MILANO CHIUDE A +1,7%, SPREAD TORNA A 418 - BENE L’ASTA DI BOND CTZ (RENDIMENTO IN CALO) - CALTA LASCIA MPS “PER LA VICEPRESIDENZA DI GENERALI” - NTV: PRIMO VIAGGIO DI ITALO “ENTRO FINE MARZO” (MA CHE DATA È?) - CAMERON IN CASA D’ALTRI: “SERVONO EUROBOND, NON BASTA DISCIPLINA FISCALE” - BRITISH VUOLE SALVARE AMERICAN AIRLINES - IRLANDA E PORTOGALLO, UNA SI SALVA, L’ALTRO? - WIND FORSE RINUNCIA A ESTERNALIZZARE…

1 - BORSA, LA GIORNATA: MILANO IN DECISO RIALZO, BENE BANCHE...
(LaPresse) - La scelta di ieri della Fed di mantenere invariati tassi di interesse tra lo 0 e lo 0,25% aiuta i mercati a partire con il piede giusto, poi i rialzi si estendono dopo il buon esito dell'asta del Tesoro italiano di Ctz stamane. Piazza Affari chiude in netto rialzo, con l'indice Ftse Mib che sale dell'1,71% a 16.111,04 punti e il Ftse All-Share che mostra un incremento dello 1,57% a 17.034,89 punti. Oggi l'Italia ha piazzato 4,5 miliardi di Ctz con scadenza a gennaio 2014, con il rendimento si è attestato al 3,763%, in calo dell'1,09% rispetto all'asta precedente. Bene anche la domanda.

Lo spread tra Btp e Bund a 10 anni è sceso così fino a un minimo intraday di 410 punti, con il tasso dei bond italiani sul mercato secondario scesi di un soffio sotto la soglia del 6%. Inoltre a condizionare i listini europei in positivo è l'ottimismo sulla possibilità di chiudere presto la trattativa con i creditori privati per la svalutazione del debito sovrano di Atene, la cui Borsa ha chiuso con un balzo del 3,93%, il secondo forte rialzo consecutivo. In questo contesto toniche le principali Borse europee. L'indice Ftse 100 di Londra sale dell'1,26% a 5.795,2 punti, il Dax di Francoforte cresce dell'1,84% a 6.539,85 punti e il Cac 40 di Parigi mostra un incremento dell'1,53% a 3.363,23 punti. A Madrid, l'indice Ibex avanza dell'1,78% a 8.707,4 punti.

A Milano sprint delle banche, con Ubi Banca (+5,14% a 3,64 euro), Banco Popolare (+2,87% a 1,219 euro), Popolare di Milano (+5,11% a 0,42 euro), Intesa Sanpaolo (+0,69% a 1,458 euro) e Unicredit (+0,58% a 3,822 euro) e Mediobanca (+1,95% a 5,01 euro). Vola Banca Montepaschi (+5,18% a 0,3084 euro). Oggi il costruttore ed editore romano Francesco Gaetano Caltagirone si è dimesso dalla carica di consigliere di amministrazione di Banca Monte Paschi di Siena e dalla carica di vicepresidente dello stesso cda.

In giornata è emerso, dalle comunicazioni Consob, che il costruttore romano era sceso al 2,787% del capitale della banca, dal precedente 3,932%, lo scorso 18 gennaio. Tra gli industriali, bene Pirelli (+1,61%) e Fiat (+2,98). Acquisti anche su Finmeccanica (+1,19% a 3,582 euro), che si è aggiudicata nuovi contratti per un valore complessivo di circa 120 milioni di euro attraverso la controllata Selex Sistemi Integrati. Nel listino principale in calo solo Lottomatica (-1,41% a 12,57 euro).

2 - SPREAD BTP-BUND CHIUDE IN CALO A 418 PUNTI BASE...
(LaPresse) - Chiude in calo a 418 punti base lo spread tra Btp e Bund a 10 anni, dopo aver terminato gli scambi ieri a 429 punti. Il rendimento dei buoni del Tesoro italiani decennali è al 6,05% sul mercato secondario. A metà pomeriggio il tasso è sceso sotto la soglia del 6%, con lo spread al minimo intraday di 410 punti.

3 - MPS: CALTAGIRONE ANNUNCIA LE DIMISSIONI AL CDA...
Radiocor - Francesco Gaetano Caltagirone si e' dimesso dal cda del Monte dei Paschi di Siena. Lo conferma una nota della banca nella quale si afferma che il cda ha preso atto della volonta' dell'imprenditore di dimettersi. Caltagirone ha spiegato in una lettera che, in virtu' di un'interpretazione di legge, ha deciso di optare per la carica di vicepresidente di Generali.

4 - GRECIA: JUNCKER, 'SI PONE' QUESTIONE TAGLIO VALORE BOND ELLENICI BCE...
Radiocor - La questione di un contributo della Bce alla riduzione del debito greco in termini simili a quelli che vengono richiesti ai creditori privati 'si pone'. E' quanto ha detto oggi il presidente dell'eurogruppo Jean-Claude Juncker in un'intervista con il quotidiano francese Le Figaro. 'La questione si pone - ha detto Juncker - ma non sarebbe saggio da parte del presidente dell'Eurogruppo invitare la Bce a indirizzare la sua politica in un senso o nell'altro'.

La discussione verte sulla questione se anche la Bce debba accettare un haircut sui titoli di stato ellenici in suo possesso come viene richiesto alle banche internazionali. Interrogato sul medesimo argomento, se cioe' la Bce debba essere considerato alla stregua dei creditori privati, il vice direttore della divisione relazioni esterne del Fondo Monetario Internazionale, David Hawley, ha opposto a piu' riprese un 'no comment' nel corso della conferenza stampa che si e' tenuta nel pomeriggio a Washington.

5 - FERROVIE, NTV: PRIMO VIAGGIO TRENO ITALO ENTRO LA FINE DI MARZO...
(LaPresse) - Il treno Italo effettuerà il suo primo viaggio con passeggeri paganti entro la fine
di marzo. Lo comunica Ntv in una nota. Il cda della società, presieduto da Luca Cordero di Montezemolo, ha preso atto, si legge nel comunicato, che "il treno ha ottenuto la prima ammissione tecnica; che le corse per il collaudo e il pre-esercizio dei treni sono cominciate; che sono stati definiti gli ultimi dettagli relativi ai rapporti con Rfi, che consentono l'avvio del servizio commerciale entro la fine di marzo".

6 - USA, 'SUPERINDICE' CONFERENCE BOARD +0,4% A DICEMBRE...
(LaPresse/AP) - Il 'superindice' sull'attività economica negli Stati Uniti ha mostrato a dicembre un incremento dello 0,4%, che fa seguito a un +0,2% rivisto di novembre e a un +0,6% di ottobre. Lo comunica il Conference Board, il cui economista Ken Goldstein commenta che la lettura di dicembre porta un cauto ottimismo sull'andamento dell'economia Usa nel 2012.

7 - DAVOS, CAMERON: NECCESSARIE DECISIONE CORAGGIOSE UE CONTRO CRISI...
(LaPresse) - Le "questioni fondamentali" al centro della crisi del debito saranno "una prova per i leader europei nei prossimi mesi" e serviranno "decisioni coraggiose e una reale volontà politica". Lo ha detto al World economic forum di Davos il premier britannico, David Cameron. Le questioni da affrontare nel breve periodo sono, ha aggiunto Cameron, "la Grecia, le banche e il firewall" europeo per proteggere Italia e Spagna.

8 - DAVOS, CAMERON: NON BASTA DISCIPLINA FISCALE, UTILI EUROBOND...
(LaPresse) - La "dura disciplina fiscale" nell'Ue "non è sufficiente", ma "è necessario un sistema di integrazione fiscale e di ripartizione del rischio, magari attraverso la creazione di titoli dell'area dell'euro a supporto. C'è bisogno di una Banca centrale che possa "ampiamente stare alle spalle della moneta e del sistema finanziario" e attulamente l'eurozona non dispone di questo strumento. Lo ha detto al World economic forum di Davos il premier britannico, David Cameron.

9 - BRASILE, DISOCCUPAZIONE 2011 AL 6%, TASSO PIÙ BASSO DAL 2002...
(LaPresse/AP) - La disoccupazione in Brasile nel 2011 si è attestata al 6%, il tasso più basso dall'inizio delle rilevazioni con la formula attuale introdotta nel 2002. Lo riferisce l'agenzia di statistica brasiliana (Ibge). Nel 2010 la disoccupazione si era attestata al 6,7%. Il dato complessivo del 2011 è stato diffuso insieme a quello relativo al mese di dicembre, quando il tasso è stato del 4,7%, il livello mensile più basso degli ultimi nove anni. A dicembre del 2010 la disoccupazione si era attestata al 5,3%.

BRITISH AIRWAYS VUOLE SALVARE AMERICAN AIRLINES...
Giu.Fer. per il "Corriere della Sera" - Gli americani di Tpg chiedono aiuto agli inglesi della British Airways per conquistare American Airlines, attualmente in amministrazione controllata (Chapter 11). Il fondo di private equity guidato da David Bonderman avrebbe contattato International Consolidated Airlines Group (Iag), la holding che controlla BA e Iberia, per sondarne le intenzioni. Secondo il «Wall Street Journal», nel caso di un'offerta Tpg potrebbe accontentarsi di ricevere «la benedizione» della compagnia britannica, che è un alleato chiave del vettore Usa.

Ma, se ci fosse un interesse più forte da Londra, potrebbe anche chiedere gli inglesi di investire al proprio fianco. Bonderman, 69, cofondatore di Tpg nel 1992, non ha mai nascosto la sua passione per le compagnie aeree: è infatti l presidente di Ryanair, il vettore low cost con base a Dublino e in passato ha coperto lo stesso ruolo alla Continental Airlines, che Tpg ah comprato dalla bancarotta nel 1993.

10 - L'IRLANDA HA DAVVERO BISOGNO DEI PRESTITI DELL'EUROZONA COSÌ AIUTERÀ LE SUE BANCHE...
Margaret Doyle per "la Stampa" - L' Irlanda rimane la prima della classe in fatto di austerità: finora il Paese ha centrato tutti i suoi obiettivi sul piano del debito, del deficit e del deleveraging bancario. Ma il rallentamento globale mette a rischio i suoi piani, e sembra difficile che Dublino possa tornare come previsto sul mercato nel 2013.

Il Paese vorrebbe l'aiuto dei partner europei per pagare i 31 miliardi di euro di cambiali concessi alla Anglo Irish Bank - per circa l'80% del totale - e a due banche più piccole. Sarà difficile che lo ottenga. Ma con la Grecia sull'orlo del default, può darsi che l'Ue sia propensa a premiare chi si comporta bene.

Le speranze di una ripresa irlandese trainata dalle esportazioni si stanno assottigliando e il Paese potrebbe aver bisogno di un prestito di 10 miliardi nel 2013, in aggiunta ai fondi ricevuti dalla troika, e di altri 24 miliardi nel 2014. Dublino ha già tagliato la spesa pubblica e ha in programma la vendita di alcune proprietà statali. La ristrutturazione dei pagherò emessi per il salvataggio delle banche rappresenta perciò una delle poche soluzioni per colmare questo disavanzo finanziario.

Il Paese si è impegnato a pagare un tasso superiore all'8% sul denaro preso in prestito per le cambiali, e occorre considerare che i pagamenti alle banche sono concentrati nel periodo iniziale - 3,1 miliardi l'anno fino al 2023, che scenderanno a 910 milioni da lì al 2030. Dublino vorrebbe attingere all'Efsf per ottenere finanziamenti più a buon mercato e rinviare i pagamenti di alcuni anni. Può essere vista come il Paese che ha «pagato per tutti».

I politici europei hanno impedito a Dublino di imporre sacrifici agli obbligazionisti delle banche salvate - aumentando così il costo degli aiuti alle banche irlandesi - mentre hanno accettato che la Grecia trasferisse le perdite pubbliche ai creditori privati. Gli ostacoli tecnici potrebbero rivelarsi insuperabili - Anglo Irish potrebbe avere bisogno di liquidità per mantenere il proprio capitale - perciò l'Irlanda sta valutando anche altre strade. Ma la dura verità è che avrà probabilmente bisogno di nuovi aiuti.

11 - PORTOGALLO, CORSA A OSTACOLI PER EVITARE IL TRACOLLO...
Neil Unmack e Fiona Maharg-Bravo per "la Stampa" - Le speranze di ripresa del Portogallo si stanno affievolendo. I rendimenti dei titoli decennali si stanno avvicinando al 15% e riflettono il timore che non sia in grado di rimborsare i creditori. A questo stadio, tuttavia, la scelta di ristrutturare il debito portoghese è di natura politica.

Perfino l'Fmi ammette che i «venti contrari» soffiano sempre più forte in Portogallo. L'anno scorso, il Paese è riuscito nell'obiettivo di un deficit al 5,9% solo grazie al trasferimento di alcuni fondi pensionistici bancari all'interno del bilancio pubblico. Quest'anno, per raggiungere il target del 4,5%, Lisbona dovrà tagliare il deficit del 3% sul Pil. Le possibilità che ricorra nuovamente ai mercati nel 2013, come previsto nel programma di salvataggio, sono remote.

Il Paese avrà bisogno di più fondi dalle banche dell'eurozona prima di quella data per coprire il proprio fabbisogno di finanziamenti - che secondo UniCredit potrebbe arrivare, nello scenario più pessimistico, a 110 miliardi di euro da qui al 2015. In ogni caso, l'ipotesi che il Portogallo faccia la fine della Grecia è legata a una decisione politica. Il governo portoghese si è impegnato a rispettare gli obiettivi e ha varato riforme incisive, come la svalutazione fiscale originariamente promessa. In più, i leader europei si sono solennemente impegnati a non ripetere in altri Paesi gli «haircut» imposti ai creditori privati greci.

Possono sostenere che la Grecia rappresenti un caso eccezionale per il suo debito al 161% del Pil, mentre il Portogallo non presenta un bilancio così dissestato: il suo attuale indebitamento in percentuale sul Pil è inferiore a quello dell'Italia. Esistono tuttavia diversi fattori di incertezza: i partner dell'eurozona potrebbero perdere la pazienza se Lisbona tentennasse troppo sulle riforme, i disordini sociali potrebbero aumentare le pressioni sul governo perché alleggerisca le misure di rigore, e le sopravvenienze passive delle banche o delle imprese pubbliche potrebbero causare una rapida impennata del debito. I titoli decennali portoghesi vengono scambiati a circa il 47% della pari. Questo prezzo sembrerebbe suggerire un haircut nominale di circa il 20%, molto sotto al 50% imposto alla Grecia.

12 - WIND: AZIENDA APRE SU RETE, POSSIBILE RINUNCIA A ESTERNALIZZAZIONE...
Radiocor - Si avvicina, secondo quanto apprende Radiocor, l'ipotesi di un ripensamento di Wind Telecomunicazioni per il progetto di esternalizzazione della rete che interessa 1.600 lavoratori. Un piano osteggiato fin dall'inizio dai sindacati perche' rischia di depauperare l'azienda, privandola della gestione di un asset importante. Una tappa importante sara' l'appuntamento di venerdi' quando Wind e sindacati si confronteranno con il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera. C'e' stato un ultimo confronto tra i sindacati e l'azienda di telecomunicazioni.

Secondo quanto fa sapere l'azienda, al momento non e' stata presa alcuna decisione, si studiano ipotesi. Wind aveva annunciato ai sindacati la possibilita' di esternalizzazione dell'asset nell'autunno scorso, ma in seguito a un pressing molto forte dei sindacati, il 12 dicembre scorsom l'azienda aveva deciso di aprire il tavolo e prendersi due mesi di tempo per decidere. In corsa, secondo fonti sindacali, c' erano Ericsson e Huawei. Oggi intanto Passera, nell'annunciare il tavolo di dopodomani, ha chiarito che 'il Ministero ha ritenuto di confermare il suo impegno per tutelare dovunque possibile l'occupazione, le condizioni di lavoro e le competenze professionali delle maestranze'.

13 - FEDERCONSORZI: FARENGA, DIFFIDA TESORO E AGRICOLTURA PER DEBITO 900MLN...
Radiocor - Novecento milioni di euro di debito nei confronti della Federconsorzi: e' la cifra che Luigi Farenga, gia' commissario della Cirio e ora sesto liquidatore di Fedit, ha chiesto al ministero delle Politiche agricole e a quello dell'Economia con una diffida, sulla base di due sentenze. Una somma, spiega Farenga a Radiocor, 'sulla quale e' ancora aperto il contenzioso unicamente sul conteggio degli interessi, ma che per circa 600 milioni e' definitivamente accertata e potrebbe pagare i creditori chirografari (cioe' non assistiti da garanzie) quasi al 100%'.

La procedura concorsuale che si applico' vent'anni orsono al crac della Federazione dei consorzi agrari, che aveva in Coldiretti e Confagricoltura i suoi azionisti di riferimento, e' quella del concordato preventivo. Uno strumento che, con l'accordo dei creditori che sarebbero stati pagati integralmente se privilegiati e almeno al 40% se chirografari, consente di mantenere in vita la Federconsorzi in c.p. (concordato preventivo) ogg i guidata dal commissario Andrea Baldanza. Attualmente la procedura, spiega Farenga, 'dopo il pagamento del 40% ai creditori chirografari, degli originari tre miliardi di euro ha ancora 'un debito di 1,2 miliardi, tutto verso creditori chirografari'.

 

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