
“L’EUROPA DEVE IMPARARE A VIVERE SENZA GLI USA” – IL PREMIO NOBEL PER L'ECONOMIA, JOSEPH STIGLITZ, INVITA CALDAMENTE I LEADER EUROPEI A SVEGLIARSI E ARMARSI: “LA STRADA PER UNA SOVRANITÀ ECONOMICA E POLITICA PASSA PER GLI INVESTIMENTI NELLA DIFESA” – LA BORDATA A URSULA VON DER LEYEN: “CON TRUMP NON SI PUÒ CAPITOLARE. CHI HA RESISTITO, COME LA CINA, HA VISTO IL TYCOON FARE MARCIA INDIETRO. CHI HA CEDUTO, COME HA FATTO L'EUROPA SUI DAZI, DOPO POCHI GIORNI SI È TROVATO DI FRONTE A NUOVE PRETESE. BISOGNA SEMPRE RICORDARE CHE UN ACCORDO CON TRUMP NON VALE LA CARTA SU CUI È SCRITTO: IL SUO È UN MONDO DI FATTO È SENZA LEGGE. TRUMP È IL CAOS...”
Estratto dell’articolo di Francesco Manacorda per “la Repubblica”
«L'Europa deve imparare a vivere senza gli Stati Uniti, o almeno a fare sempre meno affidamento su Washington. È la sola strada perché conquisti una vera sovranità economica e politica. Ed è una strada che passa anche da maggiori investimenti sulla difesa».
Joseph Stiglitz, premio Nobel per l'Economia, non usa giri di parole al Forum Teha di Cernobbio. E a fronte delle preoccupazioni di Sergio Mattarella sul ruolo attuale degli Usa e delle Big Tech propone soluzioni drastiche, anche se assai difficili. Del resto, sostiene, «Trump è il caos».
Professor Stiglitz, come si resiste alla nuova amministrazione Usa?
URSULA VON DER LEYEN DONALD TRUMP - ANDREA CALOGERO PER LA STAMPA
«La lezione è chiara: non si può capitolare. Chi ha resistito, come la Cina, ha visto Trump fare marcia indietro. Chi ha ceduto, come ha fatto l'Europa sui dazi, dopo pochi giorni si è trovato di fronte a nuove pretese; ad esempio l'abolizione delle tasse digitali.
Bisogna sempre ricordare che un accordo con Trump non vale la carta su cui è scritto: il suo è un mondo di fatto è senza legge, difficile da comprendere per chi è abituato allo stato di diritto».
Ma chi possono essere gli alleati dell'Europa in questo scenario?
«Trump è riuscito ad alienarsi quasi tutti e quindi, in un certo senso, ogni paese può diventare un alleato commerciale. Penso però soprattutto all'iniziativa "Democrazie per sempre" in America Latina, promossa anche dalla Spagna. Quelli sono partner naturali, perché condividono valori di democrazia e diritti umani. Con la Cina si può avere un rapporto commerciale, ma non certo un'alleanza politica».
Ursula von der leyen e donald trump a Turnberry in Scozia - foto lapresse
Pensare a un'apertura commerciale alla Cina evoca subito scenari di invasione sui nostri mercati.
«Certo, perché non è più la Cina della manodopera a basso costo.
Oggi conta più ingegneri di qualsiasi altro Paese e ha un mercato interno enorme.
Esporta auto elettriche e tecnologia non solo grazie ai sussidi, ma grazie alla combinazione di domanda interna e capitale umano. L'Europa deve aggiornare la sua visione: Pechino non è più una fabbrica di prodotti a basso prezzo, ma un forte concorrente tecnologico».
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vladimir putin donald trump anchorage alaska 2 foto lapresse
Lei parla di sovranità economica europea da riconquistare: cosa significa?
«Significa smettere di farsi dettare le politiche economiche dagli Stati Uniti. Questo comporta inevitabilmente una revisione dei rapporti commerciali, delle esportazioni e delle importazioni.
L'obiettivo deve essere un'Europa meno dipendente dagli Usa».
Ma è una dipendenza che nasce prima di tutto da questioni strategiche e militari…
«E infatti, allo stesso modo, sul piano militare non potete più contare sulla protezione americana: serve una capacità industriale e di difesa autonoma. La guerra in Ucraina ha reso tutto più urgente.
L'accordo difensivo con Washington non è mai stato realmente tale. Trump non si muove per Kiev, ma intanto permette che l'Europa spenda miliardi per comprare armi americane. E la sua minaccia è di interrompere questo commercio lucroso per gli Usa».
Come valuta lo stato dell'economia americana?
«Non così solido come appare. Negli ultimi tre mesi le nuove assunzioni sono state nulle. Un'economia sana dovrebbe creare 150-200 mila posti di lavoro al mese. La verità è che l'immigrazione, da sempre un motore, oggi è bloccata: molti immigrati hanno paura perfino di uscire di casa».
Chi saranno i vincitori dell'era Trump, al termine del mandato?
IL SIGNOR QUINDICIPERCENTO - DONALD TRUMP E URSULA VON DER LEYEN - MEME BY EMILIANO CARLI
«Paradossalmente l'Europa, se saprà cogliere l'occasione.
Puntando sulla difesa, sugli investimenti tecnologici, su una maggiore coesione, può rafforzare la propria economia mentre cala la fiducia negli Stati Uniti. La stabilità del vostro continente, rispetto al caos americano, diventa un vantaggio competitivo anche per attirare investimenti».