gedi stardust

LE NUOVE GENERAZIONI NON LEGGONO I GIORNALI? ALLORA MEGLIO PUNTARE TUTTO SUI SOCIAL - CON L'ACQUISIZIONE DEL 30% DI "STARDUST", IL GRUPPO GEDI VUOLE ATTIRARE L'ATTENZIONE DEI GIOVANISSIMI, CHE TRASCORRONO POCO MENO DI 3 ORE AL GIORNO SULLE DIVERSE PIATTAFORME ONLINE - “IL GIORNALE”: “NON È SOLO UNA QUESTIONE ECONOMICA E FINANZIARIA. E NON È NEPPURE SOLO UNA MOSSA EDITORIALE. IN UN PAESE DOVE..."

1 - LA FORZA «POLITICA» DI FERRAGNI & C.

Francesco Maria Del Vigo per “il Giornale”

 

FEDEZ E CHIARA FERRAGNI

L'acquisizione da parte di Gedi del 30 per cento di Stardust, un grande serbatoio di talenti digitali, non è solo una questione economica e finanziaria. E non è neppure solo una mossa editoriale. Quello degli influencer è un tesoretto che vale milioni di visualizzazioni, per l'esattezza i 500 creatori di Stardust producono 1.200 contenuti originali al giorno, raccogliendo più di 150 milioni di visualizzazioni.

 

Una platea enorme che fa impallidire quella della tradizionalissima televisione. Ed è proprio questo il punto. I social media e, di conseguenza, gli influencer hanno una potenza comunicativa enorme e sempre più spesso ingaggiano battaglie politiche e sociali. E, da questo punto di vista, l'Italia è all'avanguardia.

GIUSEPPE CONTE BEPPE GRILLO

 

Un laboratorio, nel bene e nel male. Capite bene che, in un Paese dove un movimento politico fondato sul web da un comico ha vinto le elezioni ed espresso un presidente del Consiglio, l'ipotesi che - giusto per fare due nomi - Chiara Ferragni e il di lei consorte decidano di capitalizzare politicamente il loro patrimonio di popolarità, non è del tutto improbabile.

 

D'altronde a loro modo - pensiamo alle battaglie per la comunità Lgbt e per i diritti civili - stanno già facendo politica. Facciamo qualche numero, giusto per dare le proporzioni del fenomeno, la sopraccitata regina delle influencer di moda (ma non solo) su Instagram ha un seguito di 27,4 milioni di persone. Giuseppe Conte, ex presidente del Consiglio, ne ha 1,8 milioni. Matteo Salvini 2,2 milioni. Giorgia Meloni si ferma a 985mila.

CHIARA FERRAGNI IN VERSIONE VENERE DI BOTTICELLI

 

In confronto sono briciole anche perché, per evidenti motivi, quello della Ferragni è un pubblico internazionale. Uscendo fuori dai confini italiani: Emmanuel Macron raccoglie 3 milioni di seguaci e Boris Johnson lambisce i due milioni. Un ultimo esempio: Papa Francesco ha 8,9 milioni di seguaci, Khaby Lame 78,5. È ovvio: i follower non sono voti ed è sbagliato confondere i due piani. Ma in un Paese dove i politici vogliono fare le star del web e dove i divi dei social fanno un attivismo sempre più politicizzato, quella del «partito degli influencer» è un'ipotesi tutt' altro che improbabile.

 

 

2 - GLI AGNELLI PUNTANO SUGLI INFLUENCER

Gian Maria De Francesco per “il Giornale”

 

Abitare la trasformazione digitale dell'informazione. Una frontiera nella quale gli influencer non sono solo il messaggio ma anche il mezzo. È questa la scelta annunciata ieri dal gruppo Gedi (editore di Repubblica, Stampa e Secolo XIX), controllata interamente dalla Exor, cassaforte della famiglia Agnelli presieduta da John Elkann (nel tondo).

GEDI STARDUST

 

Nel dettaglio, Gedi ha acquisito il 30% dell'agenzia digitale Stardust sia dai soci che attraverso un aumento di capitale riservato. Alla fine di questo round i soci fondatori (il presidente Simone Giacomini, il Ceo Antonino Maira, Fabrizio Ferraguzzo, Alan Tonetti e Ettore Dore) deterranno il 57,5%, gli Agnelli il 30%, il venture capital Alchimia il 17,5% e il fondo Falcon il 5 per cento.

 

STARDUST

Il gruppo torinese non ha reso nota la spesa, ma l'investimento complessivo potrebbe avvicinare (se non superare) la decina di milioni di euro. Stardust ha fatturato circa 10 milioni l'anno scorso, con un margine al 15% del fatturato. Quest' anno i ricavi veleggiano verso il raddoppio. Gedi potrà incrementare la propria partecipazione fino a raggiungere una quota ricompresa tra il 60 e il 100% nel periodo 2023-2025. Nell'orizzonte di piano sono previsti meccanismi di remunerazione dei fondatori in caso di cessione e/o di diluizione con un aumento di capitale.

 

gruppo editoriale gedi

Queste cifre derivano, a loro volta, da altre. Stardust produce oggi circa 1.200 contenuti originali al giorno, e attrae oltre 500 creativi, influencer e ambassador (personaggi che si legano a un marchio o a una campagna istituzionale; ndr) la cui attività genera oltre 15 miliardi di visualizzazioni all'anno e 20 milioni di interazioni al mese. L'agenzia nel solo 2021 ha gestito circa 300 campagne social per 70 marchi.

 

stardust house

La peculiarità? L'aver creato un atelier «Stardust House», una villa a Milano che funziona da campo scuola per i giovani influencer che possono scambiarsi opinioni, idee ed esercitarsi sulle proprie abilità: musica, danza, recitazione e montaggio video. I giovani talenti Stardust come Samara Tramontano, Andrea Fratino, Giorgia Yin e George Ciupilan sono già molto noti ai giovanissimi e vantano milioni di follower su Instagram e TikTok. Tutto questo spiega perché Gedi abbia scommesso per prima su questo «incubatore» di personaggi del futuro.

 

stardust house

«Con Stardust la nostra strategia digitale compie un passo in avanti perché ci permette di distribuire a nuove audience i nostri contenuti e di approfondire le dinamiche di comunità digitali finora non raggiunte dalla nostra offerta», ha spiegato l'amministratore delegato di Gedi, Maurizio Scanavino. Oltre il 70% degli italiani utilizza oggi i social media e il loro numero è in costante crescita.

 

 

SEDE GRUPPO GEDI

I Millennials (nati tra 1980 e il 1994) e la Generazione Z (nati dal 1995 al 2010) trascorrono, infatti, poco meno di 3 ore al giorno sulle diverse piattaforme. Rinunciare ai social e agli influencer significa rinunciare al principale veicolo informativo di questa fascia di consumatori. La recente cessione dell'Espresso da parte di Gedi si spiega anche con la volontà di puntare al target giovane.

 

Un mercato ben noto al fondatore Stardust, Simone Giacomini. «Viviamo in un contesto in cui oggi le persone sono diventate un media potente in grado di influenzare i consumi e i comportamenti di un vasto pubblico connesso digitalmente», ha spiegato. Sì, le persone sono il mezzo e il messaggio.

Articoli correlati

IL GRUPPO GEDI ACQUISTA IL 30% DI STARDUST, SOCIETA\' SPECIALIZZATA NELLA PRODUZIONE E...

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)