gianluca vacchi giorgia gabriele

I CONTI IN TASCA A GIANLUCA VACCHI - LUI I 10 MILIONI DA RESTITUIRE A BPM LI AVEVA ECCOME: ANZICHÉ VEDERSI PIGNORARE VILLE E YACHT, BASTAVA VENDERE SUL MERCATO UNA MANCIATA DI AZIONI DI IMA, L’AZIENDA GIOIELLO DI CUI È AZIONISTA (PER UN VALORE DI OLTRE 200 MILIONI) 

 

http://www.bergamonews.it/2017/08/12/vip-e-milionario-i-conti-in-tasca-a-gianluca-vacchi-poteva-saldare-quel-debito/262308/

 

La vicenda di Gianluca Vacchi, imprenditore e personaggio social, che non ha saldato un debito verso Banco Popolare Bpm di dieci milioni di euro e quindi ha subito un pignoramento di ville e yacht è ormai nota. Fabio Pavesi su Il Sole 24 Ore entra meglio nei dettagli e spiega le scatole cinesi delle società che fanno capo a Vacchi. 

 

Mirko Scarcella e VacchiMirko Scarcella e Vacchi

di Fabio Pavesi

Bastava poco, molto poco per uno come lui. Quel Gianluca Vacchi, lo spensierato cinquantenne re della bella vita, del vivere godereccio al motto di quell’Enjoy che l’ha reso celebre sul web. Bastava vendere sul mercato una manciata di azioni di Ima, l’azienda gioiello di cui, pur non avendo nessun ruolo operativo, è azionista (e non di poco conto) da sempre.

 

Bastava liquidare al prezzo di 82 euro (la quotazione di questi giorni) 122mila azioni per avere in tasca quei 10 milioni tondi tondi per onorare il proprio debito con il Banco Popolare Bpm, anziché vedersi pignorare ville e yacht. E divenire uno dei tanti creditori in sofferenza delle banche italiane. Ma non uno qualunque, uno che non ha risorse per estinguere i prestiti ricevuti. In fondo il passo per rientrare da quel prestito concesso nel 2008 e smesso di onorare nel 2015 non era uno sforzo sovraumano per il re dei balletti su Instagram.

VACCHIVACCHI

 

Vendute quelle 122mila azioni della Ima, gliene sarebbero rimaste a sufficienza per vivere alla grande. Già perché Gianluca Vacchi possiede una quota sostanziosa di quel gioiello di azienda redditizia che è la Ima di Bologna e che capitalizza in Borsa oggi 3,2 miliardi.

 

Il 57% dei 39 milioni di azioni della società di imballaggi fa capo alla Sofima la finanziaria che raggruppa la dinastia dei Vacchi. Ma ecco spuntare Gianluca: il 24% di Sofima è in mano a Cofiva sa una scatola lussemburghese di cui la Cofiva holding ha il 99%. E chi è il socio di controllo di Cofiva holding? Proprio il re del web con il 55% della quote.

Zucchi e Vacchi downloadZucchi e Vacchi download

 

A conti fatti in questa lunga cascata societaria che passa dal Granducato, a Gianluca Vacchi fanno capo oltre 2,5 milioni di azioni della Ima. Al prezzo di 82 euro toccati in questi giorni fanno mal contati ben 205 milioni di euro. È la ricchezza patrimoniale dovuta al solo fatto di essere azionista importante di una delle società più brillanti del panorama industriale italiano. Ecco perché suona quasi grottesco se non surreale arrivare a farsi pignorare beni per 10 milioni per prestiti non restituiti a fronte di quegli oltre 200 milioni di ricchezza finanziaria.

i meme sui debiti di gianluca vacchi  8i meme sui debiti di gianluca vacchi 8

 

Ma non c’è solo il patrimonio dato dalla continua ascesa di valore del titolo Ima ad aver reso spensierata la vita della star di Internet. Ogni anno la sua Cofiva holding incassa ricchi dividendi. Solo nel 2015 ne sono arrivati per 16 milioni, nel 2014 i proventi finanziari dalla quota in Ima sono stati 6 milioni.

i meme sui debiti di gianluca vacchi  9i meme sui debiti di gianluca vacchi 9

 

Eppure eccola lì la storia paradossale. Tanta ricchezza e debiti non onorati. Vacchi si difende in questa vicenda.L’aveva già annotato nel bilancio del 2015 della sua First Investment, la società che aveva contratto nel 2008 il prestito con l’allora Banco Popolare. Vacchi scrive nell’ultimo bilancio della sua First che il debito residuo verso il Banco ad agosto del 2016 ammontava a 8,5 milioni.

 

i meme sui debiti di gianluca vacchi  7i meme sui debiti di gianluca vacchi 7

Debito già scaduto nel 2012. Ma a fine dicembre del 2015 smette di pagare le rate dovute. Il motivo è che Vacchi denuncia e contesta le condizioni originarie del contratto e ne chiede la nullità. Insomma sporge reclamo, la banca intima il pagamento, Vacchi rifiuta e si rivolge all’Arbitro finanziario e infine al tribunale di Verona. Vacchi si sente defraudato dalle condizioni originarie del contratto. C’è da chiedersi come mai lo scopra così tardi. La banca non molla e arriviamo all’azione esecutiva messa in campo in questi giorni.

 

Si vedrà chi avrà ragione nella contesa in punta di diritto. Sta di fatto che nella galassia societaria messa in piedi da Gianluca Vacchi pare che l’unica certezza inossidabile sia proprio la Ima di Bologna. Che a più riprese ha sottolineato che Gianluca Vacchi non ha cariche operative in azienda, è solo un consigliere non esecutivo e un azionista quasi a rimarcare la distanza degli affari della Ima dalle prodezze sul web del cugino.

rocco siffredi enjoy stocazzorocco siffredi enjoy stocazzo

 

i meme sui debiti di gianluca vacchi  5i meme sui debiti di gianluca vacchi 5

Sono almeno 4 le società messe in campo dall’uomo dei balletti con migliaia di follower. Sotto la Cofiva che possiede il tesoretto dei titoli Ima ecco spuntare la Boato holding, la Lamp srl, La Gvlifestyle e appunto la First Investment, che tramite la Eleven possedeva una quota della Finanziaria del Vetro. Fatturati pochi, tanti rapporti incrociati di crediti e debiti tra la controllante e le partecipate del piccolo impero non sempre redditizio di Vacchi.

 

Nell’ultimo bilancio la Boato ha lasciato sul campo 2,8 milioni di perdite con un patrimonio netto di 5 milioni. E sempre nel 2015, ultimo bilancio, la First aveva dato in pegno tutte le azioni a fronte di quel mutuo pendente con il Banco Popolare alla fine non onorato. Sempre nel 2015 le partecipazioni sotto il cappello della Cofiva sono state svalutate per 30 milioni rispetto ai 40 milioni di valore di carico. Più di un problema per Vacchi. Sempre che nel 2016 la situazione sia migliorata. Lo si vedrà quando saranno disponibili i nuovi bilanci.

i meme sui debiti di gianluca vacchi  2i meme sui debiti di gianluca vacchi 2

 

Per ora il milionario Vip (grazie a Ima) pur tra i magri affari della sue varie iniziative imprenditoriali risulta essere uno degli insolventi del sistema bancario. Uno di quelli che hanno fatto esplodere i crediti malati nei bilanci bancari.Ma non uno qualunque. Lui i soldi da restituire li aveva eccome.

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?