MPS LANCIA UNA NUOVA BANCA ONLINE, CON UN NOME IMPROBABILE (WIDIBA) - JAMES HOGAN COMPRA COMPAGNIE AEREE MA VOLA COL JET PRIVATO - UBER TORNA IN GERMANIA - QUEI PAZZI CHE ORDINANO L’IPHONE 6 A 1500 DOLLARI

1.MPS LANCIA WIDIBA, LA NUOVA BANCA ONLINE

[r.e.] per "La Stampa"

 

Montepaschi lancia la propria banca online. E al tempo stesso si appresta al cambio della guarda in Cda per far posto ai nuovi soci sudamericani. Queste le indicazioni emerse nel giorno della presentazione della nuova piattaforma Widiba. Il tutto mentre va schiarendosi la situazione all’orizzonte per permettere l’ingresso dei due consiglieri espressione di Btg Pactual e Fintech, al posto di due dei quattro componenti in quota alla Fondazione Mps (vice presidente Marco Turchi e del consigliere Paola Demartini). L’avvicendamento, a questo punto, potrebbe avvenire a ottobre in occasione del prossimo Cda.

ALESSANDRO PROFUMO E FABRIZIO VIOLA ALESSANDRO PROFUMO E FABRIZIO VIOLA

 

Widiba, la banca online che ha avuto il via libera da Bankitalia a maggio, sarà operativa a partire da giovedì prossimo. Nell’arco di piano 2015-2019, hanno spiegato il Ceo di Mps, Fabrizio Viola, e il numero uno della start-up, Andrea Cardamone, conta di centrare quattro obiettivi: avere una rete di oltre mille promotori finanziari, superare le quote di 500 mila clienti e di 20 miliardi di masse intermediate e raggiungere il profitto entro due anni, nel 2017. Un progetto che Viola ha definito «strategico» per il gruppo visto che «intendiamo allargare la potenza della banca così come previsto nel piano di rilancio».

 

2.UBS SALE IN CARIGE E ARRIVA AL 5 PER CENTO

[r.e.]  per "La Stampa"

 

Ubs sale ancora in Carige e si apre un giallo sul possibile posizionamento di un nuovo socio nel capitale della banca genovese. Il colosso svizzero si era piazzato a giugno al 4% della banca, aveva brevemente rifiatato a luglio, ed è ora risalito al 5,043% dell’istituto. L’operazione è stata dichiarata alla Consob dal 6 settembre ed è emersa ieri negli aggiornamenti periodici della Commissione sulle partecipazioni rilevanti. Tanto è bastato per sostenere il titolo in Borsa, salito ieri a Piazza Affari dell’1,16% a 0,113 euro tra buoni volumi.

 

Alessandro Profumo Fabrizio ViolaAlessandro Profumo Fabrizio Viola

Quando la banca svizzera era entrata in Carige a giugno si erano subito accesi i riflettori sulla quota, anche perché era stata acquistata contestualmente alla cessione fuori mercato del 10,9% del capitale della banca in mano alla Fondazione Carige (oggi al 19%). Già allora il mercato aveva puntato sull’ipotesi che Ubs avesse acquistato la partecipazione per conto di terzi, e anche ora la convinzione degli addetti ai lavori è che ci sia in realtà un mandante dietro il posizionamento degli svizzeri. Tra i nomi che erano circolati in estate c’erano quello dell’imprenditore ligure Vittorio Malacalza e della famiglia Garrone. Ma le indiscrezioni non sono mai state confermate.

 

3.PISAPIA E LE MUNICIPALIZZATE A GEOMETRIA VARIABILE

(s.agn. ) per il "Corriere della Sera"

 

BANCA CARIGE BANCA CARIGE

Al polifonico coro dei sindaci azionisti (e dei manager) di A2A e Iren si aggiunge anche la voce del primo cittadino di Milano, Giuliano Pisapia. Arruolato sul fronte degli «aggregatori» come il suo omologo torinese Piero Fassino, ieri Pisapia ha dapprima diplomaticamente smussato le divergenze con il collega bresciano, sostenendo che «sia io che il sindaco di Brescia abbiamo già dato indicazione che bisogna andare verso l’aggregazione di soggetti che danno servizi sul territorio».

 

Poi ha aggiunto che solo dopo future indicazioni (e incentivi) di legge si potrà vedere «se ci possono essere, come io ritengo, delle prospettive anche più ampie». Tutto, comunque, dovrà essere fatto «con gradualità». In attesa di sapere se a Reggio Emilia, a Genova e a Brescia siano d’accordo, un altro giro di sindaci si è messo in movimento: Gianluca Galimberti di Cremona ha aperto a una fusione di Linea Group con A2A. Ma anche lì bisognerà aspettare l’opinione dei primi cittadini di Lodi, Pavia, Crema e Rovato, che sono gli altri soci di Linea. Di certo c’è che di socio municipale in socio municipale la «gradualità» si prospetta assai lunga.

 

4.LA BAD BANK DI UNICREDIT E INTESA SANPAOLO E IL DILEMMA DI KKR

(giu.fer.) per il "Corriere della Sera"

 

UBS UBS

Rischiano di allungarsi i tempi del progetto sui crediti ristrutturati al quale stanno lavorando da mesi Unicredit, Intesa Sanpaolo e Kkr e che potrebbe vedere la luce non prima del primo trimestre 2015. Si potrebbe firmare entro l’anno e mettere in piedi la struttura nel primo trimestre (del 2015) ma non si farà assolutamente entro l’anno, ha scritto ieri la Reuters. Tra Intesa e Unicredit c’è pieno accordo, i problemi starebbero sorgendo con Kkr.

 

In particolare, gli ostacoli riguardano il trattamento fiscale e legale applicato ai flussi di capitale che arriveranno da Kkr. La società Usa vorrebbe realizzare una struttura agile, di impronta americana, ma di difficile realizzazione in Italia. Una fonte vicina alla situazione, pur riconoscendo la complessità del deal che è assolutamente nuovo per la realtà italiana, afferma che si sta continuando a lavorare per chiudere entro l’anno e fare in modo che l’operazione possa dispiegare i suoi effetti già sul bilancio 2014.

 

5.UBER TORNA ONLINE IN GERMANIA E TROVA SOSTEGNO IN ITALIA

(f. sav.) per il "Corriere della Sera"

 

pisapia e cinzia sasso foto riccardo schitopisapia e cinzia sasso foto riccardo schito

Uno a zero. Anzi. Due a zero per Uber. Ieri giornata trionfale per l’applicazione che consente di prenotare tramite smartphone una vettura a noleggio recentemente finita nel mirino delle associazioni di tassisti. In Germania il tribunale regionale di Francoforte ha revocato il blocco che era stato imposto in tutto il Paese. Secondo la Corte non era necessario un procedimento urgente, come avevano preteso i tassisti perché — a loro avviso — Uber lederebbe la concorrenza per la presunta assenza delle licenze di chi noleggia la vettura. In Italia invece — dove una decisione restrittiva non è ancora stata presa — c’è da registrare la convinta apertura da parte di Salvatore Rebecchini, commissario Antitrust.

 

«Uber deve poter operare sul mercato italiano perché è un’esperienza molto interessante per le implicazioni concorrenziale che comporta, soprattutto per quanto riguarda il miglioramento e la qualità del servizio per i consumatori» ha detto. Il sostegno convinto del commissario nasce dall’ipotesi che Uber farà aumentare i volumi del trasporto a noleggio pur facendo abbassare i prezzi del servizio ai tassisti alle prese con un’inattesa concorrenza: «Se si facilita l’accesso al servizio probabilmente più consumatori saranno indotti ad utilizzare il taxi». Nuove economie di scala.

 

6.BLACKSTONE PUNTA 350 MILIONI SUI GRATTACIELI TEDESCHI

(c.d.c. ) per il "Corriere della Sera"

 

federico ghizzonifederico ghizzoni

Uffici da 350 milioni di euro. Blackstone, il colosso statunitense specializzato nel private equity, sarebbe in trattativa per comprare due torri a Francoforte. Il fondo americano avrebbe già chiuso un accordo con Gll Real Estate Partners per comprare, nella città tedesca che ospita numerose banche di livello internazionale, MesseTurm Office Tower, il secondo grattacielo più alto di Francoforte. Il prezzo era di 250 milioni di euro. Operazione che si aggiunge a quella annunciata da Ivg Immobilien, gruppo tedesco del real estate, che avrebbe raggiunto nei giorni scorsi un accordo per la vendita di un altro grattacielo, il Pollux, per 100 milioni di euro. Acquirente? Blackstone, ovviamente.

 

7.COMPRA COMPAGNIE MA USA IL JET PRIVATO

Da "il Giornale"

 

Il nuovo, temutissimo re del trasporto aereo europeo, James Hogan, che lunedì è stato in visita a Milano, ha scelto di partire da Linate con un volo privato. Egli domina su un panorama di compagnie che vanno da Abu Dhabi a Roma, da Berlino a Ginevra, ma per i suoi spostamenti si serve di un piccolo jet che gli permette maggiore agilità. Lo scopo non è il lusso, naturalmente, ma la massima efficienza. La stessa differenza che c'è tra il taxi e il tram.

UBER PER IPHONE UBER PER IPHONE

 

Così Hogan, lasciato il Principe di Savoia, dopo aver avuto incontri con i dipendenti Alitalia, con il presidente della Sea, Pietro Modiano, e con i banchieri Carlo Messina (Intesa Sanpaolo) e Federico Ghizzoni (Unicredit), si è fatto portare all'Avazione generale di Linate, l'aeroporto privato ex Ata, e da qui si è imbarcato per Londra. Fresco per nuovi meeting.

 

8.QUEGLI IRRIDUCIBILI PRONTI A STRAPAGARLO

Da "il Giornale"

BLACKSTONEBLACKSTONE

 

L'iPhone 6 sta facendo il pieno di ordini, oltre 4 milioni quelli preordinati online, e molti saranno coloro che non potranno dire di essere stati tra i primi a stringere tra le mani l'agognato smartphone. Se è già da una decina di giorni che alcuni irriducibili sono in coda davanti ai negozi di New York e Tokio aspettando la fatidica data del 19 settembre, ossia venerdì prossimo, c'è anche chi è disposto a comperare, online su eBay, la prenotazione fatta da un altro, ovviamente pagando l'iPhone 6 il 50-60% in più.

 

A esempio, una prenotazione di 2 modelli di iPhone 6 Plus da 128 Gb è stata acquistata per 3.050 dollari, circa 1.100 dollari più del prezzo di vendita al dettaglio. E c'è chi è arrivato a chiedere fino a 4mila dollari per il suo preordine. Il prezzo medio di quelli aggiudcati è stato, comunque, di circa 1.500 dollari.

james hogan etihad 6james hogan etihad 6

 

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