patuano recchi

TIM BUM BAM! - I VERTICI TELECOM SPENGONO LE VOCI DI FUSIONE. RECCHI: ''SU ORANGE NON C'È NULLA, SONO STUPITO DALLE SPECULAZIONI'', CHE PROVENGONO DAL NUMERO UNO DI ORANGE - PATUANO: ''NESSUN ACCORDO TRA TIM BRASIL E OI''

Francesca Gerosa per www.milanofinanza.it

stephane richard stephane richard

 

Telecom Italia  getta acqua sul fuoco: su Orange  e Oi-Tim  Brasil solo speculazioni. Il presidente del colosso tlc, Giuseppe Recchi, ha smentito seccamente oggi le dichiarazioni fatte ieri dal numero uno di Orange , Stephane Richard, su un eventuale consolidamento europeo che potrebbe passare attraverso la compagnia telefonica italiana.

 

Stephane Richard - France Telecom - Copyright AFP - Franck FifeStéphane Richard - France Télécom - Copyright AFP - Franck Fife

Pur precisando che non ci sono attualmente negoziazioni in corso con Vivendi  e con Niel titolari del 21% del capitale di TI la prima e di opzioni pari al 15,1% del capitale la seconda, è evidente che Orange , sotto la guida del primo azionista, il governo francese, mira a un consolidamento interno.

 

Un consolidamento che porti allo stesso tempo a un rafforzamento industriale (semplificazione dell'arena competitiva) e dell'azionariato con l'ingresso di Bouygues, propedeutico a svolgere un ruolo attivo nel consolidamento europeo. E Telecom Italia  è vista fra i maggiori candidati per dimensione del target e capacità di dialogo con gli azionisti di riferimento, nonostante si neghi l'azione di concerto.

 

orange logoorange logo

Ma "su Orange  non c'è nulla e sono particolarmente stupito da queste speculazioni che apparentemente provengono da Orange ", ha chiarito Recchi, in occasione del lancio del nuovo brand unico Tim . Già lo scorso mese di dicembre erano circolate alcune voci secondo cui la società francese di telecomunicazioni avrebbe chiesto a due banche d'affari di studiare il dossier Telecom Italia  per un'eventuale acquisizione.

 

GIUSEPPE RECCHI MARCO PATUANOGIUSEPPE RECCHI MARCO PATUANO

"Noi siamo concentrati sul nostro piano industriale, tutto il resto sono invenzioni", ha aggiunto Recchi. Ma anche Oltreoceano non ci sarebbe nulla di concreto circa una possibile fusione tra Oi e Tim  Brasil entro la fine del mese: "non c'è nulla sul mio tavolo", ha precisato l'ad, Marco Patuano, spiegando che "il resto sono solo speculazioni".

 

Telecom Italia  al momento è impegnata altrove, punta a un piano industriale ambizioso per la banda larga con investimenti in Italia maggiori rispetto a quelli del piano industriale attuale. Quello nuovo sarà pronto il prossimo mese.

 

tim cambia logo marco patuanotim cambia logo marco patuano

"Il nostro piano è ambizioso. Sono anni che investiamo molto in Italia, continueremo a investire e lo sforzo sulla banda larga sarà un pochino superiore, questo grazie ad efficienze su altri aspetti", ha affermato Patuano. Gli obiettivi, pertanto, che Telecom Italia  si era data di una copertura del 75% della popolazione in fibra e del 95% in Lte al 2017, secondo l'ad, sono superati. "Punteremo a qualcosa di più ambizioso".

 

Oggi Telecom Italia  ha lanciato il nuovo brand unico Tim . Un nuovo simbolo semplice e moderno per dare all'azienda una nuova veste proiettata verso il futuro. Si tratta di un logo caratterizzato da un'icona rossa che rappresenta una T e il nome Tim  in bianco su fondo blu.

tim cambia logo tim cambia logo

 

"Oggi celebriamo una tappa importante del percorso di rinnovamento della nostra identità aziendale", ha sottolineato ancora Patuano, ricordando che il gruppo ha deciso da tempo di far convergere tutte le offerte commerciali dei segmenti di mercato verso Tim  con una brand experience capace di unire la "solidità e la grandezza di Telecom Italia  alla personalità innovativa di Tim ".

 

Per Patuano oggi con il nuovo logo si segna anche "un importante cambiamento nella definizione del nostro ruolo da puro operatore telefonico a player industriale e tecnologico in grado di offrire prodotti e servizi innovativi mediante lo sviluppo di piattaforme abilitanti". Il nuovo marchio identificherà il gruppo presente in Italia con 30 milioni di linee mobili e 12 milioni di collegamenti alla rete fissa, e in Brasile con oltre 72,6 milioni di clienti.

tim cambia logo giuseppe recchitim cambia logo giuseppe recchi

 

Parte integrante del progetto di evoluzione del marchio Tim  sarà la nuova sede centrale della società che sorgerà a Roma dal recupero delle torri realizzate nel quartiere dell'Eur. Si tratta di un importante progetto di risanamento del complesso edilizio. Patuano ha quindi annunciato che la società investirà circa 400 milioni di euro in progetti immobiliari nei prossimi due-tre anni, in 10 città tra le quali figurano Milano, Torino, Firenze, Bologna, Roma, Palermo e Padova. Mentre la nuova sede del gruppo Telecom Italia  sarà pronta tra fine 2016 e inizio 2017.

 

xavier  niel  xavier niel

A Piazza Affari al momento il titolo Telecom Italia  guadagna l'1,58% a 1,094 euro. D'altra parte le dichiarazioni di ieri del ceo di Orange  per gli analisti di Equita non possono che confermare l'appeal speculativo su TI con una possibile evoluzione definitiva in un orizzonte temporale abbastanza ravvicinato (alcuni trimestri).

 

"Se la destinazione segnata per Telecom Italia  fosse una fusione con Orange  potrebbe essere anticipata da una operazione di semplificazione del capitale: conversione delle azioni di risparmio nel medio periodo. L'appeal speculativo è accompagnato da fondamentali in miglioramento", dichirano gli analisti della sim che quindi sul titolo mantengono il rating buy e il target price a 1,33 euro.

Ultimi Dagoreport

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - OGGI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE…

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?