
GIORGETTI SBANCATO – AL MEETING DI RIMINI, IL MINISTRO DEL TESORO RIFILA “UN PICCOLO PIZZICOTTO” AGLI ISTITUTI DI CREDITO, REDUCI DA DUE ANNI DI MARGINI DI INTERESSE RECORD E CHE ORA “POSSONO FINANZIARSI A CONDIZIONI PIÙ FAVOREVOLI, MA DEVONO FARE IN MODO CHE QUESTO SI TRADUCA IN BENEFICI CONCRETI A FAVORE DELLE FAMIGLIE” – LA STOCCATA ANCHE AI FONDI DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE: “SONO FINANZIATI CON I CONTRIBUTI DEL LAVORATORI ITALIANI, SAREBBE IMPORTANTE CHE INVESTISSERO PIÙ NEL SISTEMA ITALIA CHE ALL'ESTERO…”
Estratto dell’articolo di Filippo Santelli per “la Repubblica”
GIANCARLO GIORGETTI AL MEETING DI RIMINI
Un «piccolo pizzicotto», così lo definisce con il sorriso sulle labbra, alle banche italiane, che si avvantaggiano della riduzione dello spread e del miglioramento del rating nazionale, ma devono fare in modo che si traducano in «benefici concreti a favore delle famiglie».
E una spinta ai fondi di previdenza complementare perché «guardino di più all'Italia anziché all'estero, investendo in infrastrutture di lungo periodo». In collegamento video con il Meeting di Rimini, intervenendo a una discussione dedicata agli scenari demografici e pensionistici, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti rivendica una volta di più il lavoro «silenzioso» e «di responsabilità» fatto dal governo sui conti pubblici, i cui risultati - dice - cominciano a vedersi.
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GIANCARLO GIORGETTI AL MEETING DI RIMINI
Il titolo di questa edizione del Meeting evoca "mattoni nuovi" per costruire nei luoghi deserti. E agganciandosi all'immagine il ministro dell'Economia esordisce spiegando che negli ultimi mesi la sua priorità è stata costruire «fondamenta solide».
Secondo Giorgetti, nonostante uno spread sceso ai minimi da 15 anni, poco sopra gli 80 punti base, i frutti del lavoro sui conti pubblici non si sono ancora manifestati in pieno. Da un lato perché «il rating ufficiale non riflette a pieno il modo in cui l'Italia è percepita nel mondo e sui mercati». E dall'altro perché sia la riduzione del differenziale che il miglioramento dei giudizi degli analisti devono produrre concreti benefici per famiglie e imprese.
PROFITTI DELLE BANCHE ITALIANE - DATAROOM 7
Questa "trasmissione", ecco il pizzicotto, spetta anche agli istituti finanziari, reduci da due anni di margini di interesse record e che ora possono finanziarsi a «condizioni più favorevoli». Gli ultimi dati della Banca d'Italia, relativi al mese di giugno, confermano una (lenta) ripresa dei prestiti erogati, ma mentre i tassi applicati alle imprese continuano a calare quelli su mutui e credito al consumo sono rimasti costanti dall'inizio dell'anno.
Il secondo pizzicotto, anche se il ministro non lo definisce così, è per gli enti della previdenza complementare, una forza da 200 miliardi di euro di investimenti (dato 2024).
«Ci sono fondi pensionistici stranieri che intervengono in Italia, per esempio un fondo canadese che si comporta benissimo e ha investito insieme a noi in importanti elementi infrastrutturali», ha detto il ministro dell'Economia.
«Sarebbe importante che anche i fondi di previdenza complementare finanziati con i contributi del lavoratori (italiani, ndr) guardassero più al sistema Italia che all'estero».
Gli investimenti di lungo periodo nelle infrastrutture, ha aggiunto, possono garantire un rendimento «sicuro e non speculativo». Secondo l'ultima relazione della Covip, riferita ai dati 2024, i fondi pensione italiani dirigono nel nostro Paese circa 40 miliardi, il 19,3% dei loro investimenti, dato costante rispetto all'anno precedente. in gran parte in Btp. [...]
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