donald trump criptovalute criptovaluta

OLTRE I DAZI C’È DI PIÙ! TRUMP HA UN’ALTRA ARMA PER FREGARE L’UE: LE “STABLECOIN” – LE CRIPTOVALUTE ANCORATE AL DOLLARO (TETHER E USD COIN) RISCHIANO DI ESSERE UNA FREGATURA PER L’AREA EURO: ESSENDO LEGATE ALL’ACQUISTO DI TREASURY BOND USA, FUNZIONANO DA SOSTEGNO INDIRETTO AL DOLLARO, E IN PROSPETTIVA POTREBBERO ANCHE ARRIVARE A SOSTITUIRE IL DENARO PUBBLICO - LA BCE È PREOCCUPATA E LAVORA ALL’EURO DIGITALE (MA QUANDO ARRIVERÀ, SARÀ COMUNQUE TROPPO TARDI)

Estratto dell’articolo di Fabrizio Goria per “La Stampa”

DONALD TRUMP - STABLECOIN

 

Un rischio in aumento. Le stablecoin denominate in dollari stanno assumendo una dimensione sistemica nei mercati finanziari globali, ponendo minacce crescenti sia per l'equilibrio internazionale dei capitali sia per la stabilità dell'eurozona.

 

Lo segnalano con forza la Banca dei regolamenti internazionali (Bri), la Banca centrale europea (Bce) e la Commissione Ue, mentre gli Stati Uniti si preparano a integrare questi strumenti digitali, criptovalute il cui valore è ancorato a un altro asset (come il dollaro Usa o i Treasury) nella propria architettura finanziaria con il Genius Act, atteso in approvazione entro metà luglio. Che potrebbe spingere questo settore, secondo il segretario del Tesoro Usa, fino a 3.700 miliardi di dollari di volume.

 

DONALD TRUMP - BITCOIN E CRIPTOVALUTE

L'ultimo rapporto della Bri di Basilea documenta come le principali stablecoin ancorate al dollaro – Tether (USDT) e USD Coin (USDC) – abbiano accumulato una quota incrementale di titoli del Tesoro statunitense a breve termine. Nel solo 2024, gli acquisti netti hanno sfiorato i 40 miliardi di dollari, una cifra paragonabile a quella dei maggiori fondi monetari Usa e superiore a quella di molti investitori sovrani, inclusa la Cina.

 

Il risultato è duplice: da un lato un sostegno indiretto al dollaro e alla finanza pubblica americana; dall'altro, una fonte di vulnerabilità crescente per le altre aree valutarie. In mezzo, la corretta trasmissione della politica monetaria della Bce, e quindi della stabilità dei prezzi nell'area euro.

 

[…]   Ma dietro la promessa di stabilità si nasconde una fragilità strutturale. Come evidenzia Basilea, un deflusso repentino dai principali stablecoin può generare vendite forzate di Treasury e amplificare la volatilità del debito pubblico americano.

 

STABLECOIN

Secondo le stime contenute nel paper "Stablecoins and Safe Asset Prices", un deflusso di 3,5 miliardi di dollari può aumentare i rendimenti dei Treasury a 3 mesi di 6-8 punti base, oggi intorno al 4,36%. L'effetto asimmetrico rispetto agli afflussi – che li abbassano di 2-3 punti – è segnale di un potenziale rischio sistemico.

 

[…] L'esposizione dell'eurozona ai rischi delle stablecoin è doppia: diretta, perché ne minacciano il sistema bancario; e indiretta, perché alterano l'equilibrio monetario globale a favore del dollaro.

 

Tether

In Europa, l'uso delle stablecoin è ancora limitato, ma in rapida crescita. Secondo l'ultimo Consumer Expectations Survey della Bce, circa il 10% delle famiglie nell'eurozona detiene crypto-asset, e il 14% è interessato a farlo.

 

La larga maggioranza di queste criptovalute, come nel caso di Bitcoin ed Ethereum, non è ancorata al dollaro, ma la diffusione delle stablecoin, che invece lo sono, è sempre più veloce.

 

PIERO CIPOLLONE

Questo processo può determinare una forma di "dollarizzazione digitale", con l'erosione progressiva del ruolo dell'euro nei pagamenti digitali e nel risparmio.

 

Il pericolo è evidente anche per Piero Cipollone, membro del Comitato esecutivo di Francoforte:

 

 

«Quando le transazioni vengono effettuate tramite stablecoin in dollari, le banche europee perdono commissioni, dati e depositi», ha affermato il mese scorso. «Se non interveniamo, la moneta digitale privata estera potrebbe occupare uno spazio che oggi appartiene al denaro pubblico».

 

Il timore espresso dall'Eurotower è che una diffusione incontrollata delle stablecoin denominate in valuta estera possa indebolire la capacità della Bce di mantenere la stabilità dei prezzi e trasmettere in modo efficace la politica monetaria attraverso il sistema bancario. […]

 

donald trump criptovalute

A rendere il quadro più complesso è l'emergere della Cina come potenziale protagonista nella riconfigurazione degli equilibri valutari.

 

Secondo analisi di mercato e fonti ufficiali, Pechino potrebbe ridurre gradualmente la propria esposizione ai Treasury americani e, in parallelo, utilizzare le riserve di dollari per acquistare stablecoin denominate in dollari o emesse in valute asiatiche, come lo yuan.

 

CHRISTINE LAGARDE - FOTO LAPRESSE

Un tale spostamento – per quanto parziale – avrebbe un doppio effetto: aumentare la domanda globale di stablecoin come forma di riserva liquida e creare un canale parallelo per i flussi di capitale transfrontalieri, bypassando le infrastrutture tradizionali e i controlli occidentali.

 

[…]  Il contesto internazionale potrebbe peggiorare. Negli Stati Uniti, il Congresso si avvia a promulgare il Genius Act, che legittimerà le stablecoin e ne favorirà l'integrazione nell'economia reale. La mossa è vista come un'opportunità per rafforzare l'autonomia finanziaria americana, ma suscita allarme in Europa.

 

donald trump criptovalute

«Il Genius Act rischia di riportarci all'era del free banking, quando ogni attore privato emetteva la propria moneta, con effetti destabilizzanti», ha scritto la Bri, con il capo economista Hyun-Song Shin. Come fu dopo l'Independence Day del 1776, in pratica.

 

Inoltre, la frammentazione normativa globale apre spazi per l'arbitraggio regolatorio.

L'alternativa europea Per contrastare questa dinamica, l'Unione europea ha varato il regolamento MiCA (Markets in Crypto-Assets), entrato in vigore nel 2024. Esso impone regole più severe agli emittenti, tra cui l'obbligo di detenere riserve bancarie e la possibilità per gli utenti di riscattare le stablecoin al valore nominale.

YUAN DIGITALE 5

 

Tuttavia, Bruxelles è consapevole che la sola regolamentazione non basta.

 

Per questa ragione, la Bce sta accelerando sul fronte dell'euro digitale, una forma pubblica e digitale della moneta unica che possa offrire un'alternativa legale e sovrana. «Ridurrà la nostra dipendenza da soluzioni estere e rafforzerà l'autonomia strategica dell'Europa», ha dichiarato Cipollone.

[…]

 

DONALD TRUMP - LE CRIPTOVALUTE E LE STABLECOIN - DATAROOM

La sfida è chiara, e rilevante dal punto di vista geopolitico: evitare che la moneta privata digitale diventi il veicolo dominante dei pagamenti internazionali.

 

Per l'eurozona, la posta in gioco è la sovranità monetaria, mentre per il resto del mondo è la tenuta del sistema bancario e l'equilibrio dell'ordine monetario globale.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?