alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone gaetano caputi palazzo chigi

NAGEL MARCIA SU ROMA – L’AD DI MEDIOBANCA DOMANI SARÀ A COLLOQUIO CON IL CAPO DI GABINETTO DI GIORGIA MELONI, GAETANO CAPUTI, PER PRESENTARE L’OPERAZIONE SU BANCA GENERALI – IL GOVERNO, IN ASSE CON CALTAGIRONE E MILLERI, È PARTE IN CAUSA IN QUANTO AZIONISTA DI MPS, CHE VUOLE PAPPARSI PIAZZETTA CUCCIA – MASSIMO DORIS (MEDIOLANUM): “L’OPS DI MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI È UNA BELLA OPERAZIONE…”

1. DORIS: «OPS SU BANCA GENERALI È UNA BELLA OPERAZIONE»

Estratto dell’articolo di Federica Pezzatti per “il Sole 24 Ore”

 

massimo doris foto di bacco (2)

«L’Ops di Mediobanca su Banca Generali è una bella operazione per Mediobanca, ammesso che vada a buon fine».

 

Lo ha detto Massimo Doris, ad di Banca Mediolanum (che detiene il 3,49% Cuccia ripartita tra Banca Mediolanum e Mediolanum Vita), interpellato dai giornalisti in occasione del lancio della convention nazionale del gruppo che si è tenuta ieri all’Inalpi Arena di Torino.

 

Un giudizio in linea con quello espresso da Francesco Milleri, numero uno di EssilorLuxottica e presidente di Delfin, il 30 aprile durante l’assemblea del colosso dell’occhialeria.

 

PHILIPPE DONNET ALBERTO NAGEL

«Il fatto di volersi rafforzare nel wealth management era dichiarato come obiettivo. Farlo attraverso questa Ops su Banca Generali ha assolutamente senso dal punto di vista industriale», ha detto Doris, che considera l’operazione coerente con i precedenti step fatti da Mediobanca, dapprima con la creazione di CheBanca! e poi con la successiva trasformazione della stessa in Mediobanca Premier.

 

Banca Mediolanum comunque convocherà un consiglio di amministrazione “ad hoc” per valutare come votare sull’Ops di Mediobanca su Banca Generali e anche per decidere se aderire all’offerta di Mps su Piazzetta Cuccia.

 

ALBERTO NAGEL

[…] E alla domanda se l’Ops di Monte Paschi Siena su Mediobanca sia compatibile con quella di piazzetta Cuccia su Banca Generali, l’ad di Banca Mediolanum ha affermato: «più che rispondere io, ha risposto Luigi Lovaglio (l’ad di Mps, ndr), dicendo che l’operazione diventa ancora più interessante. E questo, lo decide chi ha lanciato l’offerta».

 

Per ora dunque l’ad di Banca Mediolanum non si è sbilanciato e ha ribadito che «i due cda saranno chiamati a valutare molto bene tutti gli aspetti visti i due grandi cambiamenti in atto».  […]

 

2. GENERALI, OFFERTA SOTTO ESAME UNICREDIT-BPM, OPS IN BILICO

Estratto dell’articolo di Daniela Polizzi e Paola Pica per il “Corriere della Sera”

 

FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE - FRANCESCO MILLERI

L’offerta di Mediobanca di «separazione» dalle Assicurazioni Generali, attraverso l’offerta di scambio (Ops) su Banca Generali, è al vaglio di tutti i soggetti coinvolti in quella che si profila come la più grande operazione mai realizzata nella finanza italiana.

 

Da un lato, con Banca Generali, Mediobanca darebbe vita a un polo nella gestione dei patrimoni, dall’altro si reciderebbe il legame storico, durato quasi 70 anni, tra la banca di Enrico Cuccia e il Leone di Trieste.

 

Domani sarà un giornata ricca di appuntamenti, di fatto il calcio di inizio. […] Partiamo da Trieste, che domani riunisce il consiglio sotto la presidenza di Andrea Sironi e la guida operativa di Philippe Donnet […] per completare la governance con la nomina dei comitati.

 

MASSIMO DORIS

A questi organi del cda spetterà il compito di esaminare l’offerta di Mediobanca su Banca Generali (controllata con il 50,1% dal gruppo Generali) e in particolare l’attenzione è rivolta alla costituzione del comitato «Parti correlate» che monitora i (tanti) intrecci d’interessi tra i soci ed esprime pareri preventivi. […]

 

L’altro incontro-chiave è il colloquio a palazzo Chigi del ceo di Mediobanca Alberto Nagel con il capo di Gabinetto della premier Giorgia Meloni Gaetano Caputi, al cui vaglio sono passate tutte le operazioni del maxi risiko in corso, dall’Ops di Unicredit su Banco-Bpm a quella di Mps sulla stessa Mediobanca.

 

philippe donnet - andrea sironi

[…] All’esponente del governo, […] Nagel dettaglierà i vantaggi per tutti gli «stakeholder» dell’offerta da 6,3 miliardi che, come detto, punta a creare un soggetto italiano nella gestione con patrimoni per 210 miliardi. Se l’operazione andrà in porto, Generali si ritroverà in portafoglio un 6,5% di azioni proprie che vale a oggi circa 3 miliardi.

 

Cosa potrebbe fare Generali di questa quota? Le opzioni sono diverse: utilizzarla per comprare attività nelle assicurazioni e nell’asset management oppure per remunerare i soci attuali o magari per invitarne di nuovi. È quest’ultimo lo scenario che più accende le attese.

 

ANDREA ORCEL - FOTO LAPRESSE

Secondo il mercato si potrebbe aprire una sfida tra le due maggiori banche del Paese, Intesa Sanpaolo guidata da Carlo Messina e l’Unicredit di Andrea Orcel che di Generali ha già il 6,7%. Ma non è neanche da escludere che le due banche possano convivere a Trieste in un nuovo equilibrio.

 

[…]  Certo è che l’istituto guidato da Orcel potrebbe guardare a nuove sponde, soprattutto dopo che ieri è circolata la notizia di un suo possibile abbandono dei piani sul Banco. Palazzo Chigi non sarebbe infatti disponibile a ridurre i paletti imposti a Unicredit, ha scritto Bloomberg dopo che nella mattinata il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha risposto: «Fanno quello che vogliono», sull’ipotesi di una rinuncia da parte di Unicredit all’Ops sul Banco .

 

LUIGI LOVAGLIO - FOTO LAPRESSE

Nel caso, potrebbero aprirsi altri scenari, mentre anche il fronte tedesco resta incerto e i dipendenti di Commerz si preparano a votare al referendum interno sull’offerta Unicredit. […]

CARLO MESSINA ALBERTO NAGEL i dividendi di Caltagirone in Generali dal 2015 al 2024

Ultimi Dagoreport

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...