palenzona e1c1f9-1465-kikd-u10601967999793dgb-700x394@lastampa.it

PALENZONA HA PORTATO AMAZON LONTANO DA CONFINDUSTRIA? - L'EX VICEPRESIDENTE DI UNICREDIT LAVORA PER AWS, LA DIVISIONE TECH E SERVER DI AMAZON (VERA E PROPRIA GALLINA DALLE UOVA D'ORO) E SEGUE L’ATTIVITÀ DI CONFCOMMERCIO CON ATTENZIONE AI TEMI DEL TRASPORTO - E AMAZON LOGISTICA HA SCELTO DI ADERIRE A CONFTRASPORTO DI CONFCOMMERCIO E NON A FEDERTRASPORTO (DI CONFINDUSTRIA) - AVVISO AI NAVIGATI: I RAPPORTI FRA PALENZONA E L’ATTUALE PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, CARLO BONOMI, NON SONO MAI STATI ECCELSI…

Michele Arnese per https://www.startmag.it

 

fabrizio palenzona 9

Grandi manovre istituzionali, anche romane, in casa Amazon. E non solo per l’accordo sindacale sulla logistica firmato ieri dalle federazioni Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti con Amazon Logistica con il plauso anche del ministro del Lavoro, Andrea Orlando (Pd). Dall’altra parte si muove anche Amazon Web Services, che – insieme alle altre Big Tech americane (Google, Microsoft e Oracle) – sta giocando la partita del Cloud Nazionale arbitrata dal ministro per la Transizione Digitale, Vittorio Colao.

 

Una partita fatta anche di un lavoro di relazioni istituzionali – anche dette lobbying – portate avanti direttamente da queste aziende ovvero con l’aiuto di società di consulenza e advisor di alto profilo. Peraltro nulla di diverso da quanto fanno, sia loro che le aziende italiane e non, presso le istituzioni dell’Unione Europea. Un esempio è Microsoft, che da tempo lavora con Ambrosetti – The European House, il più grande think tank italiano, e spesso si avvale del supporto relazionale del banchiere e del ministro dello Sviluppo Economico e Infrastrutture e Trasporti nel governo Monti, Corrado Passera, che ha peraltro portato tempo fa la sua Illimity proprio sul cloud di Microsoft, società con cui ha rapporti professionali dai tempi in cui era amministratore delegato di Intesa Sanpaolo.

 

luigi gubitosi di tim

Google sembra invece aver scelto una via diversa. La partnership siglata con Tim le consente di stare un passo indietro sul tema cloud, lasciando spazio alla società guidata dall’amministratore delegato Luigi Gubitosi. Anche Amazon e la sua divisione cloud Amazon Web Services lavorano con vari think tank come ad esempio Astrid dell’ex ministro della Funzione pubblica, Franco Bassanini, come del resto altre multinazionali e società italiane. Sul lato relazionale la novità è che Amazon Web Services collabora con Fabrizio Palenzona, che ha un ruolo di senior advisor per la società di Seattle.

LUIGI GUBITOSI FRANCO BASSANINI

 

Un nome di peso per il ramo italiano del colosso del cloud: Palenzona, politico ex Margherita, ha ricoperto svariati ruoli di primo piano in aziende (come Adr), banche (è stato a lungo vicepresidente di Unicredit), fondazioni creditizie (deus ex machina della fondazione Crt) e dell’associazionismo confindustriale (Aiscat e Assaeroporti), oggi è presidente del gruppo Prelios, Palenzona, uscito immacolato (archiviazione) da un’inchiesta che lo ha toccato qualche anno fa, è persona rispettata in tutto l’agone politico e finanziario, e gli sono riconosciute doti di mediatore.

 

carlo bonomi 5

I rapporti fra Palenzona e l’attuale presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, non sono stati eccelsi: Palenzona è uscito dal vertice di Aiscat (l’associazione confindustriale che rappresenta le concessionarie autostradali) dopo scontri proprio con Bonomi, ma ha mantenuto ottime relazioni con Autostrade, e non è più presidente neppure di Assaeroporti (dove è stato eletto presidente l’ex manager statale Carlo Borgomeo, già ai vertici della controversa Sviluppo Italia, antesignana di Invitalia ora guidata da Domenico Arcuri) in rappresentanza di Gesac, la società che gestisce gli scali napoletani. Ma la confindustriale Assaeroporti è alle prese con una scissione capeggiata dalla romana Adr e dalla veneta Save, i maggiori player del settore insieme con la milanese Sea.

 

Da tempo, comunque, Palenzona è diventato una figura centrale per la Confcommercio, sempre nel settore dei trasporti. Palenzona poco meno di un anno fa ha passato il testimone di Conftrasporto a Paolo Uggè. Palenzona, da vice presidente confederale, seguirà più da vicino l’attività di Confcommercio Imprese per l’Italia, con particolare attenzione ai temi del trasporto, si leggeva in una nota dell’associazione. E Amazon Logistica, dopo lunghi scambi e grazie al lavoro comune di Amazon con Palenzona e Uggé, ha scelto da tempo di aderire a Conftrasporto di Confcommercio piuttosto che a Federtrasporto (Confindustria) presieduta da Alberto Brandani (esponente Udc, già all’Anas e presidente della fondazione Formiche).

 

fabrizio palenzona 7

C’è un motivo fondamentale, secondo fonti sindacali: nel centro logistico di Amazon a Piacenza si applica il contratto del commercio e dunque è stato fisiologico per la società del gruppo avere fin dall’inizio rapporti con la Confcommercio.

 

Amazon, a quanto risulta a StartMag, a livello territoriale collabora con Assolombarda. Ma a livello nazionale il colosso dell’e-commerce fa parte a tutti gli effetti del sistema di Confcommercio, come testimonia l’intesa sindacale firmata ieri (che pur essendo stata definita storica dal governo e dalle federazioni di settore è stata relegata oggi a un pezzettino di pagina 14 dal quotidiano confindustriale il Sole 24 Ore e senza richiamo in prima pagina).

 

amazon sindacato

Le relazioni istituzionali di Amazon Web Services a livello associativo passano, oltre che per Assolombarda, attraverso l’adesione – nel campo del digitale – ad Assintel di Confcommercio e non invece ad Anitec-Assinform di Confindustria. Questione prettamente politica. L’associazione confindustriale del digitale è ritenuta – si bisbiglia in ambienti di Confcommercio – egemonizzata da Tim, con Gubitosi vice presidente di Confindustria con delega al digitale, e Microsoft, che ne fa parte da un ventennio. L’assenza del maggiore operatore di cloud al mondo, e la conflittualità tra alcune aziende che potrebbe peggiorare alla chiusura della gara cloud, potrebbe risultare in una patata bollente per il il presidente di Anitec-Assinform Marco Gay.

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”