settore è destinato a dominare l’economia europea. 
Secondo uno studio della Commissione Europea pubblicato dal sito Gigaom, entro il 2018 il mondo delle app offrirà lavoro a cinque milioni di persone e potrebbe portare in Europa capitali per 63 miliardi di euro. Un altro studio, appena pubblicato da Midia Research, ha sottolineato come, però, l’81% del mercato delle app per smartphone sia in mano a 50 imprese (la stragrande maggioranza del settore dei videogiochi). 
 

In questo senso, l’indagine della Commissione potrebbe rappresentare il primo passo verso la regolamentazione di un business in continua crescita. Eppure, secondo l’avvocato Carlo Blengino, ricercatore del Nexa Center for Internet & Society, «la Ue continua ad agire sul mercato digitale come fosse la “vecchia” industria, spinta da una popolare voglia di rivalsa contro le aziende americane che sembrano saccheggiare il nuovo mercato dei dati in Europa».

FACEBOOK WHATSAPP FACEBOOK WHATSAPP

 

Per Blengino, il vero punto di interesse della fusione sta nel «bottino» di informazioni personali che, grazie alla tipologia di dati presenti su WhatsApp, sarebbe particolarmente ricco per le aziende: «l’interrelazione è “pulita”: i soggetti sono facilmente profilabili a livello individuale come nella rete di contatti». Certo, al momento privacy e antitrust sono regolati da commissioni diverse, «Ma — conclude Blengino— è possibile arrivare al punto in cui il possesso di una grande quantità di dati potrà falsare la concorrenza». 
 

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...