IL GIOCO DELLE TORRI - MUCCHETTI: “RAI E GOVERNO NON FACCIANO I FURBI. IL CDA DI RAIWAY DEVE DIRE SE L’OFFERTA DI EI TOWERS E’ ARRIVATA A SUA INSAPUTA O E’ CONCORDATA. VEDO PROFILI ANTITRUST ASSAI SENSIBILI”

Massimo Mucchetti Massimo Mucchetti

Wanda Marra per il “Fatto quotidiano”

 

Il Patto del Nazareno c’entra? Non lo so, quella di Ei Towers è un’offerta strana”. Parola di Massimo Mucchetti, presidente Commissione Industria del Senato. Il governo ha detto che la Rai manterrà il 51% di Rai Way. “E quindi Ei Towers dovrebbe ritirare la sua offerta. Lo farà?”.

 

Senatore Mucchetti, cosa pensa dell’offerta Mediaset sulle torri Rai?

Quella di Ei Towers è un’Opa singolare, chiede il 100 per cento di Rai Way, o almeno i due terzi per poter padroneggiare l’assemblea straordinaria, quando c'è un socio, la Rai, che possiede il 65 per cento.

 

Ei Towers ha pure il braccino corto: offre un premio di non più del 20 per cento pagato in parte con carta anzichè in contanti. Ei Towers è controllato da Mediaset. Mi chiedo: il Biscione ha già in tasca il sì della Rai oppure arriverà una seconda offerta che prevederà il condominio, con tanto di patti parasociali, tra Rai e Mediaset?

 

Come è possibile chiarirlo?

Ei Towers lancia opa su RaiwayEi Towers lancia opa su Raiway

Il Cda di Rai Way deve prendersi le sue responsabilità, deve dire se l’offerta sia congrua o meno e se sia arrivata a sua insaputa, quindi con un profilo ostile, o se la ritiene amichevole in quanto concordata in precedenza. Anche il Cda Rai, in quanto azionista di Rai Way, deve dire la sua. Basta che dica di no e non se ne parla più.

 

Il governo è mai intervenuto in operazioni simili?

Nel 2001 l’allora ministro Gasparri fermò, con una lettera al Dg della Rai, la cessione del 49 per cento a Rai Way a Crown Castle che offriva 800 miliardi di lire. La valutazione odierna esprime un più 50 per cento. Sembra parecchio. Ma non lo è. L’infrastruttura va meglio broadcasting. Quindici anni fa Mediaset valeva tra un terzo e la metà di quel che vale oggi. La Rai non è una donatrice di sangue.

Mediaset vuole comprare Rai Way- Ei Towers lancia opa Mediaset vuole comprare Rai Way- Ei Towers lancia opa

 

E gli organi di controllo cosa dovrebbero fare?

Antitrust e Agcom possono o imporre la separazione totale delle reti con fuoriuscita da Ei Towers ovvero accontentarsi dell’unbundling (cioè della separazione, ndr.) come avviene nelle Tlc. Sfortunatamente in questo caso il monopolista della rete, se passasse l’Opa promossa da Mediaset, sarebbe anche uno dei principali operatori della tv nella raccolta pubblicitaria.

 

matteo renzi e berlusconi 0aa87941matteo renzi e berlusconi 0aa87941

In un settore così connesso con l’informazione, e quindi con uno dei fondamenti della democrazie, l’unbundling da parte del monopolista della rete che al tempo stesso è uno dei principali operatori tv nel mercato pubblicitario, non darebbe sufficienti garanzie.

 

Anche la cessione di Rcs a Mondadori è un caso di concentrazione.

Cedere l’attività editoriale originaria è decisione che dovrebbe essere presa da un Cda nel pieno del mandato e non in scadenza, un Cda espressione di equilibri tra azionisti che sembrano superati e presieduto da un valente professionista che, credo, non potrà votare la proposta perchè in rilevanti rapporti professionali con il gruppo Fininvest.

LOGO MONDADORILOGO MONDADORI

 

La somma di 120-130 milioni offerta da Mondadori non mi pare esagerata se è vero che Rcs ha un margine operativo lordo di 16 milioni di euro l’anno. La forza della proposta di Ernesto Mauri, ottimo ad di Segrate, consiste principalmente nel fatto che permetterebbe a Rcs Mediagroup di rispettare le garanzie richieste dalle banche creditrici. Sarebbe preferibile che queste garanzie fossero rispettate grazie alla gestione ordinaria, sostenuta da cessioni più mirate su quanto non è utile al futuro del gruppo. Se Rcs Mediagroup vuol ridefinire il suo perimetro di attività (e credo lo dovrà fare) serve un piano complessivo e non la politica del carciofo.

 

Anche qui, vede riverberi del patto del Nazareno?

Non lo so. Non sono un dietrologo. Ma vedo profili antitrust assai sensibili.

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA…