veronica lario

DAL CAIMANO AL LEONE - NON C'È SOLO VERONICA LARIO AD AVER INVESTITO IN GENERALI (3 MILIONI): C'È LA CONTESSA VISCONTI DI MODRONE (CON IN TOTALE 220 MILIONI DI INVESTIMENTI FINANZIARI E ZERO DEBITI), UN SIGNORE BAVARESE DI 87 ANNI CHE OGNI ANNO DEPOSITA IN ASSEMBLEA I SUOI 50 MILIONI IN AZIONI. CHE QUEST'ANNO GLI HANNO PERMESSO DI INCASSARE 2,7 MLN IN DIVIDENDI...

 

Mario Gerevini per www.corriere.it - L'Economia

 

veronica lario

Davanti alla spettacolare villa in Brianza di un introvabile socio Generali viene un dubbio: non sarà più importante segnalare che la People’s Bank of China ha alleggerito la partecipazione in Generali dal 2 all’1%? Cercando di capire chi sia quel vecchio tedesco titolare di un gigantesco pacchetto di azioni del Leone, spunta dal profondo Lussemburgo la Purple Protected Asset che ha messo in portafoglio l’1% della compagnia: sembra poco ma sono 225 milioni di euro. Ma vogliamo parlare della contessa che ha 220 milioni in un mix di azioni-bond-liquidità, oppure della solita Mediobanca & C con annessi fondi e connesse banche che si sono mossi ben poco nel capitale Generali?

veronica lario

 

 Dell’investimento della ex moglie di Silvio Berlusconi o quello dei fondi pensione americani? Opzione uno: uomini e donne in carne, ossa e conto titoli. Poi faremo i compiti anche sul resto. Alla base c’è quanto di più aggiornato sia possibile trovare alla voce «Azionisti Generali», cioè il libro soci, passato in rassegna incrociando i dati con bilanci societari e altre fonti. Così abbiamo messo in fila, per la prima volta, gli attuali 100 più importanti azionisti persone fisiche. Di alcuni si può fare nome e cognome.

 

L’uomo da 50 milioni

Allora partenza, direzione Monaco di Baviera, a «caccia» di Wilhelm Winterstein. È il number one, dopo di lui gli altri 99 sono tutti e solo italiani: possiede da molti anni la bellezza di 50 milioni di euro in azioni Generali che deposita sempre alle assemblee. Non sappiamo se è soltanto una parte del suo patrimonio. Fatto sta che quest’anno solo di dividendo ha incassato 2,7 milioni. Winterstein, 87 anni, casa che dà sull’ Englischer Garten, è un avvocato e banchiere, figlio di un collezionista d’arte e nipote per parte di madre di Wilhelm von Finck fondatore della banca privata Merck Finck & Co., venduta a Barclays nel 1990 per 600 milioni di marchi.

 

Il brianzolo d’oro

GENERALI 24x576@LaStampa.it

Il secondo in classifica è il brianzolo del villone, parecchio distanziato. Ha «solo» 32 milioni investiti in Generali ma una quarantina d’anni meno del tedesco. Ed è anche lui un cassettista: da anni non muove i titoli e nulla facendo porta a casa con la cedola circa 1,8 milioni di rendimento, cioè 5 mila euro al giorno. È evidente che questi ricchi signori non seguono con apprensione l’andamento del titolo in Borsa altrimenti dovrebbero dotarsi di personal-cardiologo: ogni volta che il titolo si muove dell’1% «ballano» 300 mila o 500 mila euro. Dal cancello, la villa si intravede attraverso le piante curatissime del grande parco. C’è una casa-portineria all’ingresso, la governante dice che il nostro brianzolo d’oro è via. Si starà godendo il dividendo.

philippe donnet gabriele galateri di genola alberto minali

 

Il leone di Torino

In centro a Milano vivono due anziani commercialisti da decenni soci a Trieste. Hanno circa 17 milioni ciascuno e anche loro sembrano appartenere alla foltissima schiera di chi tramanda i titoli di padre in figlio. Patrimoni enormi. Come quello di una giovane signora torinese che con il padre ha piccole attività immobiliari ma il vero tesoro è un pacchetto da 30 milioni del Leone. Non fa vita mondana, profilo bassissimo, una ricchissima signora nessuno. Stiamo a Torino, precisamente nel conto titoli della Fondazione Accorsi-Ometto: lì sono depositate azioni Generali per 11,3 milioni di euro e altri 6 milioni sono in capo a Giulio Ometto, il «presidente a vita». In Toscana un altro milionario (circa 17, compresa la quota della moglie) in Generali è un imprenditore che fu azionista della Popolare Vicenza con i famosi finanziamenti baciati.

 

Fausto ed Ettore Lonati

Poi troviamo due vecchie conoscenze bresciane con circa 5 milioni a testa: i fratelli Lonati che furono a fianco di Emilio Gnutti e Roberto Colaninno nella scalata a Telecom del 1999. Le famiglie Gavio e Boroli hanno discreti pacchetti personali, come anche il titolare di un noto negozio di mobili a Bologna (3,5 milioni) o quello di un’antica tessitura brianzola (4,5) o l’erede di un acquedotto genovese (11) o l’agente Generali di un paese ligure (7 milioni). E Miriam Bartolini, più nota come Veronica Lario moglie di Berlusconi? I soliti 3 milioni, parcheggiati da anni a Trieste, evidentemente con soddisfazione.

 

La contessa che conta

beniamino gavio

Caso a sé la contessa Maria Gloria Gorgone Visconti di Modrone che in realtà non ha le azioni della compagnia triestina (6 milioni di euro) in carne e ossa ma attraverso la sua finanziaria Fingold, controllata dal Lussemburgo. Già che ci siamo, curiosiamo un po’ in questa società di cui si sa poco o nulla: ci sono anche 24 milioni in azioni Intesa e poi addirittura 126 milioni in titoli obbligazionari, 55 milioni liquidi in un conto corrente Bnl e altri su Abn Amro. Totale oltre 220 milioni di attivo con zero debiti. Mica male. Di Mediobanca con annessi e connessi parleremo un’altra volta. E torneremo a suonare alla villa in Brianza.

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin benjamin netanyahu volodymyr zelensky

DAGOREPORT – TRUMP HA FINALMENTE CAPITO CHE NON POTEVA PERMETTERSI, COME È SUCCESSO A FERRAGOSTO IN ALASKA, DI FARSI PRENDERE DI NUOVO PER CULO IN MONDOVISIONE DA PUTIN - L’INCONTRO DI BUDAPEST NON POTEVA ASSOLUTAMENTE FINIRE CON UN NUOVO FALLIMENTO, MA DI FRONTE AL NIET DI MOSCA A OGNI COMPROMESSO, HA DOVUTO RINUNCIARE – ORA CI SONO DUE STRATEGIE: O RIEMPIE KIEV DI TOMAHAWK, MISSILI IN GRADO DI COLPIRE IN PROFONDITÀ LA RUSSIA, OPPURE SCEGLIE LA STRADA MORBIDA CHE VERRÀ LANCIATA DOMANI DAL CONSIGLIO EUROPEO (L’INVIO A KIEV DI 25 BATTERIE DI MISSILI PATRIOT) – L’INNER CIRCLE “MAGA” LO PRESSA: “L’UCRAINA? LASCIA CHE SE NE OCCUPI L’UE” –  IN USA MONTA L’ONDATA DI SDEGNO PER LA SALA DA BALLO ALLA CASA BIANCA - LA STRIGLIATA A NETANYAHU DEL TRIO VANCE-WITKOFF-KUSHNER… - VIDEO

niaf francesco rocca daniela santanche arianna meloni claudia conte zampolli peronaci

DAGOREPORT: METTI UNA SERA A CENA…I FRATELLI D’AMERICA! -SEMBRAVA DI ESSERE IN UN FILM DEI VANZINA AL GRAN GALA DEL NIAF, 2180 INVITATI, 218 TAVOLI DA 150MILA DOLLARI OGNUNO, OCCUPATI DAI BOSS DELLE PARTECIPATE DI "PA-FAZZO CHIGI" (DONNARUMMA, CATTANEO, FOLGIERO, ETC.), JOHN ELKANN CHE HA TRASFORMATO IL GIARDINO DELL'AMBASCIATA IN UN AUTOSALONE (TRA MASERATI E FERRARI, TRONEGGIAVA UN TRATTORE!), FINANZIERI VARI E DE LAURENTIIS, IL GOVERNATORE ROCCA E SANTANCHÉ - CAUSA SHUTDOWN DEL GOVERNO USA, NON C'ERA ALCUN TIRAPIEDI DI TRUMP: DELUSI COLORO CHE SOGNAVANO, ATTRAVERSANDO L'ATLANTICO, DI BANCHETTARE CON SUA MAESTÀ "THE DONALD" E LA SUA "RAGAZZA PONPON" GIORGIA MELONI - QUELLI DEL NIAF HANNO "COPERTO" IL BUCO DELLE AUGUSTE PRESENZE INVITANDO ARIANNA MELONI, UNICO SEGRETARIO POLITICO PRESENTE, CHE HA COSÌ RICEVUTO IL SUO BATTESIMO NELL'AGONE INTERNAZIONALE - NON POTEVA MANCARE L’ONNIPRESENTE CLAUDIA CONTE CHE SI È FATTA RITRARRE INSIEME ALL’AMBASCIATORE PERONACI, GIA’ CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI PIANTEDOSI, E A QUEL MARPIONE DI PAOLO ZAMPOLLI, INVIATO SPECIALE DI TRUMP - LA PASTA SCOTTA E L’ESIBIZIONE DEL PREZZEMOLONE BOCELLI - VIDEO

matteo salvini alberto stefani luca zaia

DAGOREPORT - LUCA ZAIA MINACCIAVA DI DIVENTARE UN SERIO “PROBLEMA” PER MATTEO SALVINI E FORSE LO SARÀ: NON POTENDO IL “DOGE”, PER ORDINE DI SALVINI IN COMBUTTA CON MELONI, GUIDARE UNA LISTA A SUO NOME, UNA VOLTA SBATTUTO A CAPOLISTA IL SUO ENTUSIASMO POTREBBE SCEMARE E LA LEGA IN VENETO CORRE IL RISCHIO DI UN SORPASSO DI FRATELLI D'ITALIA - EVENTUALITA' CHE METTEREBBE DI NUOVO IN DISCUSSIONE LA LEADERSHIP DEL "CAPITONE" - I RAS LOCALI HANNO CRITICATO PER ANNI SALVINI, SENZA MAI AVERE IL CORAGGIO DI SFIDUCIARLO. QUESTA VOLTA, TRA UN VANNACCI CHE SI PRENDE I PIENI POTERI NEL PARTITO E I MALUMORI PER LA "CESSIONE" DELLA LOMBARDIA A FDI, UN FLOP IN VENETO POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO - SE SALVINI NON RIDE IN VENETO, ELLY SCHLEIN POTREBBE PIANGERE IN CAMPANIA: IL GRILLONZO ROBERTO FICO NON ENTUSIASMA E FA INCAZZARE DE LUCA CON LE SUE LEZIONCINE ETICHE SUI CANDIDATI. TANT'E' CHE TRA I FEDELISSIMI DI DON VICIENZO È PARTITO IL FUGGI FUGGI VERSO LE SIRENE DELLA DESTRA DI POTERE...

orcel messina

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI: ALLA CHIUSURA DELLA GIORNATA BORSISTICA DI OGGI LA CAPITALIZZAZIONE DI MERCATO DI UNICREDIT REGISTRA 98,20 MILIARDI, E' SUPERIORE A QUELLA DI BANCA INTESA CHE SI SI ATTESTA A 97,67 MILIARDI – CON L’ARRIVO DI ANDREA ORCEL A UNICREDIT È INIZIATO IL CAMMINO DI SORPASSO SULLA PRIMA BANCA ITALIANA GUIDATA DA CARLO MESSINA – A PIAZZA GAE AULENTI, MENTRE SI AVVIA LA RICERCA DEL SOSTITUTO DEL PRESIDENTE PADOAN, ORCEL STA PREPARANDO I “BOTTI” DI NATALE, RICCHI DI SORPRESE…

luca zaia giorgia meloni matteo salvini

FLASH! – LUCA ZAIA, ABBAIA MA NON MORDE: SONO IN MOLTI A CHIEDERSI PERCHÉ IL GOVERNATORE USCENTE DEL VENETO ABBIA ACCETTATO DI FARE DA CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI, ALLE PROSSIME REGIONALI, MALGRADO NON ABBIA OTTENUTO NÉ IL TERZO MANDATO, NÉ LA POSSIBILITÀ DI PRESENTARE UNA LISTA A SUO NOME (CON CUI AVREBBE POTUTO PESARE LA SUA FORZA ELETTORALE E SOTTRARRE CONSIGLIERI REGIONALI A FRATELLI D’ITALIA) - PERCHÉ ZAIA SI È PRESTATO A UN’OPERAZIONE DI COSÌ PICCOLO CABOTAGGIO? UNA MOSSA CHE AVVANTAGGIA SOLO SALVINI E FA FELICE LA MELONA, CHE NON CORRONO IL RISCHIO DI FARSI FREGARE I VOTI DA UNA LISTA ZAIA...

giorgia meloni donald trump al sisi tony blair

DAGOREPORT - COME MAI LA MELONISSIMA TROVA IL TEMPO PER SCAPICOLLARSI IL PRIMO NOVEMBRE IN EGITTO PER L’INAUGURAZIONE GRAND EGYPTIAN MUSEUM DI GIZA? - LA SCAMPAGNATA HA COME OBIETTIVO DI AMMALIARE IL LEADER EGIZIANO AL SISI PER AVERE UN POSTO AL TAVOLO DEL “CONSIGLIO DI PACE” CHE DOVRÀ GESTIRE LA DIFFICILE RICOSTRUZIONE DELLA PALESTINA – SE CONVINCERE IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, PER LA “BELLISSIMA GIORGIA” (COPY TRUMP) NON È UN GRAN PROBLEMA, PER STREGARE IL MONDO ISLAMICO, UNA GITARELLA IN EGITTO CADE COME IL CACIO SUI MACCHERONI – E DOPO IL RIFIUTO ARABO COME “GOVERNATORE” DI GAZA DI BIGLIET-TONY BLAIR, LA NEFERTARI DER COLLE OPPIO COVEREBBE ADDIRITTURA IL SOGNO DI…