
L’ITALIA È L'ELDORADO DEI “MIGRANTI DI LUSSO”. E PARIGI ROSICA – I NUMERI DIETRO L’ACCUSA DI “DUMPING FISCALE” DA PARTE DEL PREMIER FRANCESE BAYROU: QUEST’ANNO IL NOSTRO PAESE ACCOGLIERA’ 3.600 NUOVI MILIONARI STRANIERI, GRAZIE ALLA “FLAT TAX” INTRODOTTA NEL 2017 DA RENZI E POI RITOCCATA AL RIALZO DA MELONI, CHE PERMETTE DI PAGARE UNA TASSA FORFETTARIA DI 200 MILA EURO L'ANNO (PRIMA ERA 100 MILA) SUI REDDITI PRODOTTI ALL'ESTERO – MENTRE DALLA FRANCIA DOVREBBERO SCAPPARE CIRCA 800 MILIONARI ENTRO LA FINE DEL 2025 – ROMA HA ANCHE IL VANTAGGIO DI OFFRIRE ALIQUOTE DI SUCCESSIONE MOLTO PIÙ BASSE DI TANTE ALTRE NAZIONI…
Estratto dell’articolo di Claudia Luise per “La Stampa”
FLAT TAX PER I RICCHI STRANIERI
Gli ultimi due casi riguardano banchieri svizzeri che hanno preferito trasferirsi in Italia: Renaud de Planta, membro del consiglio di amministrazione di Pictet, e Bertrand Demole, anch'egli ex socio della banca, hanno lasciato Ginevra attratti dal regime fiscale agevolato che sta portando nel nostro Paese sempre più milionari stranieri.
[…] Ma non sono i soli. Tra gli arrivi degli ultimi tempi, ci sono Elio Leoni-Sceti (ex ceo di Emi Music), Bart Becht (ex ceo di Reckitt Benckiser), il magnate brasiliano Fersen Lambranho e Richard Gnodde, veterano di Goldman Sachs.
[…] Guardando a ritroso nel tempo, un altro caso è quello Nassef Sawiris, co-proprietario dell'Aston Villa. E, tra i personaggi famosi c'è il pilota di Formula 1 Lewis Hamilton, che ha acquistato una villa a Milano.
Secondo il Henley Private Wealth Migration Report 2025, l'Italia potrebbe accogliere circa 3.600 nuovi milionari entro l'anno. In totale, si prevede che quest'anno trasferiranno la loro residenza ben 142.000 milionari, un numero record, e che il Regno Unito registrerà il più grande deflusso netto di individui ad alto patrimonio dagli ultimi 10 anni: lasceranno la nazione ben 16.500 milionari nel 2025, più del doppio dei 7.800 deflussi previsti dalla Cina [...]
MILIONARI - RESIDENZA FISCALE - FLAT TAX PER RICCHI - LA STAMPA
Gli Emirati Arabi Uniti mantengono il primato di principale nazione attrattiva per la ricchezza mondiale, con un afflusso record di oltre 9.800 ricchi, oltre 2.000 in più rispetto agli Stati Uniti, al secondo posto.
«Il 2025 segna un momento cruciale. Per la prima volta in un decennio di monitoraggio, un Paese europeo è in testa al mondo per flussi di milionari in uscita. Non si tratta solo di modifiche al regime fiscale. Riflette una percezione sempre più diffusa che maggiori opportunità, libertà e stabilità si trovino altrove» sottolinea Juerg Steffen, ad di Henley & Partners.
Il Regno Unito non è il solo Stato a dover affrontare queste difficoltà. Per la prima volta, si prevede che Francia, Spagna e Germania registreranno perdite rispettivamente di 800, 500 e 400 milionari. I principali beneficiari di questa tendenza sono proprio Italia, Portogallo e Grecia che dovrebbero vedere afflussi di 3.600, 1.400 e 1.200 persone.
Le ragioni che spingono verso l'Italia sono chiare. Negli ultimi anni, la cosiddetta "flat tax" introdotta per la prima volta nel 2017 e poi ritoccata l'anno scorso al rialzo, ha convinto molti milionari stranieri a trasferirsi nel nostro Paese.
In sostanza, chi decide di stabilirvi la residenza evita la tassazione ordinaria sui redditi esteri pagando una tassa forfettaria di 200 mila euro all'anno (prima era 100 mila) sui redditi prodotti all'estero, più 25 mila euro per ogni familiare a carico.
L'Italia ha anche il vantaggio di offrire aliquote di successione molto più basse di tante altre nazioni: fino all'8%, contro, ad esempio, il 40% del Regno Unito. E il flusso in ingresso cresce con l'avvicinarsi del referendum svizzero di novembre, che propone di introdurre un'imposta di successione del 50% sui patrimoni superiori a 50 milioni di franchi.
FRANCOIS BAYROU EMMANUEL MACRON
Anche altri Paesi hanno rivisto i loro regimi fiscali per i grandi patrimoni mobili a livello internazionale: il Regno Unito ha abolito lo status di "non-dom" per chi risiede permanentemente all'estero e ha incluso gli asset globali nell'imposta di successione; Portogallo e Grecia hanno irrigidito le regole.
«È importante chiarire - spiega il presidente dell'ordine dei commercialisti, Elbano De Nuccio - che l'Italia non è impazzita nel riconoscere un regime agevolato a soggetti stranieri. L'imposta sostitutiva si applica solo sui redditi prodotti all'estero quindi, nel caso in cui il soggetto non avesse residenza in Italia, quei redditi sarebbero fuori dal perimetro della tassazione nazionale.
La logica della flat tax è questa: lo Stato consente di godere di un'agevolazione fiscale e contemporaneamente garantisce un gettito aggiuntivo alle finanze italiane perché si stanno tassando dei redditi a cui diversamente non si sarebbe potuto attingere. Non si agevolano gli stranieri a discapito degli italiani, si agevola il cittadino che trasferisce la propria residenza in Italia e così si attrae anche una massa attiva su cui si vanno a far pagare delle imposte».
L'operazione, aggiunge, «aumenta sostanzialmente il gettito dell'erario italiano. Non c'è nessuna disparità con gli italiani, è un modo per attrarre investimenti». [...]
La scelta dei banchieri di Pictet, anche se alcune fonti che hanno seguito la vicenda spiegano che è legata non solo a motivi fiscali ma anche ai legami personali con l'Italia, sta scatenando un acceso dibattito in Svizzera proprio perché Milano sta diventando la nuova casa dell'alta finanza internazionale. [...]