merkel wurstel

NEIN ! LA MERKEL RIFIUTA L’AIUTO PUBBLICO ALLA DEUTSCHE BANK E IL TITOLO PRECIPITA AI LIVELLI DEL 1983 - LA FUSIONE CON LA COMMERZBANK (GIA’ SALVATA DALLO STATO, QUANDO ERA ANCORA POSSIBILE) SLITTA A NATALE - I DUE ISTITUTI TEDESCHI SONO TRA I 10 PEGGIORI D’EUROPA

 

Tonia Mastrobuoni per “la Repubblica

 

Ormai un’azione Deutsche Bank vale appena 10,55 euro, il minimo dal 1983. Con il crollo in Borsa del 7,5 per cento sofferto ieri dopo il susseguirsi di nuove indiscrezioni e smentite sul suo destino, il titolo della principale banca tedesca ha perso oltre il 50 per cento del valore dall’inizio dell’anno.

 

DEUTSCHE BANKDEUTSCHE BANK

Un’ennesima giornata disastrosa che ha anche zavorrato il Dax di Francoforte facendogli perdere il 2,2 per cento. E lascia aperti interrogativi inquietanti sul futuro della banca guidata da John Cryan.

 

Può la Germania lasciare cadere il suo gigante dai piedi di argilla per non compromettere la campagna elettorale di Angela Merkel e perché Wolfgang Schaeuble possa mantenere il punto su una legge come “bail in”, la legge europea entrata in vigore all’inizio dell’anno e che coinvolge azionisti, investitori e risparmiatori oltre i 100mila euro nei salvataggi delle banche?

 

Il “là” per l’ennesima giornata di passione in Borsa l’ha offerta un’indiscrezione pesante uscita nello scorso fine settimana, smentita nelle modalità ma confermata nella sostanza dal governo. «Non c’è alcuna ragione per speculare su possibili aiuti di Stato a Deutsche Bank» ha sottolineato il portavoce della cancelliera, Steffen Seibert, commentando quanto scritto da Focus nel fine settimana.

john cryan  deutsche bankjohn cryan deutsche bank

 

Secondo il settimanale, Angela Merkel avrebbe rifiutato a Cryan sia la richiesta di aiuti avanzata sul fronte finanziario, sia quella di un intervento presso il dipartimento di Giustizia americano per smussare la maxi multa da 14 miliardi di euro chiesta per lo scandalo dei mutui subprime. Fino alle elezioni politiche del 2017, questa la tesi di Focus, Merkel non vuole sentir parlare di salvataggi pubblici.

 

Ma Seibert ha smentito che ci sia stato un incontro del genere. E ha sottolineato di augurarsi in ogni caso «un trattamento equo» dagli americani; per casi analoghi, altri istituti di credito hanno pagato appena il 10 o 20 per cento della cifra sparata in partenza dal Dipartimento di Giustizia.

 

quartier generale di Deutsche Bank a Francoforte quartier generale di Deutsche Bank a Francoforte

Sulla spinosa questione del contenzioso che riguarda vendite truffaldine di prodotti finanziari legati ai mutui spazzatura statunitensi, la banca si è sentita comunque in dovere di smentire. Cryan «non ha in alcun momento pregato la cancelliera di far intervenire il governo nelle trattative in corso con il ministero della Giustizia Usa» ha fatto sapere un portavoce, Joerg Eigendorf.

 

Deutsche Bank, ha aggiunto, «è fermamente decisa a risolvere da sola le sue sfide». E dopo che i listini si erano già scatenati al ribasso su ipotesi di ricapitalizzazioni, il portavoce ha detto che «la questione di un aumento di capitale al momento non si pone ».

 

GRATTACIELO COMMERZBANK GRATTACIELO COMMERZBANK

Altre indiscrezioni continuano a puntare su una fusione tra Deutsche Bank e Commerzbank. I vertici si sarebbero visti quest’estate ma avrebbero congelato i negoziati fino a fine anno. Commerz è partecipata al 15 per cento dallo Stato, da quando il precedente governo Merkel fu costretto a salvarla dopo il fallimento di Lehman Brothers. Cryan sostiene che le fusioni sono un’opzione concreta, per la prima banca tedesca.

 

Intanto sembra che il numero uno di Commerz, Martin Zielke, pianifichi 9.000 esuberi per far fronte ai problemi di bilancio emersi negli ultimi mesi. Lo sostiene l’Handelsblatt. Di recente Zielke aveva promesso una svolta «brutale, rapida e radicale».

 

Negli ultimi stress test dell’Eba, le prime due banche tedesche sono risultate tra le dieci peggiori dell’Unione europea.

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO PER UN EVENTO ALL’ANNO. ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA IN VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...