LA MARINA MILITARE SBARCA IN CONSOB AGLI ORDINI DEL GENERALISSIMO VEGAS - L’ASSUNZIONE DELL’UFFICIALE AULICINO IN BARBA ALLE REGOLE (E CON LA SPINTARELLA DI UGO SPOSETTI)

Milena Gabanelli per il "Corriere della Sera"

Sergio De Felice, Vito Carella, Claudio Contessa, Giulio Castriota Scanderbeg, Bernhard Lageder sono consiglieri di Stato della sesta sezione; parte di quel potere di burocrati sempre presenti negli apparati dello Stato e di Governo che avvolge le istituzioni e «guida» il Paese. Ne parliamo oggi perché lo scorso 20 febbraio hanno emesso una sentenza definitiva sul caso di Gabriele Aulicino. Chi è costui?

È un ufficiale di marina che nel 2011 aveva cominciato a frequentare la Consob per dare una mano al neopresidente Vegas e al neodirettore generale Caputi. Portava i desiderata di Vegas e Caputi a dirigenti e funzionari, aveva una email della Consob, una stanza e un computer e partecipava a riunioni per conto della Consob. Però non era dipendente della Consob; sulla carta era ed è ancora nella Marina Militare.

Insomma il modello Bisignani già sperimentato alla presidenza del Consiglio dei ministri trovava un suo valido alter ego in Consob. Dopo oltre un anno di presenza e di concreta collaborazione arriva però il momento di assumerlo come dirigente, ovviamente a chiamata diretta senza concorso pubblico per riconosciuti meriti e competenze (quale ufficiale delle capitanerie di porto?).

A luglio 2012 viene messo a capo dell'Ufficio Rapporti parlamentari e di governo, dopo aver ottenuto da Vegas e Caputi l'annullamento del concorso pubblico che Vittorio Conti, quando era presidente pro tempore della Consob, aveva voluto per individuare il capo di questo delicato Ufficio. Motivi dell'annullamento di questo bando: ci sono risorse interne. Aulicino «frequenta» infatti la Consob ed è quindi una risorsa «interna». Il sindacato autonomo Falbi fa però ricorso al Tar, e il Tar dice che non si può assumere Aulicino per fare il dirigente di quest'ufficio.

Un attimo prima che in Consob si sappia degli esiti di questa sentenza, Aulicino chiede ed ottiene l'aspettativa; così da poter mandare a vuoto l'esecuzione della sentenza. Poco dopo Ugo Sposetti del Pd prova ad inserire l'emendamento Aulicino nella legge di stabilità in modo da poter far assumere in Consob l'ufficiale di marina nonostante la decisione del Tar. Insorgono sindacati, associazioni dei consumatori e qualche politico.

Sposetti si difende e riconosce che Aulicino gli aveva chiesto questo favore, in fondo era il capo in pectore dell'ufficio rapporti parlamentari della Consob. Ma veniamo alla sentenza del Consiglio di Stato del 20 febbraio, che riabilita Aulicino e la sua assunzione in Consob dicendo che al più gli si potrà fare un procedimento disciplinare al suo rientro, in quanto non si può essere dipendenti della Consob avendo un altro lavoro in Marina.

Ma se la legge istitutiva della Consob vieta ai dipendenti di aver un altro lavoro, come ha fatto allora Gaetano Caputi a diventare prima segretario generale, e poi direttore generale, dato che era membro della Commissione di vigilanza sugli scioperi e di quella sui reati valutari, professore della scuola superiore di economia e delle finanze oltre ad altri incarichi in società?

Anche Francesca Amaturo è stata assunta come dirigente a capo del neocostituito Ufficio di Presidenza mentre è ancora impiegata del Ministero dell'Economia e delle Finanze; c'è poi Guido Stazi assunto di recente, sempre a chiamata diretta, come segretario generale, mentre è dirigente dell'Antitrust.

Se per i sopramenzionati non è scattato nessun provvedimento disciplinare, allora non lo si dovrebbe fare nemmeno per Aulicino.

Ricordiamo al nuovo governo che l'autorità che vigila sulla correttezza e trasparenza di banche, società e mercati è da quasi tre mesi, di fatto, un organo monocratico, dove Vegas autocraticamente sta facendo il bello e cattivo tempo.

È bello predicare che si combatte il capitalismo di relazione quando invece si fa tutto il possibile per farne parte. A metà dicembre, scaduto il commissario Michele Pezzinga, il governo Letta avrebbe dovuto immediatamente nominare il sostituto. Non lo ha fatto. Renzi dice di andare veloce, sappia allora che il minimo sindacale consiste nell'individuare in fretta un commissario, capace di mettere l'Autorità in grado di svolgere il suo ruolo di arbitro indipendente, perché oggi non lo è.

Ad uno come Renzi forse si può e si deve chiedere di più. La legge prevede la possibilità di rottamare la Governance della Consob e ripartire da zero in situazioni come quella attuale, talmente anomala da aver generato innumerevoli contenziosi amministrativi, civili e penali da parte di sindacati e associazioni dei consumatori. Chissà se per una volta la politica arriverà su un ente dello Stato prima della giustizia come purtroppo non è avvenuto per l'Isvap e l'Inps.

 

 

giuseppe vegas giuseppe vegas CONSOB BERSANI LETTA RENZI RENZI E LETTA

Ultimi Dagoreport

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...