
GAVIO IMBOCCA L’USCITA DA MEDIOBANCA – IL GRUPPO DELLE AUTOSTRADE VENDE ALTRE 150MILA AZIONI DI PIAZZETTA CUCCIA (NEI GIORNI SCORSI NE AVEVA GIÀ CEDUTE 250MILA). CON LUI ANCHE AURELIA, ALTRO SOCIO DEL PATTO DI CONSULTAZIONE. CHE SUCCEDE? GLI AZIONISTI SCAPPANO CON IL BOTTINO PRIMA DELL’AVVIO DELL’OPS DI MPS - NAGEL PREPARA IL CONTRATTACCO: SUL PIATTO, HA MESSO 4,9 MILIARDI DI DIVIDENDI NEL PROSSIMO TRIENNIO – SEMPRE PIÙ SOCI HANNO DUBBI SULL’INTEGRAZIONE TRA UNA BANCA DI INVESTIMENTI E UNA COMMERCIALE…
MEDIOBANCA, GAVIO VENDE ANCORA ENTRO VENERDÌ LA RISPOSTA DI NAGEL A MPS
Estratto dell’articolo di Fabrizio Goria per “La Stampa”
Mediobanca si prepara a rispondere all'offerta di Banca Monte dei Paschi di Siena. Entro la fine della settimana che si apre domani ci sarà la replica ufficiale, dopo un consiglio d'amministrazione che vedrà l'ad Alberto Nagel discutere la strategia per far notare agli investitori che il piano dell'istituto guidato da Luigi Lovaglio nasconde non solo rischi legali, ma anche pochi vantaggi competitivi per la crescita sinergica.
Intanto, però, sono continuate le vendite di azioni da parte dei soci dell'accordo di consultazione, ora al 7,8%. Gavio e Aurelia hanno ceduto altri titoli, con prese di profitto nette per proteggersi dagli eventuali cali in Borsa.
Le cessioni sono tutt'altro che finite. Nella tarda serata di venerdì Beniamino Gavio, con riferimento all'Ops di Mps su Piazzetta Cuccia, ha reso noto di aver venduto 150mila azioni Mediobanca al prezzo medio di 18,37 euro per azione.
Un altro socio dell'accordo di consultazione di Piazzetta Cuccia, Aurelia, ha comunicato, sempre alla chiusura di Piazza Affari, di aver ceduto un pacchetto di 100mila azioni di Piazzetta Cuccia per 18,4 euro ad azione.
Lovaglio, Nagel, Caltagirone, Milleri
Osservatori prossimi al dossier vedono queste iniziative come fisiologiche in questa fase di incertezza e dubbi imprenditoriali. Primo, perché diversi azionisti non gradiscono conferire le proprie azioni a Mps dopo le polemiche sul ruolo del Tesoro nel mercato bancario nazionale.
Secondo, perché presto potrebbe chiudersi la finestra di opportunità per realizzare profitti alla luce dell'apertura delle posizioni su Mediobanca. Il 14 maggio scorso il titolo ha toccato il massimo delle ultime 52 settimana a quota 21,27 euro. Oggi siamo a 18,61 euro. Legittimo quindi chiamarsi fuori in questi giorni.
Quello che è certo […] è che fra numerosi azionisti crescono i dubbi su come si possa integrare una banca votata alla gestione patrimoniale e al private con una realtà, come il Monte, più orientata alla clientela retail. Ed è questo uno dei punti su cui Nagel e il suo team sta lavorando per definire le modalità di contrattacco alle mosse di Mps.
Fra giovedì e venerdì gli ultimi dettagli, che saranno funzionali per dimostrare la coerenza del piano stand-alone organizzato e spinto da Mediobanca. Sul campo, oltre a ciò, i 4,9 miliardi di euro promessi ai soci nel prossimo triennio.
LUIGI LOVAGLIO - FOTO LAPRESSE
DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…
ALBERTO NAGEL
ALBERTO NAGEL
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