
IN TEMPO DI CRISI LA SOLUZIONE È SEMPRE IL CARO E VECCHIO CONTANTE – LA BCE, IN UN ARTICOLO DEL SUO BOLLETTINO ECONOMICO, INVITA A CONSERVARE SEMPRE IN CASA UNA SOMMA DI CONTANTI “SUFFICIENTE A COPRIRE I BISOGNI ESSENZIALI PER CIRCA 72 ORE”, OVVERO TRA I 70 E I 100 EURO PER OGNI MEMBRO DELLA FAMIGLIA – LA BANCA CENTRALE EUROPEA DEFINISCE LE BANCONOTE “UNA COMPONENTE ESSENZIALE DELLA PREPARAZIONE NAZIONALE ALLE CRISI” – LA RACCOMANDAZIONE ERA STATA GIÀ DIFFUSA DAI GOVERNI DI AUSTRIA, OLANDA E FINLANDIA...
Estratto dell’articolo di Isabella Bufacchi per “Il Sole 24 Ore”
CHRISTINE LAGARDE - BANCONOTA DA 20 EURO
Le caratteristiche uniche del contante – tangibile, resistente, utilizzabile offline, sempre accettato e bene rifugio – «diventano fondamentali durante le crisi e possono servire per prepararsi alle crisi».
L’euro in cash ha già svolto un ruolo chiave durante la pandemia Covid-19, l’invasione della Russia in Ucraina, la crisi del debito in Grecia e il blackout iberico lo scorso aprile: in tutte queste grandi crisi la richiesta di contanti è schizzata alle stelle.
[...] per prepararsi alle crisi future, le banche centrali, i ministeri delle finanze e le agenzie di protezione civile di alcuni Paesi europei stanno iniziando a raccomandare alle famiglie di mantenere una riserva di contanti in casa, sufficiente per diversi giorni per gli acquisti essenziali e per far fronte a eventi improvvisi e inaspettati.
Olanda, Finlandia e Austria lo fanno già. E a ragione. E’ quanto si legge in un’anticipazione pubblicata ieri di un articolo del bollettino economico della Bce dall’eloquente titolo “Keep Calm and Carry Cash”, che richiama il famoso slogan Keep Calm and Carry On (mantieni la calma e vai avanti) del Ministero dell’Informazione inglese preparato nel 1939, prima dello scoppio della seconda guerra mondiale, per infondere fiducia e coraggio ai cittadini.
CHRISTINE LAGARDE - FOTO LAPRESSE 1
Le autorità olandesi, austriache e finlandesi sono citate nello studio in quanto raccomandano ai cittadini di «tenere a disposizione importi tra 70 e 100 euro per ogni membro della famiglia o sufficienti a coprire le necessità essenziali per circa 72 ore». La Finlandia sta valutando l’introduzione di bancomat “a prova di interruzione” per garantire l’accesso in caso di blackout.
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Il contante in effetti è essenziale nelle crisi. Gli economisti Francesca Faella e Alejandro Zamora-Pérez, autori dello studio, arrivano alla conclusione che in tempi di emergenze il cash ricopre un ruolo oltre il pagamento: per questo va garantito e facilitato l’accesso al cash, nel giorno per giorno ma soprattutto durante le crisi.
Nelle emergenze, «il fascino del denaro contante è amplificato dalla sua natura tangibile, che offre conforto e controllo», è sinonimo di valore, immediatezza e privacy. In un contesto di elevata instabilità, il cash offre sicurezza a chi è avverso al rischio. Il possesso di contante «genera un beneficio sociale, un’esternalità positiva».
L’importanza del contante nelle crisi emerge nel tipo di domanda in relazione alle diverse categorie di shock (sanitario, militare, finanziario e infrastrutturale) e a diversi ambiti geografici (area dell’euro, regionale e nazionale) nell’analisi: la pandemia COVID-19, l’invasione russa dell’Ucraina, il blackout iberico dell’aprile 2025 e la crisi del debito sovrano in Grecia. «La pandemia evidenziato un accumulo precauzionale di contante dovuto all’incertezza prolungata durante un’emergenza sanitaria.
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L’invasione ingiustificata dell’Ucraina da parte della Russia mostra un rapido aumento della domanda di cash localizzata nelle zone vicine al conflitto. Il blackout iberico mette in evidenza il contante come metodo di pagamento indispensabile in caso di guasti alle infrastrutture digitali e anche come strumento per rassicurare l’opinione pubblica.
La crisi del debito sovrano della Grecia ha visto ricorrenti picchi di domanda durante le turbolenze finanziarie e le tensioni politiche», si legge nell’anticipazione del bollettino.