L’INSTABILITÀ POLITICA DEPRIME LA BORSA DI MILANO: -0,9% - MA LO SPREAD SCENDE A 323 - FIAT LICENZIA 1.500 DIPENDENTI IN POLONIA - GAMBERALE CONTRATTACCA E FA ESPOSTO ALLA CONSOB: “ABBIAMO FAVORITO L’IPO” - CIMBRI: “DECIDEREMO SULLA PARTECIPAZIONE ALL’AUMENTO RCS DOPO IL PIANO INDUSTRIALE” - DE AGOSTINI NON VUOLE LA QUOTA GENERALI DI BANKITALIA: “MEGLIO SUL MERCATO” - GIORNALI STRANIERI A LUTTO PER IL DECLINO DI MONTI: “DIFFICILE MA DOVREMO IMPARARE A VIVERE SENZA DI LUI”…

1 - BORSA: EUROPA CHIUDE POCO MOSSA MA SCENARI DI CRISI PESANO SU MILANO
Radiocor - Le Borse europee chiudono la settimana poco mosse mentre i timori su una possibile crisi di governo in arrivo penalizzano Piazza Affari. Il listino milanese e' la maglia nera del vecchio continente: il Ftse Mib ha lasciato sul terreno lo 0,86%. In rosso le banche, con lo spread che resta oltre i 325 punti base e Saipem, ancora penalizzata dal ribaltone ai vertici legato allo scandalo Algeria.

La nuova discesa in campo di Silvio Berlusconi non sembra scaldare Mediaset, peraltro colpita dai realizzi dopo alcune giornate positive. Corre invece Impregilo, premiata all'indomani della presentazione del nuovo piano industriale. Sul mercato dei cambi, euro ancora in calo a 1,2948 dollari (1,2970 ieri) e 106,61 yen (106,74), mentre il dollaro/yen e' a 82,34 (82,37). Appena sotto la parita' il prezzo del petrolio: il future gennaio sul wti segna -0,13% a 86,15 dollari al barile.

2 - SPREAD BTP-BUND CHIUDE A 323 PUNTI
(ANSA) - Lo spread tra Btp e Bund chiude a 323 punti base dopo aver sfiorato stamani i 336. Il rendimento del Btp a 10 anni è in calo al 4,52%.

3 - GENERALI: DE AGOSTINI, MEGLIO SU MERCATO QUOTA DI BANKITALIA
Radiocor - 'Siamo preoccupati per il potenziale danno all'immagine di indipendenza delle Generali, soprattutto sui mercati internazionali che faticherebbero a comprendere una soluzione di questo tipo, leggendoci il rischio di un intervento della politica'. Questo il commento di un portavoce del gruppo De Agostini, azionista delle Generali con il 2,43%, in merito alle indiscrezioni di stampa secondo cui il 4,5% di Generali in mano a Bankitalia potrebbe essere dirottato verso il Fondo Strategico della Cdp. 'Una vendita sul mercato sarebbe certamente piu' apprezzata', sottolinea il portavoce.

4 - SEA: F2I CONTRATTACCA E FA ESPOSTO A CONSOB, ABBIAMO FAVORITO IPO
Radiocor - F2i ha presentato oggi un esposto alla Consob 'volto a ricostruire gli eventi relativi al processo di quotazione di Sea'. Lo riferisce un comunicato del fondo che sottolinea come il documento offra una 'ricostruzione basata su un'analitica e rigorosa documentazione, atta ad evidenziare la costante collaborazione offerta da F2i, sia verso il Comune di Milano che verso la Societa', al progetto di quotazione in Borsa'.

'Dalla stessa documentazione - si aggiunge - emerge chiaramente che F2i, al contrario di quanto mediaticamente emerso, ha favorito la quotazione, pur nel rispetto del proprio ruolo di importante azionista della Sea', in primis dando il proprio voto favorevole alla quotazione nell'assemblea societaria del 10 ottobre scorso. Inoltre, secondo F2i 'risulta del tutto pretestuosa, immotivata ed intempestiva l'iniziativa, presa dalla Sea il 27 novembre scorso, di comunicare al mercato, immediatamente dopo il suddetto scambio di lettere, con una integrazione al prospetto info rmativo, una presunta ed inesistente conflittualita' in atto tra i soci'.

5 - RCS: CIMBRI, DECIDEREMO SU AUMENTO IN BASE AL PIANO
(ANSA) - Fondiaria Sai deciderà sulla partecipazione al possibile aumento di capitale di Rcs sulla base del piano industriale. Lo ha detto l'ad Carlo Cimbri interpellato al riguardo a margine di un convegno a Parigi. "Quando sarà definito il piano industriale e le necessità di capitale valuteremo in rapporto alle prospettive" se partecipare all'aumento di capitale, ha detto, "per tutelare al meglio il nostro investimento".

6 - FIAT:MERCATO NEGATIVO, TAGLIA 1.500 PERSONE IN POLONIA
(ANSA) - Fiat Auto Poland, divisione polacca della casa torinese, prevede una "eccedenza di circa 1.500 persone" nello stabilimento di Tychy. L'annuncio nel corso di un incontro, oggi a Bielsko Biala, tra Fiat Auto Poland e le Organizzazioni sindacali alla luce "dell'andamento dei mercati" e delle "previsioni negative per il futuro".

"Fiat Auto Poland - si legge in una nota - ha espresso alle Organizzazioni sindacali la volontà di iniziare immediatamente una trattativa per trovare soluzioni compatibili per la gestione delle eccedenze". Nel frattempo ha già avviato "la procedura di legge per la riduzione colletiva di personale". Il taglio è reso necessario "dal forte calo dei volumi produttivi". Quest'anno, infatti, "la produzione non raggiungerà le 350 mila vetture rispetto alle oltre 600 mila del 2009 e, per il 2013, in base alle prospettive della domanda di mercato - prosegue la nota - viene stimata una produzione inferiore a 300 mila vetture" Di qui appunto, secondo Fiat Auto Poland, la necessità di modificare l'organizzazione dello stabilimento, "passando da tre a due turni lavorativi". E di "rivedere la struttura commerciale che sarà adattata allo scenario attuale".

7 - FT; DIFFICILE MA IMPARARE A VIVERE SENZA MONTI
(ANSA) - In grande evidenza sulla stampa economico-finanziaria internazionale la crisi di governo che si sta consumando in queste ore in Italia. Per il britannico Financial Times "la dimostrazione di potere da parte di Berlusconi fa salire la tensione su Monti", mentre per il Wall Street Journal "il boicottaggio del partito di Berlusconi fa sobbalzare il governo italiano". Ed entrambi i quotidiano sottolineano che l'azione dei deputati del Pdl ha "innervosito i mercati" facendo impennare lo spread. Sempre dalle pagine dell'Ft, Bill Emmott in un editoriale invita gli investitori ad "imparare a vivere senza Monti".

Sarà una grande "responsabilità" sostituire un uomo riconosciuto come un "salvatore" dalla comunità internazionale, scrive Emmott, e molto probabilmente a "prenderne il posto non sarà Berlusconi, anche se ha annunciato un ennesimo ritorno, ma l'ex comunista Pier Luigi Bersani". Tuttavia il leader del Pd è "molto lontano dall'incarnare il comunista" classico nello stesso modo in cui "Berlusconi possa essere preso come un modello di rettitudine".

Una "vittoria netta di Bersani è un requisito necessario per fare le riforme", aggiunge l'autore ma "gli investitori si chiederanno se ciò sarà sufficiente per affrontare i problemi cronici dell'Italia". Emmont spiega che il record di Bersani come ministro dello sviluppo economico nel governo Prodi del 2006-2008 è "moderatamente promettente". Ma le riforme liberali da fare oggi devono essere "molto più ampie" e per raggiungere l'obiettivo Bersani "dovrà uccidere molte mucche sacre della sinistra".

La malattia cronica dell'Italia, sottolinea l'autore, "é stata alimentata dalla distruzione della meritocrazia nelle università e nel settore pubblico da parte della sinistra, dal suo rifiuto di contemplare il modello scandinavo per riformare il mercato del lavoro" ed essere sempre "sospettosa del capitalismo", sospetto incarnato recentemente dalla "demonizzazione di Sergio Marchionne". Per l'autore "la grande sfida" di Bersani "é cambiare tutto questo".

 

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