facebook libra mark zuckerberg

A RUOTA “LIBRA” – LA CRIPTOMONETA DI FACEBOOK È STATA APPENA ANNUNCIATA E GIÀ HA FATTO VENIRE UNA SINCOPE AI GOVERNATORI DELLE BANCHE CENTRALI, CHE DOVRANNO FARE I CONTI CON L’ENTE TERZO CHE ZUCKERBERG DICE SARÀ IMPARZIALE (AUGURI) – MARCOLINO, PIÙ CHE INSERIRSI NELLA REGOLAMENTAZIONE ESISTENTE, VUOLE PLASMARLA: I DATI? NON SARANNO CONDIVISI. A MENO CHE…

1 – LA «MONETA» FACEBOOK SPINGE SULLE BARRICATE LE BANCHE CENTRALI

Camilla Conti per “il Giornale”

 

libra, la criptovaluta di facebook 5

Martedì, mentre Mark Zuckerberg presentava al mondo la criptovaluta che punta a rivoluzionare il sistema finanziario sfidando il rivale Bitcoin e, nel lungo termine, anche la supremazia del dollaro, sul sito Internet di Bankitalia è comparso un avviso. L' istituto guidato da Ignazio Visco continua, infatti «a ricevere comunicazioni di privati che pretendono di utilizzare euro scritturali autonomamente creati, o che riguardano piattaforme e sedicenti organismi monetari con funzioni bancarie che creerebbero moneta scritturale garantita dalla Banca d' Italia».

MARK ZUCKERBERG E IL #FACEBOOKDOWN

 

L' unica forma di moneta legale è quella emessa dalla Banca Centrale Europea. Per questo da via Nazionale si rinnova l' avvertenza ai cittadini, già diffusa con un avviso simile nel 6 giugno 2017, a non utilizzare monete scritturali autonomamente create da privati non autorizzati e a non fare affidamento su organismi che pretendono di operare in tali forme di moneta, «la cui attività può configurare ipotesi di abusivismo sanzionabili».

 

La prestazione dei servizi di pagamento, attraverso moneta scritturale, è un' attività consentita per legge esclusivamente a banche, istituti di moneta elettronica, istituti di pagamento sottoposti per legge alla Vigilanza di Bankitalia. Che già nel 2017, oltre ad invitare i cittadini a non ricorrere a tali forme di «estinzione» del debito, aveva valutato la possibilità iniziative legali anche per contrastare «potenziali effetti destabilizzanti nei confronti dell' ordine pubblico economico».

 

libra, la criptovaluta di facebook 7

C' è addirittura un catasto monetario europeo, l' Anagrafe Euro Scritturale, che tiene traccia della creazione della versione immateriale dell' Euro. Ma solo gli Euro che vengono correttamente contabilizzati alla creazione, ovvero quelli di origine controllata e garantita, potranno usufruire del servizio. Questo strumento è a disposizione delle autorità competenti al fine di verificare la diffusione di Euro regolarmente dichiarati, la cui creazione risulti dal registro dei flussi di cassa dell' attore della creazione stessa, ovvero pienamente conforme alle normative fiscali e contabili.

libra, la criptovaluta di facebook 6

 

Le banche ed altri attori, non ancora a norma, possono però richiedere di essere inseriti nel catasto «previa domanda scritta inviata agli amministratori e successivo esame e verifica dei requisiti di idoneità e conformità», si legge sul sito.

 

Certo, Zuckerberg non è paragonabile a chi pensa di stamparsi gli euro da solo come i fantastiliardi di Zio Paperone. Ma la Libra che nella fase iniziale, sarà uno strumento di pagamento piuttosto che una valuta - va ad aggiungersi ad altre monete virtuali (pionieri furono i Linden Dollar di Second Life, seguiti dai Coins di Amazon, prima della bolla dei Bitcoin) con cui le banche centrali dovranno fare i conti.

 

facebook batte moneta

E gli stati dovranno regolamentare i nuovi modelli di credito che fanno incontrare le funzioni di social networking con quelle di pagamento. Perché prevenire è meglio che combattere. Nel frattempo, la criptovaluta presentata da Facebook ha già incontrato un ostacolo in patria.

 

mark zuckerberg e la criptovaluta di facebook

La presidente della commissione Servizi finanziari alla Camera Usa, Maxine Waters, ha chiesto che il colosso tech fermi lo sviluppo di Libra. «Facebook», ha detto una nota, «possiede dati su miliardi di persone e ha ripetutamente dimostrato di ignorare la protezione e l' uso attento di questi dati. Ha anche esposto gli americani ad account falsi e maligni di attori cattivi, inclusa l' intelligence russa e trafficanti transnazionali». Ricordando che l' azienda guidata da Zuckerberg sta trattando con la Federal Trade Commission per la presunta violazione di un accordo sulla privacy degli utenti che potrebbe costare al gruppo miliardi di dollari, Waters ha aggiunto che il mercato delle criptovalute è privo di un framework regolatorio «per fornire protezioni forti a investitori, consumatori ed economia».

 

2 – CHI GOVERNERÀ LA FACEBANK

Francesco Bertolino per “MF”

 

libra, la criptovaluta di facebook 9

Chi si aspettava che il lancio ufficiale di Libra potesse fare chiarezza sui progetti monetari di Mark Zuckerberg è rimasto deluso. Più che fornire risposte i documenti pubblicati ieri hanno suscitato numerose domande. E altrettante preoccupazioni fra autorità politiche e regolamentari. Libra non potrà essere «una moneta sovrana», ha avvertito il ministro dell' Economia francese, Bruno Le Maire.

 

mark zuckerberg 1

«Facebook fermi lo sviluppo di Libra finché il Congresso non avrà esaminato la questione e agito di conseguenza», ha intimato Maxine Waters, presidente del comitato servizi finanziari della Camera Usa. Parole che rischiano di cadere nel vuoto: più che inserirsi nella regolamentazione esistente, la Libra Association intende plasmarla. I 28 membri fondatori «si impegnano a lavorare con le autorità per dare forma a un contesto regolamentare che favorisca l' innovazione tecnologica mantenendo i più alti standard nella protezione dei consumatori». Con questa dichiarazione di intenti la Libra Association sembra porsi da pari a pari con Stati e autorità monetarie. Si atteggia, in particolare, a banca centrale.

mark zuckerberg e la moneta virtuale di facebook

 

Oltre a investire nell' infrastruttura (un minimo di 10 milioni di dollari) i fondatori della Libra Association, in quanto membri del consiglio, sono infatti anche responsabili della gestione delle riserve (depositi bancari e bond sovrani a basso rischio) funzionali a contenere la volatilità di Libra rispetto alle monete fiat.

 

libra, la criptovaluta di facebook

Inoltre, il consiglio della Libra Association elegge i membri del board al cui vertice siederà un managing director con poteri di nomina e controllo sul comitato esecutivo: un super-governatore centrale. Chi lo sceglierà? Lo statuto di Libra chiarisce che ogni membro fondatore avrà diritto a non più di un voto in consiglio. Ma nulla dice sulla composizione del board. Impossibile quindi sapere se e quanti posti si sia riservata Facebook nell' organo esecutivo, magari tramite patti parasociali.

libra, la criptovaluta di facebook 8

 

Per alcuni osservatori, è difficile immaginare che Zuckerberg abbia davvero accettato di non controllare la sua creatura monetaria. Secondo altri, invece, è possibile che le intenzioni siano genuine perché Facebook non avrebbe interesse a sorvegliare Libra quanto le transazioni effettutate con essa. Si arriva così al tema dei dati generati dallo scambio di Libre e alla loro gestione. La Libra Association si impegna a proteggere la privacy degli utenti e non conservare dati sulle transazioni. Discorso diverso vale per Calibra, il portafoglio digitale per Libra che Facebook lancerà nel 2020.

libra, la criptovaluta di facebook 10

 

Nel presentare il progetto Menlo Park ha assicurato che Calibra «non condividerà informazioni o dati finanziari con Facebook o terze parti», a meno che - precisazione determinante - «il cliente non dia il suo consenso». Un po' come se una banca centrale si impegnasse a non inserire una microspia su ogni moneta, riservandosi però di controllare quando e quanto entra/esce dal portafoglio. Previo consenso del consumatore, ovviamente.

libra, la criptovaluta di facebook 2libra, la criptovaluta di facebook 4libra, la criptovaluta di facebook 1mark zuckerberglibra, la criptovaluta di facebook 3libra, la criptovaluta di facebook 11

 

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?