MILANO LIMA LE PERDITE (-0,4%) DOPO IL TAGLIO DI MOODY’S DI 16 BANCHE SPAGNOLE - SPREAD 447, SPAGNA VICINA AI 500 - FACE-BOOM, OGGI IN BORSA AL MASSIMO DELLA FORCHETTA: 38 $ AD AZIONE, VALORE 104 MILIARDI $ - INDUSTRIA: A MARZO FATTURATO FERMO, MA CRESCONO GLI ORDINI - PROFUMO NON MOLLA LA SOCIETÀ DI CONSULENZA - DA IREN SOLO DOLORI PER FASSINO - PEUGEOUT VENDE CASA E POI L’AFFITTA - IBARRA (WIND) PUNTA SUI CONSUMATORI…

1 - BORSA: EUROPA PARTE IN RIBASSO, -2% MADRID...Radiocor - Avvio in calo per le Borse europee, intimorite dalla decisione di Moody's di tagliare il rating di 16 banche spagnole. Continua inoltre a fare paura la situazione della Grecia: ieri in tarda serata Fitch ha abbassato di un livello il giudizio sul Paese portandolo a 'CCC', in vista di una possibile uscita dall'euro. Madrid segna la performance peggiore con un ribasso del 2%. Parigi e Francoforte registrano un -0,9%. Sul fronte dei cambi, l'euro naviga a 1,2663 dollari (1,2705 ieri) e 100,37 yen (101,146 yen). Il dollaro/yen si e' attestato a 79,25 (79,613). Il petrolio perde mezzo punto percentuale, attestandosi a 92,1 dollari al barile.

2 - SPREAD BTP-BUND A 447,7 PUNTI, SPAGNA VICINA AI 500
(ANSA) - Resta elevata la tensione sul mercato dei titoli di stato europei con lo spread Btp-Bund che sfiora i 448 punti (447,7) e quello Bonos-Bund vicino di nuovo a 500 punti (495,3). Il rendimento dei titoli italiani a 10 anni è al 5,88% quello dei bond spagnoli al 6,36%.

3 - BORSA MILANO: LIMA CALO (-0,4%) CON UNICREDIT, FINMECCANICA
(ANSA) - Resta alta la volatilità a Piazza Affari, con gli indici che riducono le perdite di oltre un punto e mezzo percentuale registrate in apertura. Il Ftse Mib arretra dello 0,38% mentre il Ftse All Share cede lo 0,50%. Limitano i cali del listino i rialzi di Finmeccanica (+2,98%) e Unicredit (+2,56%). Restano ancora pesanti Fiat Industrial (-3,81%), Tod's (-2,94%) e Salvatore Ferragamo (-2,83%).

4 - BORSA TOKYO: NIKKEI CHIUDE IN CALO DEL 2,99%, TIMORI PER EUROZONA...
Radiocor - Seduta pesante per la Borsa di Tokyo, zavorrata dai timori sulla tenuta dell'Eurozona. L'indice Nikkei ha fatto registrare la flessione p iu' marcata del 2012, chiudendo in calo del 2,99% a 8.611,31 punti. Si tratta del livello minimo dallo scorso 18 gennaio.

5 - INDUSTRIA:ISTAT,FATTURATO MARZO FERMO,-3,1%SU ANNO
ANSA) - Il fatturato dell'industria a marzo resta fermo su febbraio (dato destagionalizzato), mentre cala del 3,1% (dato corretto per effetti calendario) su base annua. Lo rileva l'Istat. Sulla negativa performance pesa l'andamento del mercato interno.

6 - INDUSTRIA:ORDINI MARZO+3,5% SU MESE,-14,3% SU ANNO
(ANSA) - Gli ordinativi dell'industria a marzo aumentano del 3,5% su base mensile (dato destagionalizzato), mentre calano del 14,3% su base annua (dato grezzo). Si tratta del ribasso tendenziale più forte dall'agosto del 2009. Lo rileva l'Istat.

7 - AUTOVEICOLI MARZO FATTURATO -14,6%, ORDINI -16%
(ANSA) - A marzo il fatturato degli autoveicoli su base annua è sceso del 14,6%, mentre gli ordinativi sono calati del 16%. Lo comunica l'Istat in base a dati grezzi.

8 - FACEBOOK: COLLOCAMENTO A 38 $/AZIONE, IPO RECORD DA 18,4 MLD...
Radiocor - dopo la chiusura di Wall Street, Facebook ha fissato il prezzo di collocamento a 38 dollari per azione, il punto piu' alto del range pr evisto (34-38 dollari per azione) in vista della quotazione di oggi sul Nasdaq. Nell'ambito dell'Ipo, che valuta la societa' 104,1 miliardi di dollari, sono state venduti 421,233 milioni di azioni ordinarie (180 milioni di titoli offerti da Facebook, 241,223 milioni dagli azionisti; in origine era stata prevista la vendita di 337,4 milioni di azioni) e ai sottoscrittori e' stata garantita la possibilita' di acquistare entro 30 giorni ulteriori 63,185 milioni di titoli nell'ambito dell'opzione di over-allotment.

Gli scambi, secondo l'emittente televisiva Cnbc, partiranno alle 11 (le 17 in Italia), come di consueto per le matricole in ritardo rispetto agli altri titoli. L'Ipo di Facebook, che in appena otto anni dalla fondazione e' diventata un colosso del settore Internet con oltre 900 milioni di utenti, sara' la maggiore di sempre nel settore Internet e tra le piu' importanti della storia americana: a 38 dollari, l'Ipo raccogliera' 18,4 miliardi di dollari, compresa l'opzione di overallotment, piazzandosi a l secondo posto della classifica delle maggiori quotazioni americane, tra il colosso delle carte di credito Visa (19,65 miliardi nel 2008) e il gigante di Detroit General Motors (18,1 miliardi nel 2010).

9 - DA IREN SOLO DOLORI PER FASSINO...
Ch.C. per il "Sole 24 Ore" - Impegnato in prima persona con l'assessore milanese Bruno Tabacci per la SuperEdipower tutta italiana, il sindaco Piero Fassino è costretto a fare i conti in casa propria con Iren. Quest'ultima, controllata al 35,9% da Fsu (holding paritetica tra i Comuni di Torino e Genova), dopo la deludente trimestrale in tre sedute di Borsa ha perso il 34%. «Il gruppo è solido, queste quotazioni non riflettono il suo valore intrinseco», ha detto il presidente Bazzano. Tuttavia, il crollo a Piazza Affari ha allargato a quasi 700 milioni la minusvalenza teorica accusata in bilancio dalla stessa Fsu.

La quota in Iren, previo impairment test, è infatti iscritta al costo storico (831 milioni) mentre a Piazza Affari ne vale solo 138. In più, a fine 2010 sulla holding gravavano debiti per 195 milioni a fronte di un patrimonio in cui l'unico asset è proprio la partecipazione nella società energetica. Come non bastasse, il Comune di Torino ha un altro grattacapo: 250 milioni di debiti (di cui 240 di bollette scadute) accumulati sempre nei confronti di Iren. I manager assicurano che esiste un preciso piano di rientro ma il passivo, a qualche socio, ha suggerito una battuta maliziosa: «Siamo una utility o una banca?».

10 - LE PASSIONI DI PROFUMO PER LE CONSULENZE...
An.Giac. per il "Sole 24 Ore" - Alessandro Profumo, presidente del Monte dei Paschi di Siena, si tiene ben stretta la presidenza di Appeal Strategy & Finance, la società di consulenza che ha fondato dopo l'uscita dalla guida operativa di UniCredit. Nei giorni scorsi, infatti, durante un consiglio d'amministrazione, Profumo ha spiegato ai due consiglieri-azionisti e amministratori delegati Isidoro Lucciola e Paolo Cavallo che «per sopravvenuti impegni intende rinunciare alle deleghe che gli sono state conferite nel luglio 2011, mantenendo comunque l'incarico di presidente del consiglio d'amministrazione della società di cui rimane rappresentante interessi tra l'attività della società e gli incarichi assunti dal presidente in altre aziende».

Profumo ha il 60% della boutique consulenziale e le sue deleghe sono state passate a Lucciola e Cavallo, che detengono pariteticamente il restante 40%. Lucciola, già in Mediocredito Centrale, è stato consulente di Calisto Tanzi ma anche di Eni, Fiat e Finmeccanica mentre Cavallo è un ex manager di Reckitt Benckiser.

11 - PEUGEOT SPOSTA LA SEDE NEL PALAZZO VENDUTO...
A.Mal. per il "Sole 24 Ore" - Peugeot ha venduto il quartier generale di Parigi per fare cassa... e meno di due settimane dopo ci ha spostato la sede della holding di famiglia. In realtà il prestigioso palazzo di Avenue de la Grande Armée 75, nella capitale francese, è stato subito ripreso in leasing; l'incasso della cessione, poco meno di 250 milioni di euro, servirà a ridurre il debito di Psa Peugeot.

Pochi giorni dopo l'assemblea della Etablissements Frères Peugeot (Efp) - la holding in cima alla catena di controllo del gruppo - ha deciso di trasferire la sede sociale proprio a Parigi da quella storica do Valentigney, il villaggio nella regione di Belfort, al confine con la Svizzera, nel quale la famiglia ha le sue radici. La decisione può sembrare curiosa, ma sulle ragioni del cuore hanno prevalso evidentemente quelle pratiche: tutti i membri della famiglia Peugeot, che affollano il consiglio della Efp, risiedono ormai da tempo a Parigi, e tornano a Valentigney (a due passi da Sochaux) solo per qualche vacanza.

12 - A IBARRA WIND «PIACE» CONSUMER...
R.Fi. per il "Sole 24 Ore" - Maximo Ibarra, il neo amministratore delegato di Wind è pronto a far crescere Wind. Nessun mega-piano o promesse rivoluzionarie, ma un solo, concreto, obiettivo: portare Wind al primo posto nel segmento consumer, quello più grande della telefonia mobile in Italia. In una fase di crisi e recessione, con i consumi in contrazione, le dimensioni, e soprattutto le quote di mercato, sono indispensabili.

Giocano a favore del nuovo ceo i recenti dati della trimestrale Wind, peraltro merito proprio di Ibarra, almeno nella parte alta del bilancio, in quanto prima di diventare numero uno era il direttore del mobile e del fisso della compagnia di proprietà di Vimpelcom. I numeri parlano chiaro per la Wind di Ibarra: clienti e traffico telefonico sono in aumento rispetto ad un calo generale del settore. Wind ha ora una quota superiore al 25 per cento in termini di clienti. Vodafone e Tim non di molto sopra al 30. Ibarra dunque ha lanciato il guanto di sfida e punta al sorpasso.

13 - MORNING NOTE...
Radiocor

Rimini - nell'ambito di 'ITForum 2012', convegno organizzato da BancaFinanza su 'Promotori finanziari e consulenza'. Segue il II convegno annuale Assiom-Forex sul tema 'Sfida 2012 per l'Ue: tra governance internazionale e riscatto dalla crisi sovrana'. Partecipano, tra gli altri, Giuseppe Attana', presidente Assiom-Forex; Maria Cannata, direttore Debito Pubblico del Ministero dell'Economia.

Roma - conferenza stampa del ministro delle Infrastrutture e trasporti, Corrado Passera e del vice ministro, Mario Ciaccia, per illustrare il nuovo sito che consentira' di monitorare lo stato di attuazione delle opere via via approvate dal Cipe.

Roma - convegno sul tema 'Evoluzione del mercato energetico italiano: alla ricerca di un filo conduttore. Liberalizzazioni, rinnovabili, sicurezza degli approvvigionamenti ed efficienza energetica: soluzione sistemica cercasi urgentemente', organizzato da Aiget. Partecipano, tra gli altri, Guido Bortoni, presidente dell'Autorita' per l'energia elettrica e il gas; Paolo Vigevano, amministratore delegato Acquirente Unico; Gianni Armani, direttore Pianificazione e Sviluppo rete di Terna.

Camp David - G8 dei Capi di Stato e di Governo. Termina domani.

CRISI: rigore e crescita, accordo europeo. Fitch declassa Atene, allarme depositi in Spagna dopo il caso Bankia (dai giornali). Moody's declassa banche e regioni iberiche (dai giornali). L'Fmi incalza la Bce, tagli i tassi (dai giornali). Il Tesoro prepara il secondo Btp Italia (Il Sole 24 Ore, pag. 5). La fuga di capitali dalla Grecia, tra Cipro e 'hotel Lugano' da Atene arrivati 38 miliardi di euro (Corriere della Sera, pag. 9). 'Partita molto pericolosa, non si puo' abbandonare Atene', intervista all'economista Fiorella Kostoris (Il Messaggero, pag. 2).

MERCATI: ancora tensione, euro ai minimi (dai giornali).

FISCO: Imu, mancano 2,5 miliardi. I sindaci stimano che il governo dovra' alzare l'aliquita (Il Corriere della Sera, pag.1). Monti, 'pagare le tasse e' un dovere', 'rispetto per Equitalia, applica la legge' (dai giornali).

FONSAI: accetta Grande-Unipol ma rilancia, concambio al 61% (dai giornali). L'Isvap ribatte alle accuse sulla Vigilanza (Il Sole 24 Ore, pag. 27). Ma secondo Goldman Sachs l'attivo di Cimbri e' da svalutare (La Repubblica, pag. 34).

FININVEST: banche in fila per proporre soci di minoranza per il Milan (Il Sole 24 Ore, pag. 27).

LUXOTTICA: shopping in Spagna (dai giornali).

MPS: i sindacati contro le nomine (Il Sole 24 Ore, pag. 28).

FIAT: chiude la conversione, da lunedi' solo ordinarie (dai giornali).

RISPARMIO: come sfruttare il dollaro forte (Il Sole 24 Ore, pag. 8).

ANTONVENETA: spunta l'interesse di Veneto Banca (Il Messaggero, pag. 22).

FINANZA: i cinesi di Shanghai Inventis puntano alle Pmi italiane (Il Sole 24 Ore, pag. 31).

FINMECCANICA: ipotesi Selex per Pansa, i consiglieri indipendenti spingono sul riassetto (Corriere della Sera, pag. 33).

ECONOMIA: consulenze e stipendi d'oro, le Comunita' montane sprecano anche se non esistono piu', inchiesta (La Repubblica, pag. 30-31). Calamita', risarcimenti con polizze private (dai giornali). Man-

 

 

UNICREDITborsa di madridIstatFACEBOOKPIERO FASSINO ALESSANDRO PROFUMOPEUGEOT MAXIMO IBARRAMARIA CANNATACARLO CIMBRI

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daria perrotta giancarlo giorgetti

FLASH – GIORGIA MELONI HA DETTO A BRUTTO MUSO AL RAGIONERE GENERALE DELLO STATO, DARIA PERROTTA: “QUESTO È UN ESECUTIVO POLITICO E NON TECNICO”. IL CENTRODESTRA HA GIÀ SILURATO IL DG DEL TESORO, ALESSANDRO RIVERA, HA LIQUIDATO L’EX RAGIONIERE BIAGIO MAZZOTTA E HA ACCOMPAGNATO ALL’USCITA IL DIRETTORE DELLE PARTECIPATE, MARCELLO SALA. ORA SE LA PRENDE ANCHE CON LA FEDELISSIMA DI GIANCARLO GIORGETTI, CHE NON È CERTO UNA PERICOLOSA COMUNISTA, NÉ UNA OSTILE “MANDARINA” IN QUOTA “DEEP STATE”. A DESTRA COSA PRETENDONO DA MEF E RAGIONERIA? CHE SIANO USI A OBBEDIR TACENDO? DAVANTI AI TRISTI NUMERI, NON CI SONO IDEOLOGIE O OPINIONI…

sangiuliano gasdia venezi giuli

SULLA SPOLITICA CULTURALE DELLA “DESTRA MALDESTRA” – ALBERTO MATTIOLI: “CI RENDEMMO SUBITO CONTO CHE DA SANGIULIANO C’ERA NULLA DA ASPETTARSI, A PARTE QUALCHE RISATA: E COSÌ È STATO. GIULI AVEVA COMINCIATO BENE, MOSTRANDO UNA CERTA APERTURA E RIVENDICANDO UN PO’ DI AUTONOMIA, MA MI SEMBRA SIA STATO RAPIDAMENTE RICHIAMATO ALL’ORDINE - CHE LA DESTRA ABBIA PIÙ POLTRONE DA DISTRIBUIRE CHE SEDERI PRESENTABILI DA METTERCI SOPRA, È PERÒ UN FATTO, E PER LA VERITÀ NON LIMITATO AL MONDO CULTURALE - IL PROBLEMA NON È TANTO DI DESTRA O SINISTRA, MA DI COMPETENZA. CHE BEATRICE VENEZI NON ABBIA IL CURRICULUM PER POTER FARE IL DIRETTORE MUSICALE DELLA FENICE È PALESE A CHIUNQUE SIA ENTRATO IN QUALSIASI TEATRO D’OPERA - (PERCHE' SULL’ARENA DI VERONA SOVRINTENDE - BENISSIMO - CECILIA GASDIA, DONNA E DI DESTRA, SENZA CHE NESSUNO FACCIA UN PLISSÉ?)’’

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....