CIUFF CIUFF BAU BAU - FINISCE L’ERA DELL’APARTHEID ANCHE PER I CANI: SUI TRENI AD ALTA VELOCITÀ, SIA ITALO CHE FRECCIAROSSA, È POSSIBILE TRASPORTARE I PROPRI CUCCIOLI - FINO A IERI FA ERA POSSIBILE SOLO SUI LENTISSIMI INTERCITY - MUGHINI: “COME AGLI EBREI PARIGINI CHE NEL 1942 I NAZI COSTRINGEVANO A VIAGGIARE SOLO NELL’ULTIMO VAGONE DELLA METRO”...

Giampiero Mughini per "Libero"

In ogni settore della vita l'Italia è un Paese che non ha l'eguale al mondo quanto a spread tra Retorica e Realtà. Per quel che è della vita dei nostri amici più fidati e più indispensabili, i cani, la conoscete benissimo la Retorica disseminata per ogni dove sul fatto che i cani non vanno abbandonati eccetera. Poi guardate alla realtà della loro condizione di ogni giorno, ed ecco che i nostri amici non possono entrare nella maggior parte dei ristoranti o dei negozi, che è arduo trovare una spiaggia dove loro possano stare con noi e magari farsi un tuffetto.

Per non parlare delle disposizioni barbariche in materia di cani che ti vuoi portare in treno per andare, che so?, da Roma o Milano. Sino a qualche settimana fa questa eventualità equivaleva a un supplizio, e per te per il tuo cane. Io e Michela (la mia compagna) lo avevamo sperimentato con Bibì, che è una setter inglese ma è come se fosse nostra figlia. Ebbene per andare da Roma a Milano o Bibì la portavamo in macchina o niente. O meglio una possibilità c'era: un vagone di seconda classe su un Intercity.

Niente di male per la seconda classe, ma un Intercity da Roma a Milano ci mette sei ore che diventano sette con il probabilissimo ritardo. Ebbene Michela s'è fatta una volta quelle sette ore con Bibì ai piedi, buonissima come al solito, che se n'è stata accucciata per sette ore felice comunque di avere a portata di muso Michela che per lei è una divinità. Sette ore inchiodata alla condanna di essere un cane che pesa più di dieci chili (i cani piccoli, quelli sì li potevi portare in treno se chiusi nella loro celletta).

Ebbene questa barbarie italiana è finita, sta finendo. Prima Trenitalia e adesso Italo ti permettono di viaggiare con il tuo cane accanto su un treno ad alta velocità che ci mette tre ore a collegare le due capitali. Ovviamente paghi un biglietto, tra la metà e il 30 per cento del costo normale. Da Italo hanno addirittura previsto di accogliere il cliente cane nel migliore dei modi. Di mettere a sua disposizione un tappetino e, mi immagino, una ciotola d'acqua. Ovvio che è piena responsabilità del padrone, munito di guinzaglio e di museruola, che il cane si comporti civilmente.

Per quel che è di Bibì so già quel che succederà: che alla fine del viaggio i miei vicini di posto saranno tristissimi di vederla andar via da quanto lei li ha sedotti, s'è messa pancia all'aria pur di avere carezze, li ha guardati con l'aria da Greta Garbo nella speranza di scroccare un qualche bocconcino: il fatto è che Bibì solo l'amore conosce della vita, darlo e prenderlo. Ebbene, per quel che è del viaggiare in treno sino a poche settimane fa a Bibì era riservato solo un Intercity di seconda classe.

Non faccio paragoni sacrileghi, ma non riesco a non pensare agli ebrei parigini che nel 1942 i nazi costringevano a viaggiare solo nell'ultimo vagone della metropolitana. Il fatto è che i cani sono trattati per molti aspetti come se fossero degli animali, e non degli esseri spesso più raffinati che non gli esseri umani. Da quando ho Bibì, io mi comporto al modo che sto per dire. Vado in un ristorante?

Non lo chiedo prima se accettano o no Bibì, arrivo con lei al guinzaglio. Se mi dicono che no, non c'è problema: vado a scegliermi un altro ristorante. In realtà non mi dicono mai di no, a denti stretti mi fanno entrare. Col risultato che alla fine della serata loro si sono innamorati di Bibì, mi supplicano di tornare al più presto, si intristiscono da morire se per caso torno senza di lei. Lo stesso vale per le case private.

Cerco di portarla nove volte su dieci. Non posso farlo da Oliviero Diliberto, perché lui ha un gatto che si annuncia rissoso e dunque meglio evitare. Da Marina e Carlo Ripa di Meana c'era il problema che Carlo è un po' reticente in fatto di cani che arrivano a casa loro e magari eccitano i loro di cani; dopo un paio di volte che ha constatato quanto Bibì sia deliziosa e in tutto misurata, anche lui la adora. Da Francesco De Gregori poi è un cinema. Loro hanno una cagnetta piccola e mobilissima, e poi c'è che da loro gli invitati a cena sono non meno di dieci-dodici.

Appena arrivo lascio libera Bibì che comincia a giocare con la loro cagnetta quattro volte più piccola di lei: la abbraccia, la mordicchia, la stende per terra con infinita tenerezza e cautela. Poi comincia a farsi il giro dei dieci-dodici commensali. Va a turno da ognuno di loro, appoggia il muso sulle loro gambe e li guarda con l'aria di dire che lei è appena uscita da un lager per cani dove da due mesi non le davano nulla da mangiare. Se funziona bene, altrimenti passa al commensale attiguo.

Mai mai mai una volta che Bibì non sia stata ineccepibile nei suoi rapporti con il prossimo, fosse a due o a quattro zampe. Già mi pregusto il cinema che farà sui treni ad alta velocità, il suo cercare di fare amicizia, il suo spacciarsi da diva, i suoi sguardi da escort. Sono sicuro che darà gioia a tutti, quanta ne dà a me ogni minuto della mia vita. Quasi quasi se prendo uno dei treni del mio amico Luca di Montezemolo e mi porto lei, mi faccio pagare per la delizia che ne verrà agli altri viaggiatori.

 

GIAMPIERO MUGHINI CON IL SUO CANE BIBI MAURO MORETTI CON UN CANE CIOTOLA E TAPPETINO NEL SACCHETTO MONOUSO FORNITI SUL TRENO ITALO PUBBLICITA ITALO NTV CON CANE E BAMBINAZen

Ultimi Dagoreport

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…