apple

“MELA” VENDO O “MELA” TENGO? – NONOSTANTE IL PERIODO NERO IN BORSA DI APPLE (PER LA FOLLIA "DAZISTA" DI TRUMP), LE BANCHE D’AFFARI AMERICANE CONTINUANO A CONSIGLIARE DI COMPRARE I TITOLI DELL’AZIENDA DI CUPERTINO – PER “JP MORGAN”, LE TARIFFE NON IMPATTERANNO MOLTO SUI CONTI DELLA “MELA”: DOVREBBERO ESSERE APPLICATE SOLO SUGLI SMARTPHONE E NON SUGLI ALTRI PRODOTTI APPLE, SOPRATTUTTO SUI SERVIZI – WARREN BUFFETT, CHE HA FATTO DECINE DI MILIARDI CON I TITOLI APPLE, INVECE NON È DELLA STESSA IDEA...

 

Estratto da “Outlook”, la newsletter di Walter Galbiati per “la Repubblica”

https://www.repubblica.it/economia/rubriche/outlook/2025/05/29/news/apple_vendere_o_tenere_la_scommessa_tra_buffett_e_gli_analisti-424635216/

 

DONALD TRUMP MOSTRA LA TABELLA CON I NUOVI DAZI

Quando esattamente due mesi fa Tim Cook annunciava a Cupertino i risultati trimestrali e il numero record di device attivi, non immaginava certo che il presidente Trump avesse in mente di introdurre una tassa del 25% su ogni iPhone importato e prodotto al di fuori degli Stati Uniti.

 

Apple e la debolezza in Borsa. La notizia si è innestata su un trend non favorevole del titolo. Delle sette magnifiche azioni che costellano il cielo di Wall Street, Apple è stata la peggiore del 2025 con una flessione da inizio anno a oggi del 26%, una perdita di un quarto della sua capitalizzazione che attualmente è al di sotto dei 3mila miliardi di dollari.

 

[…] Sull’annuncio dei dazi sugli iPhone di venerdì scorso, Apple, che produce praticamente quasi tutto in Cina, ha chiuso la settimana in ribasso del 3%, ma perdendo meno di quanto ha ceduto a inizio aprile quando è stata rivelata per la prima volta l’entità dei dazi reciproci da Trump, perché allora il titolo ha lasciato sul terreno 300 miliardi di capitalizzazione.

tim cook

 

[…] Il gruppo sta vivendo uno dei suoi periodi più lunghi di ribasso, ma gli analisti non hanno smesso di consigliare di comprarlo. Per Jp Morgan, Apple che quota in Borsa attorno ai 180 dollari dovrebbe valerne 240, tanto che ai suoi clienti suggerisce di sovrappesare il titolo in portafoglio (Overweight). Anche per Goldman Sachs il titolo è da comprare (Buy) fino ad arrivare ad almeno 250 dollari per azione.

 

CROLLO DELLE AZIONI APPLE DOPO L ANNUNCIO DEI DAZI DI TRUMP

[…] Sono due i motivi che spingono Jp Morgan a dire che le tariffe non impatteranno molto sui conti di Apple. I dazi innanzitutto dovrebbero essere applicati agli smartphone in generale e non solo agli iPhone.

 

1) Ciò metterebbe Apple in una posizione di vantaggio rispetto ai competitor perché riesce da sempre a imporre i prezzi più alti del mercato.

 

Di conseguenza

 

2) Apple non farà fatica a trasferire il costo dei dazi sui consumatori. Secondo i calcoli di Jp Morgan, un dazio del 25% sugli iPhone implica un rincaro sul prezzo del 5%, ovvero non più di 50 dollari per ogni smartphone, che più o meno rientra nell'ambito dei tipici aumenti di prezzo applicati dall'azienda in passato.

 

donald trump apple

Altri tre motivi. Per Goldman Sachs Apple è da comprare, invece, perché la forza dell’azienda, la sua capacità innovativa e la crescita dei servizi […] che compenseranno i venti contrari che soffiano sui prodotti del gruppo che, oltre ai nuovi dazi, devono affrontare sia la riduzione per la domanda di iPhone, dovuta al fatto che i telefonini si cambiano meno spesso, sia la minore richiesta di tablet e Pc.

 

[…]  Nei tre mesi archiviati a marzo, Apple ha registrato un fatturato di 95,4 miliardi di dollari, in crescita del 5% rispetto all’anno precedente e non a caso Tim Cook nel comunicato diffuso ha posto l’accento sui servizi cresciuti a doppia cifra.

 

tim cook 2

[…]  Se infatti i ricavi della vendita di iPhone, Mac, iPad e accessori, pari a 68,7 miliardi, sono stati in termini assoluti maggiori di quelli da servizi (26,6 miliardi), bisogna però dire che i primi sono cresciuti meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, solo del 2,7% contro l’11,6% dei servizi. E proprio qui sta cercando di andare l’azienda di Cupertino per compensare la minore crescita nei prodotti.

 

[…]  Sezionando il fatturato dei tre mesi chiusi a marzo, la vendita di iPhone conta per 46,8 miliardi, circa il 50% di tutte le entrate, ma subito dopo, prima di Mac (7,9 miliardi), accessori (7,5 miliardi) e iPad (6,4 miliardi) vengono i servizi con i già citati 26,6 miliardi, che in più offrono margini maggiori rispetto ai prodotti.

 

WARREN BUFFETT - APPLE

In ogni caso, nonostante i buoni numeri e il tentativo di virata, il consensus sugli utili di Apple stimato da Bloomberg […] è sceso per il 2026 del 5,1%, mentre le previsioni sui ricavi sono in calo del 3,9%.

 

[…] A differenza delle banche d’affari Usa, chi si è invece schierato tra i venditori di Apple è Warren Buffett. […] L’oracolo di Omaha in occasione dell’incontro annuale con gli investitori ha tessuto le lodi dell’attuale amministratore delegato del gruppo: “Sono un po’ imbarazzato nel dire che Tim Cook ha fatto guadagnare alla Berkshire molti più soldi di quanti ne abbia mai fatti io”.

 

[…] E i soldi Buffett li ha guadagnati perché ha venduto i titoli. Nel corso del 2024, ha dimezzato la sua posizione su Apple che a fine 2023 contava per più della metà del portafoglio della sua Berkshire che valeva 350 miliardi di dollari.

 

WARREN BUFFETT - APPLE

[…] Buffett era entrato nella Apple un po’ controvoglia nel 2016, perché aveva da sempre evitato i titoli tecnologici. Ma poi pian piano è rimasto affascinato dal gruppo, apprezzando come riusciva a legare a sé i clienti, vendendo a loro prodotti anche più cari rispetto agli altri.

 

[…] Nel tempo ha così ammassato miliardi di dollari in Apple, per poi smontarli e trasformarli in liquidità con il rialzo dei tassi e l’arrivo di Trump. Il cambio di portafoglio è iniziato nel 2024 e ha portato il gruppo ad avere in pancia oltre 300 miliardi di liquidità, compresi molti titoli di Stato Usa, pari a quasi il 30% del valore dei suoi asset.

 

apple

[…]  Tra le varie interpretazioni che circolano tra gli investitori, c’è quella che ritiene che Buffett abbia venduto Apple perché le azioni sono sopravvalutate rispetto agli utili che il gruppo genererà.

 

Ieri e oggi. Quando la Berkshire ha iniziato a comprare Apple, il titolo valeva tra 12 e 13 volte gli utili attesi, ora viaggia a quasi 30 volte, ma con prospettive di crescita inferiori.

[…]

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…