SCALANDO SAN MARINO - DOPO CHE LE FIAMME GIALLE HANNO PRESO DI MIRA SUV E MACCHINE SPORTIVE, GLI EVASORI VANNO A DEPOSITARE SOLDI MAI DENUNCIATI AL FISCO IN BICICLETTA - E I MODI SONO I PIÙ BIZZARRI: DALLA BORRACCIA ALLE SCARPE PASSANDO PER REGGISENI E MUTANDE - DALLO SCUDO FISCALE, SI CALCOLA CHE IN ITALIA SIANO RIENTRATI APPENA POCO PIÙ DI UN TERZO DEI 14 MILIARDI DI EURO CHE ERANO CONSERVATI NELLE BANCHE DEL TITANO - CERCASI LITTLE TONY…

Mauro Montali per "la Stampa"

E' ricominciato alla grande il flusso di «soldi neri» da e per San Marino. Anzi, non è mai finito. Ma adesso gli «spalloni» non usano più le auto di grossa cilindrata: vanno a depositare soldi mai denunciati al fisco in bicicletta. E i modi sono i più bizzarri: dalla borraccia alle solette delle scarpe passando persino per i modelli «dernier cri» della biancheria intima.

Gli evasori, nonostante il muso durissimo del governo Monti, si son fatti furbi, furbissimi. Ma sono cominciati a cadere nella rete della Finanza italiana o della Guardia di Rocca sammarinese. Ne vengono presi, in media, tre al mese.

I dati, resi noti dall'Agenzia di informazione finanziaria del Titano, sono implacabili: lo scorso anno 29 persone sono state beccate in flagrante, all'ingresso di San Marino. I «guardiani» della Rocca, un corpo militare equivalente alla nostra polizia di frontiera, si appostano alla Dogana, ossia l'ingresso storico nella «terra della libertà» e fermano i sospetti.

Si sono fatti svelti anche i sammarinesi. Nel mirino, come si diceva, ci sono le biciclette. Si sa, la Romagna è terra di passisti e scalatori. Pantani, il Pirata, abitava da queste parti. E nel week end centinaia di cicloamatori, anche con il brutto tempo, scalano i ripidi tornanti che portano nella piccola Repubblica. E guarda caso, la domenica mattina, le banche del Titano sono aperte. Ecco allora i controlli rigorosi.

E i soldi sbucano fuori da reggiseni neri e rosa di donne cicliste o dalle solette delle scarpe. Le somme che superano i diecimila euro sono confiscate, il 40 per cento rimane nelle casse delle Guardia di Rocca. Poi scattano le sanzioni amministrative e quelle penali.

«A San Marino ci sono ancora depositati fondi neri molto consistenti» dice un ufficiale della Finanza. La quale, da parte sua, ha ripreso i controlli sulla superstrada. I dati non sono noti, ma è evidente - e l'ufficiale lo fa capire molto bene che diversi «spalloni», magari in auto, sono stati intercettati.

Dunque gli agenti sammarinesi e quelli italiani si son divisi i compiti: ai primi il controllo delle biciclette (e sembra d'essere tornati agli Anni Cinquanta sui confini italo-svizzeri), agli altri il pedinamento di auto sospette. Ma quanti sono passati indenni tra le maglie incrociate? Centinaia di persone, se non addirittura migliaia. Che sono andate ad incrementare il loro conto «nero».

Dallo scudo fiscale, infatti, si calcola che in Italia siano rientrati appena poco più di un terzo dei 14 miliardi di euro che erano conservati nelle banche di San Marino. La quale, ad onta dei tanti pronunciamenti fatti sulla regolarizzazione delle faccende finanziarie equivoche, rimane un paradiso fiscale per molti. Nel 2010, infatti, sono state ben 296 le grandi operazioni finanziarie sospette. Quindi non solo piccoli albergatori, ma grossi speculatori internazionali.

All'Aif, l'unità di informazione finanziaria, è arrivato nel 2010 il 15 per cento in più di segnalazioni rispetto all'anno precedente. Di queste, 17 sono diventate inchieste che la magistratura sammarinese sta portando avanti per riciclaggio. I settori son sempre gli stessi: gioco d'azzardo, elettronica, edilizia, auto di lusso, smaltimento dei rifiuti ed altro ancora.

La novità è che sono le stesse banche sammarinesi a segnalare all'Aif le manovre finanziarie che appaiono irregolari. Insomma, non tutti sono conniventi: l'Aif ha chiesto, in collaborazione con la magistratura, informazioni ai Paesi più diversi: Cipro, Costa Rica, Bahamas, Nigeria e perfino a Vanuatu, nel bel mezzo dell'Oceania.

Un'altra piccola ma significativa novità è rappresentata dalla limitazione della distribuzione delle banconote da 500 euro. La cosa non riguarda solo San Marino ma anche Forlì, Cesena, Rimini, Como e Lecco. Guarda caso tutti territori in odore di peccato finanziario.

Intanto Little Tony, il popolare cantante originario di San Marino, che qualche mese fa aveva promesso di «salvare» il piccolo Stato scendendo in politica e migliorandone l'immagine internazionale, è scomparso. Meglio una comparsata qui o là che impegnarsi seriamente nella storica «terra della libertà».

 

san marinoSan Marinosan marinoBanca di San MarinoEVASIONE FISCALEEvasione FiscaleEvasione Fiscale

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?