TE LE DO IO LE TELECOMUNICAZIONI! - MURDOCH CHE ASSALTA TIME WARNER, LA FUSIONE 3-WIND CHE TORNA IN CANTIERE, LE MOSSE DI ALIERTA TRA ITALIA E BRASILE: IL FUTURO È L’UNIONE TRA RETI E CONTENUTI

Ugo Bertone per "Libero Quotidiano"

alierta esce da palazzo chigi foto ansa alierta esce da palazzo chigi foto ansa

 

Martedì 8 luglio il board di Time Warner, il colosso della tv e degli studios cinematografici, ha detto no ad una proposta indecente: 80 miliardi di dollari, tanti quanti ne offriva Rupert Murdoch per celebrare le nozze tra la stessa Warner e la sua 21° Century Fox, il cuore dell’impero dello squalo.

 

La notizia è esplosa ieri a Wall Street, dopo lo scoop del New York Times facendo scattare la corsa al titolo Time Warner +3%. Insomma, la Borsa dà poca importanza alla smentita, mentre è convinta che la partita, quella vera, è appena cominciata. Anche perché sembra che Google sia interessata a soffiare l’affare a Murdoch.

 

Giovedì 10 luglio, un report di JP Morgan ha rilanciato l’interesse degli operatori, italiani ma soprattutto internazionali, su Telecom Italia. La novità è che, a differenza delle analisi precedenti (vedi Goldman Sachs) l’attenzione non era legata all’uscita dal Brasile o da qualche sviluppo finanziario, bensì da due novità industriali in arrivo: il consolidamento del settore, in linea con quel che sta avvenendo un po’ovunque (quattro gestori sono troppi in un Paese europeo); la rinascita della telefonia fissa, già data per sepolta, ora in forte ripresa grazie alla diffusione della banda larga che può correre sul filo.

Murdoch con le figlie Chloe e Grace Murdoch con le figlie Chloe e Grace

 

Analisi azzeccata. Ieri la notizia che Goldman Sachs e Deutsche bank hanno ripreso in mano il dossier delle nozze, più volte annunciate, tra Wind e 3, ha avuto l’effetto paradossale di far schizzare alle stelle Telecom Italia che ha registrato in Piazza Affari un incremento superiore al 7 %.

 

Che nesso può esserci tra l’ennesima battaglia dei giganti a Manhattan con le vicende delle tlc italiane? Nessuna, dal punto di vista causale. Ma entrambe le partite rappresentano altrettanti capitoli di un fenomeno di dimensioni mondiali che promette di cambiare molte cose, dalla fruizione della tv al mondo dei media e dei telefoni.

 

LI KA SHINGLI KA SHING

E già le ha cambiate, a giudicare dal commento di Fedele Confalonieri dopo l’ingresso della spagnola Telefonica in Mediaset Premium: «A noi l’ingresso di Telefonica fa comodo: seguendo lo sviluppo tecnologico ha senso avere rapporti con un gruppo telefonico». All’opposto, un gruppo delle tlc presto potrà offrire ai propri clienti molto di più della possibilità di comunicare, bensì i contenuti più pregiati, tipo il calcio, al centro di battaglie miliardarie.

 

time warner cable time warner cable

In sostanza, ovunque accelera l’integrazione tra chi possiede i “binari” virtuali, cioè le reti, e chi ha le locomotive cioè i media) più potenti. Una sfida che coinvolge anche i grandi di Internet, odiati dalle tlc che da anni trasportano gratis le varie Google e Facebook e che assume caratteristiche diverse a seconda dei mercati, a seconda che prevalga (caso Usa) il cavo, piuttosto che altri sistemi (vedi il digitale terrestre o il satellitare).

 

Non è difficile individuare l’obiettivo di tutti: offrire agli utenti sistemi chiusi, in cui l’abbonato potrà comunicare ma anche disporre di contenuti sempre più avanzati o permettere all’utente di comprare, vendere, fare commissioni da casa o dall’ufficio. Molto più difficile capire chi vincerà. Ma la storia non si ferma. Negli Usa, oltre alle avances di Murdoch, quest’anno si è già assistito all’accordo tra John Malone e Cabel Warner, l’At& t (tlc) è in trattativa con con Direct tv (cavo).

 

AT&T

E non manca a replica in grande dell’operazione Wind-3, cioè le nozze in vista tra Sprint e T Mobile, troppo piccole da sole per affrontare la sfida. In Brasile, altro terreno di confronto, al centro delle trame c’è Telecom Italia. L’ultimo rumor è che Telefonica sarebbe in procinto di cedere la sua quota nella società italiana per venire incontro al diktat delle autorità brasiliane.

 

zuckerberg surfing zuckerberg surfing

In questo modo Tim Brasil potrebbe unirsi in Sud America Gvt (scuderia Vivendi, di cui è presidente Vincent Bolloré, secondo azionista di Mediobanca) creando un gruppo integrato secondo i voleri del presidente Dilma Rousseff che vede di buon occhio la riduzione dei competitors. A quel punto Telecom Italia, già partner industriale di Sky si troverà a concorrere in Italia con la squadra di Mediaset -Telefonica e, magari, Al Jazeera. Ma attenzione. I giochi sono così rapidi che lo scenario potrebbe capovolgersi.

Eric Schmidt di Google Eric Schmidt di Google

Ultimi Dagoreport

osnato fazzolari savona banco bpm

FLASH! – NONOSTANTE SIA FINITO NEL MIRINO DI FAZZOLARI (TRAMITE IL BRACCIO ARMATO, MARCO OSNATO), IL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, NON È UN TIPINO FACILE DA “PIEGARE”, VISTA ANCHE LA SUA “SARDITUDINE”: SA CHE SE DOVESSE PARTIRE DA PALAZZO CHIGI L’ORDINE DI RASSEGNARE LE SUE DIMISSIONI, SI REGISTREREBBE UN PESANTISSIMO CONTRACCOLPO SULLA BORSA DI MILANO – COSE MAI VISTE NELLA GUERRA IN CORSO TRA LA FINANZA MILANESE E IL GOVERNO DI ROMA: IERI E' APPARSA UNA PAGINA DI PUBBLICITÀ SUL “GIORNALE” DI ANGELUCCI, CON CUI BANCO BPM, CARO ALLA LEGA DEL MINISTRO GIORGETTI, SPARA UN GIGANTESCO "NO" ALL’OPS DI UNICREDIT...

simone inzaghi arabia saudita massimiliano allegri antonio conte vincenzo italiano

DAGOREPORT - QUEL DEMONE DI SIMONE INZAGHI, ALLA VIGILIA DELLA DUE PARTITE PIÙ IMPORTANTI DELLA STAGIONE CON IL COMO IN CAMPIONATO E CON IL PSG IN CHAMPIONS, SAREBBE FORTEMENTE TENTATO DALL’OFFERTA DA 20 MILIONI DI PETRO-DOLLARI ANNUI DELL’AL HILAL - L'INTER, CON LA REGIA DI MAROTTA, STAREBBE GIÀ CERCANDO DI BLOCCARE IL CONTE MAX ALLEGRI, CHE AVREBBE RICEVUTO UN’OFFERTA DA 6 MILIONI DI EURO DAL NAPOLI DA AURELIONE DE LAURENTIIS CHE SI STA CAUTELANDO DAL PROBABILE ADDIO DI ANTONIO CONTE, CORTEGGIATO DALLA JUVENTUS – E IL MILAN, SFUMATO VINCENZO ITALIANO, CHE RESTA A BOLOGNA, STAREBBE VIRANDO SU…

rai giampaolo rossi giancarlo giorgetti silvia calandrelli antonio marano felice ventura

DAGOREPORT – COME MAI LA LEGA HA DATO L’OK A FELICE VENTURA, IN QUOTA FDI, E GIA' CAPO DEL PERSONALE RAI, AL DOPPIO INCARICO CON LA PRESIDENZA DI RAI PUBBLICITÀ? - DOPO LO SHAMPOO DI GIORGETTI ALL'AD ROSSI CHE VOLEVA LA DEM CALANDRELLI (IL MEF E' L'AZIONISTA AL 99,56% DELLA RAI), È ANDATA IN SCENA LA PIÙ CLASSICA DELLE SPARTIZIONI DI POTERE, SOTTO L'ABILE REGIA DI MARANO, PRESIDENTE PRO-TEMPORE DI VIALE MAZZINI, IN QUOTA LEGA: IL CARROCCIO, IN CAMBIO DELL’OK A VENTURA, OTTIENE DUE VICEDIREZIONI A RAISPORT (CON BULBARELLI E DE LUCA) - UN COLPO IMPORTANTE PER LA LEGA IN VISTA DELLE "SUE" OLIMPIADI INVERNALI MILANO-CORTINA (RAISPORT HA UNA SEDE A MILANO)...

il patriarca kirill con vladimir putin alla veglia pasquale

FLASH – QUANDO IL MINISTRO DEGLI ESTERI RUSSO, SERGEI LAVROV, CHIUDE LA PORTA ALNEGOZIATO IN VATICANO SOSTENENDO CHE NON SIA “ELEGANTE CHE PAESI ORTODOSSI (RUSSIA E UCRAINA) DISCUTANO IN UNA SEDE CATTOLICA” DELLA PACE, UTILIZZA UN ARGOMENTO PRETESTUOSO. INNANZITUTTO PERCHÉ L’UNITÀ ORTODOSSA SI È ROTTA CON L’INVASIONE DELL’UCRAINA DEL 2022 (LA CHIESA DI KIEV HA PRESO LE DISTANZE DA QUELLA DI MOSCA). E POI PERCHÉ RIVOLGERSI AL PAPA FAREBBE OMBRA AL PATRIARCA DI MOSCA, KIRILL, CHE HA BENEDETTO PUTIN E LA SUA “OPERAZIONE SPECIALE” PARLANDO DI “GUERRA SANTA…”