1- LE NUOVE NOMINE MPS DI PROFUMO E VIOLA MANDANO IN FRANTUMI IL PD A SIENA 2- PER SALVARE LA COALIZIONE DI ARROGANCE PROFUMO SALTA FUORI IL GRANDE INCIUCIO! 3- EX DS E MARGHERITA SI SPACCANO A COLPI DI MOZIONI CONTRAPPOSTE, LA MAGGIORANZA DEL SINDACO PD CECCUZZI RESTA IN PIEDI SOLO GRAZIE AI VOTI DELL’UDC DI PIERFURBY CASINI E ALL’ASSENZA PROVVIDENZIALE AL MOMENTO DEL VOTO DELL’EX CANDIDATO PDL ALESSANDRO NANNINI (FRATELLO DI GIANNA, IN QUOTA DENIS VERDINI) 4- E ORA QUEL CHE RESTA DEL PD HA UN SOLO VOTO IN PIÙ IN CONSIGLIO COMUNALE. EFFETTO MONTI O ‘’SINDROME SCILIPOTI’’ PER L'ASPIRANTE PRESIDENTE PROFUMO?

David Allegranti per "Il Corriere Fiorentino"

Alle sette di sera, dopo nove-ore-nove di «dibbattito», quando ancora la mozione spacca-Pd non è stata votata, tutti stanno in piedi, svegli e diritti come fusi. Non un accenno di sbadiglio, neanche un minimo segno di distrazione. La discussione, che era iniziata alle nove e mezzo di mattina, avrebbe steso chiunque. Eppure tutti i consiglieri sono vigili e attenti. D'altronde è roba seria, questa del Monte dei Paschi.

Per la prima volta da settimane dopo essersi mandati a quel paese su internet e giornali, i 6 consiglieri del Pd che fanno capo ai fratelli Monaci possono scazzottarsi con il resto del partito nella sala del Consiglio. A colpi di voti, finalmente. Oltre alla mozione firmata dalla maggioranza e da Sandro Senni dell'ex Nuovo Polo per Siena (da ieri a tutti gli effetti Udc), si è aggiunto anche un ordine del giorno, sottoscritto dai sei consiglieri monaciani (laddove per Monaci si intendono i fratelli Alfredo e Alberto).

Se la maggioranza, o meglio il sindaco Franco Ceccuzzi, chiedeva «discontinuità» alla Fondazione, i sei consiglieri sembrano spingersi oltre e vogliono il ricambio totale della Deputazione amministratrice nonché «significativi tagli» ai compensi degli amministratori, sia ai membri del Cda che a chi sta negli organi della Fondazione. Come a dire: se a noi non è toccato nulla, almeno a voi tocchi molto meno.

La rappresaglia dopo le nomine del Monte, insomma, è partita.
Alla fine della serata arriva il voto, dopo ore di dibattito in cui si è parlato di finanza, di economia, di senesità, di mercati, di quotazioni, di sportelli, di Banca Antonveneta, di Mediobanca, di Pd. Insomma, dopo ore di storia recente e passata della Banca, citazioni di Platone, Aristotele, detti e proverbi il Consiglio si pronuncia.

Dal Pdl (cui manca l'ex candidato Alessandro Nannini, strategicamente assente) lanciano accuse alla nuova dirigenza di Mps: Profumo e Viola sono paracadutati da Roma, li ha scelti il Pd nazionale. Il sindaco Franco Ceccuzzi replica con divertito cazzutismo: «Nessuno ci impone mai nulla».

Insieme ai due documenti di maggioranza e Pd ci sono altre mozioni, presentate dalla sinistra, dal Pdl e dalle liste civiche: non ne passa una, sono tutte aperitivi da inghiottire in vista del boccone grosso da digerire. E finisce così, con tre consiglieri dell'opposizione che salvano la maggioranza, e parte del Pd che vota contro il Pd.

L'ordine del giorno presentato dai «monaciani» non passa: bocciato con 22 voti contrari e 8 favorevoli. I sei consiglieri frondisti però hanno guadagnato il voto del compagno di gruppo Giancarlo Meacci e di Francesca Mugnaini, consigliera uscita dal gruppo dei Riformisti e passata al misto. Tocca alla mozione della maggioranza, firmata anche dai centristi di Casini: il leader dei dissidenti del Pd, Gianfranco Ranieri, annuncia che non la voterà. Motivo: «Il sindaco l'ha definita mozione di maggioranza, vuol dire che l'Udc è entrato nella maggioranza. Non ne ero a conoscenza, e questo non mi consente di votarla.

Non si è lavorato per l'unità - dice Ranieri a nome degli altri consiglieri con il maldipancia - ma per cercare una maggioranza a geometria variabile». Ribatte il capogruppo Massimo Bianchi: «Non voglio pensare che questa iniziativa sia collegata alle liste elaborate dalla Fondazione sul Cda della banca...». Via alle votazioni. 
L'ex candidato terzo polista Gabriele Corradi vota insieme ai Democratici e agli altri. «Io mi sono avvicinato - dice Corradi - qualcuno s'è allontanato, e questo mi dispiace».

Ma non c'è solo Corradi a dare ossigeno a Ceccuzzi & co. dai banchi dell'opposizione: anche il consigliere Enzo De Risi, che alle elezioni faceva parte della stessa coalizione di Corradi, vota a favore della mozione. Quindi, ricapitolando: Corradi, De Risi e Senni (che l'aveva persino sottoscritta) salvano la maggioranza.

Dall'altra parte invece, oltre ai sei consiglieri dissidenti, nel frattempo diventati sette con l'aggiunta di Meacci, ci sono 5 voti del Pdl, e altri 2 dei consiglieri d'opposizione Marco Falorni e Laura Vigni. Finisce 17 a 15, la mozione è approvata, ma per il sindaco è un colpo che si fa sentire. E l'Udc? Sempre più vicino a Ceccuzzi. «Mi auguro - dice Senni - che ci siano nuove occasioni in cui una convergenza mi permetta di dare un contributo alla maggioranza...». Effetto Monti anche a Siena?

 

ALESSANDRO PROFUMO FABRIZIO VIOLA FRANCO CECCUZZISEDE CENTRALE MONTE DEI PASCHI DI SIENAVERDINI Gabriello Mancini

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)