1. A 3 GIORNI DALL’ASSEMBLEA CHE DEFINIRÀ LA NUOVA GOVERNANCE DI FINMECCANICA, DAGOSPIA SBIRCIA UN DOCUMENTO CHE CONTIENE UNA SINTESI PERFETTA SUL RIASSETTO DEL GRUPPO (SEMBRA CHE NAPOLITANO CALDEGGI LA DIVISIONE DELLE DELEGHE TRA DUE AD: GIUSEPPE ZAMPINI E ALESSANDRO PANSA). MA I RUMORS PARLANO DI UN ALTRO RINVIO 2. AL BRUNETTA FURIBONDO PER IL RAZZISMO SULLA SUA VERTIGINOSA BASSEZZA BISOGNEREBBE RICORDARE L’ENCICLOPEDIA DI CAZZATE CHE HA PRONUNCIATO DAL 2008 IN POI 3. LA VENDETTA DI LAPO SULL’INCREDULO MARPIONNE: I SUOI OCCHIALI SBARCANO IN BORSA

1. A TRE GIORNI DALL'ASSEMBLEA IN ESCLUSIVA UN DOCUMENTO DI DUE PAGINE CHE CONTIENE UNA SINTESI PERFETTA SUL RIASSETTO DEL GRUPPO
Gli uscieri di Finmeccanica non hanno il coraggio di dirlo, ma più passano le ore e più si convincono che Alessandro Pansa e' quasi un martire.
Venerdì sera dopo le 21 è uscito per ultimo dal quartier generale di piazza Monte Grappa e scuro in volto si è infilato nella berlina metallizzata. Nessuno ha capito ancora se sia un manager di spessore industriale perché nel suo curriculum brillano soprattutto le performances nella finanza, però non sembra giusto tenerlo sulla corda quando mancano solo tre giorni all'Assemblea che si terrà nell'auditorium di via Piemonte per definire il nuovo assetto del Gruppo.

Le notizie che circolano in queste ore sono confuse e ai nomi di De Gennaro e Castellaneta per la presidenza si è aggiunto anche quello di Paolo Cantarella, ma gli uscieri sanno che questo è un giochetto della coppia torinese Siniscalco-Fassino vicina all'ex-manager della Fiat.

Una parte degli uscieri è impegnata a capire che cosa frulla nella mente del placido ministro Saccomanni che ieri ha assistito al derby dello Stadio Olimpico con un entusiasmo superiore a quello dei tifosi laziali della curva Nord. Sarà lui a dire l'ultima parola sull'Assemblea e a indicare per conto del Tesoro i nomi dei consiglieri che rappresentano il ministero e dei manager che dovranno guidare la corazzata nei prossimi tre anni.

Sul suo tavolo è arrivato (secondo quanto raccontano gli uscieri del ministero) un documento di due pagine che contiene una sintesi perfetta sul riassetto del Gruppo.
Il documento non è firmato, ma è sicuramente il frutto di un'analisi molto precisa che può essere fatta soltanto da manager di Finmeccanica che conoscono bene la drammatica situazione del Gruppo. Si divide in sei capitoletti e l'inizio è dedicato alla situazione di "stress" finanziario e di "criticità reale" che l'azienda guidata oggi da Pansa sta attraversando.

Le ragioni delle criticità sono queste: la difficoltà di acquisire ordini, i problemi della controllata americana Drs Technologies, e soprattutto, la strategia non chiara sul futuro delle aziende del comparto civile (prime fra tutte Ansaldo Energia e Ansaldo Sts) che Pansa voleva vendere ai coreani e ai cinesi.

"L'ipotesi di cessione di queste aziende - si legge nel documento dei manager - stupisce perché cade in un momento in cui i settori civili mostrano significativi segnali di crescita nelle varie aree geografiche...l'operazione è forse gradita ai mercati finanziari ma rischia ricadute negative sui livelli occupazionali".

Secondo gli estensori delle due paginette la cessione delle aziende del settore civile "determinerebbe un incasso netto e quindi una riduzione del debito pari al massimo a 0,8 miliardi". Questa affermazione può sorprendere gli analisti, ma è la stessa che nella sua infinita miseria Dagospia ha scritto una settimana fa quando ha indicato in 800 milioni l'importo che si ricaverebbe buttando in mani straniere il gioiellino industriale di Ansaldo Energia e Ansaldo Sts.

Il quarto capitoletto del documento che sembra sia arrivato anche sulla scrivania di Saccomanni, riguarda la strategia internazionale, un tema sul quale Finmeccanica si è letteralmente impantanata senza recuperare il ruolo che aveva nell'aerospazio e nella difesa. Dicono i manager, estensori del papello, che è urgente "ricercare accordi di partnership perché è quasi certa la ripresa dei negoziati tra la franco-tedesca Eads e l'inglese Bae Systems".

Per non essere tagliata fuori dal gioco delle alleanze Finmeccanica dovrebbe "aprire un tavolo con la parte tedesca-elettronica di Eads e operare un accordo strategico con la francese Thales creando nuove sinergie nel settore elettronico-sistemistico tra i più forti del mondo".

Ma non basta ,perché-si legge ancora nel papello- è necessario "recuperare il pieno controllo delle attività della Drs Technologies e reimpostare la strategia nei confronti del Dipartimento di Stato americano e da qui ripartire per un'alleanza con un forte soggetto Usa come potrebbe essere Boeing oppure Lockheed o Northrop Grumman",e
per far questo si rende necessario "riaprire un presidio aziendale a Washington per evitare che Finmeccanica sia tagliata fuori dai programmi futuri dell'Amministrazione Usa".

Il papello dedica l'ultimo capitolo alla riduzione del debito pari oggi a circa 4 miliardi e a questo proposito le opzioni possibili sembrano soltanto due: la prima è indicata nella cessione del 40% di Drs Technologies e di una quota minoritaria di Agusta Westland, mentre la seconda opzione passa attraverso un possibile aumento di capitale sul quale "risulta che alcune banche abbiano già analizzato e siano disponibili all'operazione".

È probabile che Pansa e i centurioni della comunicazione, primo fra tutti Marco Forlani che aspira in cuor suo a diventare direttore generale, stiano cercando di capire chi ha scritto le due paginette finite nelle mani di Saccomanni. Se il placido ministro vorrà tenerne conto allora dovrà aderire all'ipotesi che circola negli ambienti del Quirinale dove sembra che Napolitano caldeggi la divisione delle deleghe operative tra due amministratori delegati: Giuseppe Zampini e Alessandro Pansa.

A questo punto poco importa se il futuro presidente sarà un ex-ambasciatore con la moglie vispa, oppure un nome tirato fuori all'ultimo momento dal cilindro quirinalizio. L'unica cosa certa è che al Colle vogliono chiudere la partita per evitare che dopo i disastri dell'Ilva e la fuga all'estero di Marpionne, anche questo pezzo dell'industria italiana diventi un castello di sabbia.

L'intento e' nobile,ma secondo gli ultimi rumors la telenovela continua e l'Assemblea di mercoledi' potrebbe slittare alla fine di giugno.

 

 

3. AL BRUNETTA FURIBONDO BISOGNEREBBE RICORDARE L'ENCICLOPEDIA DI CAZZATE CHE HA PRONUNCIATO DAL 2008 IN AVANTI
C'è qualcosa di drammatico e patetico nell'intervista rilasciata ieri da Renatino Brunetta al "Corriere della Sera" in cui denuncia la ferocia che si è riversata su di lui per la sua statura.
Dopo l'aggressione verbale subita al comizio di Brescia, il figlio dell'ambulante veneto ha uno scatto di nervi diverso da quelli che negli ultimi cinque anni lo hanno distinto come il più irascibile dei politici italiani, e si chiede: "Perché tanta ferocia nei miei confronti? Per la mia altezza? Perché un nano osa pensare, osa parlare, osa far politica a tutto tondo e con grinta?"...basta!!! La sinistra è ossessionata da me, D'Alema mi ha chiamato energumeno tascabile, Furio Colombo mini-ministro..."e aggiunge gli epiteti che gli sono stati attribuiti da Gino Strada, Dario Fo e Francesco Merlo.

Poi ,dopo aver rivendicato i meriti acquisiti guadagnando "con studi e sudore la cattedra universitaria", ricorda la canzone di De Andrè ("un nano è una carogna di sicuro/perché ha il cuore troppo troppo vicino al buco del culo"), ma per tornare a De Andrè aggiunge con umiltà laica che nella natura umana c'è l'anima, l'intelligenza, lo spirito, la poesia, l'emozione, il sublime e "nessuno conosce la statura di dio".

Non si capisce la ragione di uno sfogo così violento e forse il napoleonico Brunetta invece di far vibrare a commozione, avrebbe potuto ricordare che in politica ci sono stati giganti come Amintore Fanfani e che l'epoca di Craxi, da lui vissuta, è stata piena di "nani e ballerine".

Al Brunetta furibondo bisognerebbe ricordare l'enciclopedia di cazzate che ha pronunciato dal 2008 in avanti quando si scagliò contro i fannulloni della pubblica amministrazione e dichiarò senza pudore (durante una puntata di Matrix a cura di Enrichetto Mentana) che voleva vincere il premio Nobel. ("poi ha prevalso il mio amore per la politica").

Oggi forse paga lo scotto di una loquacità irruenta e per certi versi scurrile. Così è stato a maggio 2009 quando attaccò i poliziotti panzoni e a settembre dello stesso anno, lui , uomo che si dichiara neokeynesiano e socialista riformista, disse alla sinistra ("per male o di merda"): "vada a morire ammazzata".

L'elenco potrebbe continuare all'infinito, ma oggi il figlio dell'ambulante veneto rifiuta di fare la parte del Balotelli e si sente un guerriero a difesa del Cavaliere impunito. L'unica persona che potrebbe placare la sua ira è la moglie Titti, una signora di alta statura e di splendide permanenti. Potrebbe farlo accarezzandogli la capigliatura magari nel salotto di casa e davanti alla televisione durante una puntata del serial americano "Il trono di spade" che sta riscuotendo molto successo in Italia anche se nessuno riesce a capire la trama.

È una saga interminabile dove si affrontano draghi, lupi, re e cavalieri. Il personaggio più divertente è un folletto impersonato con grande successo dall'attore americano Thayrion Lannister che ne combina di tutti i colori, ma è dotato di attributi virili stupefacenti. È alto 143 centimetri, la stessa altezza del figlio dell'ambulante veneto, e non ha mai pensato di diventare un premio Nobel.

4. LA VENDETTA DI LAPO SU MARPIONNE: I SUOI OCCHIALI SBARCANO IN BORSA
Avviso ai naviganti: "Si avvisano i signori naviganti che Lapo Elkann, il geniale 36enne fratello del presidente della Fiat, aspetta con ansia la giornata di mercoledì.
Quel giorno l'Assemblea della sua holding "Italia Independent Group" che produce occhiali da vista e da sole darà via libera alla quotazione in Borsa prevista per giugno. Con questa operazione Lapo vuole dimostrare di essere diventato grande agli occhi di Marpionne che lo ha sempre snobbato e della Sacra Famiglia degli Agnelli".

 

ALESSANDRO PANSAGIOVANNI CASTELLANETA E MOGLIE LILLA cantarella paoloZampini GiuseppeFINMECCANICA saccomanni malago foto mezzelani gmt giuseppe orsi DRS TECHNOLOGIESGIANNI DE GENNARO Brunetta Renato mo amintore fanfani 1964NAPOLITANO MARCHIONNE e LAPOLapo e John Elann con Sergio Marchionne a Ginevra lap03 lapo elkann occhiali lapresse

Ultimi Dagoreport

vladimir putin roberto vannacci matteo salvini

DAGOREPORT: ALLARME VANNACCI! SE L’AMBIZIONE DETERMINATISSIMA PORTASSE IL GENERALISSIMO A FAR SUO IL MALCONCIO CARROCCIO, PER SALVINI SAREBBE LA FINE - E IL "VANNACCISMO ALLA VODKA", CIOE' FILO-RUSSO, ALLARMA NON POCO ANCHE GIORGIA MELONI – CON LA CONQUISTA DI CIRCA UN TERZO DEL CONSENSO ALLE EUROPEE, VANNACCI POTREBBE FAR DIVENTARE LA "PREVALENZA DEL CREMLINO" GIA PRESENTE NELLA LEGA DI “SALVINOVSKIJ” DEFINITIVAMENTE DOMINANTE - L’EX PARÀ SI BAGNA PARLANDO DI PUTIN: “NEGLI ULTIMI VENT’ANNI, HA FATTO RIFIORIRE LA RUSSIA’’ - SE RIUSCISSE A ESPUGNARE LA LEGA, IL GENERALISSIMO CHE FARÀ? MOLLERÀ LA "CAMALEONTE DELLA SGARBATELLA", CHE ABBRACCIA ZELENSKY E ELOGIA GLI UCRAINI PER LA LORO “RESISTENZA EROICA”, DECISO A SFIDARE I FRATELLINI SMIDOLLATI D’ITALIA CHE HANNO MESSO IN SOFFITTA IL BUSTO DEL DUCE E I SILURI DELLA DECIMA MAS? - I VOTI DELLA LEGA SONO IMPRESCINDIBILI PER VINCERE LE POLITICHE DEL 2027, DOVE L’ARMATA BRANCA-MELONI DUELLERA' CON UN INEDITO CENTROSINISTRA UNITO NELLA LOTTA...

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO