ubi messina banca intesa carlo

IL PATTO DI CONSULTAZIONE DI UBI DICE ''NO'' A MESSINA? TI CREDO! QUANDO GLI RICAPITA DI CONTROLLARE UNA BANCA COSÌ IMPORTANTE CON IL 17,8% DELLE AZIONI. ACCETTANDO L'OFFERTA, SI DILUIREBBERO DIVENTANDO PESCI PICCOLI NELLA PANCIA DELLA BALENA INTESA - MA IL RESTANTE 82% DI PICCOLI AZIONISTI, DAVANTI A UN PREMIO DEL 27%, PUO' FORZARE LA CONVOCAZIONE DI UN'ASSEMBLEA, E A QUEL PUNTO IL CDA FINISCE CON LE SPALLE AL MURO…

IL PATTO DI CONSULTAZIONE UBI DICE ''NO'' A INTESA. TI CREDO! QUANDO GLI RICAPITA DI CONTROLLARE UNA BANCA CON IL 17,8% DELLE AZIONI

 

DAGONEWS - Tutto come prevedibile, anzi previsto dallo stesso Messina, che stamattina aveva precisato: ''Non parliamo coi singoli azionisti, l'offerta di Intesa su Ubi è un'operazione di mercato''. Il Car, il patto di consultazione che raduna il 17,8% dell'azionariato di Ubi banca, ha definito ''inaccettabile e ostile'' l'offerta di Intesa. E verrebbe quasi da dire: ti credo!

ARMANDO SANTUS

 

Il gruppetto è composto da importanti famiglie bergamasche (più i bresciani pistoleri Beretta), ed è capeggiato da Giandomenico Genta (presidente di Caricuneo, primo azionista di Ubi con il 5,9%). È un club fresco fresco: nasce pochi mesi fa con un ''golpe'' teso a escludere i soci storici bresciani (e bazoliani) dalla stanza dei bottoni, per spostare l'asse dell'istituto verso l'altra provincia lombarda.

 

Quindi questi poveretti, per modo di dire, erano finalmente riusciti a prendere il controllo di Ubi, con il suo prestigio, il suo potere sul territorio, e la sua ampia possibilità di concedere credito, e questi barbari calano da Milano per prendersi tutto, diluendo le loro quote e rendendoli pesciolini piccoli nella pancia della grande balena Intesa? Giammai!

 

MASSIAH LETIZIA MORATTI

Senza aspettare il parere dell'advisor ingaggiato da Massiah, ovvero Credit Suisse (un suggerimento arrivato da Fabio Corsico), i membri del patto hanno appena rilasciato una gragnuola di dichiarazioni negative e anche un po' strafottenti: ''l'intesa ce l'abbiamo già, ed è fra i membri del patto'', ha detto il presidente Armando Santus.

 

Certo, con solo il 17,8% delle azioni (di cui oltre l'8% in mano a fondazioni, quindi manco hanno dovuto metterci i soldi loro) orientano le decisioni una banca di medie dimensioni e grandi ambizioni, quando mai gli ricapiterà questa occasione?

 

Ecco, solo che la stessa domanda se la sta facendo il restante 82% degli azionisti Ubi, che hanno la possibilità di convertire i loro titoli in azioni Intesa, con un premio del 27% sugli ultimi valori di borsa prima dell'offerta. Se il board dovesse resistere alle avances di Carlo Messina, su ordine del Car, gli altri soci possono chiedere un'assemblea straordinaria in cui mettere ai voti l'atteggiamento da tenere di fronte all'offerta di Intesa. E in quell'occasione molte certezze dei baldi bergamaschi potrebbero vacillare…

GIANDOMENICO GENTA

 

 

  1. UBI BANCA: PATTO, OPS INTESA OSTILE, È INACCETTABILE

 (ANSA) - "L'ops di Intesa-Unipol, come prospettata, appare ostile, non concordata, non coerente coi valori impliciti di Ubi e dunque inaccettabile". E' quanto si legge in un comunicato del Car, il patto di consultazione a cui aderisce il 17,8% del capitale di Ubi.

 

  1. UBI BANCA: PATTO, BANCA È SANA E BEN GESTITA

 (ANSA) - "Ubi è una banca sana, stabile, redditizia, ben gestita per competenze e risorse umane, competitiva e riconosciuta sul mercato di riferimento, realtà centrale per il sistema socio-economico del Paese". È quanto afferma il Car, il patto di Ubi Banca, nella nota con cui, all'unanimità, ha bollato come "inaccettabile" l'ops di Intesa.

 

  1. UBI BANCA: PATTO, TUTELEREMO BANCA E NOSTRO INVESTIMENTO

UBI BANCA

 (ANSA) - "Gli azionisti riuniti nel Car ritengono di dover tutelare, al contempo, il loro investimento e la Banca con i suoi territori di riferimento e si sono impegnati in un progetto di medio e lungo termine". Lo afferma il Car, il patto di sindacato a cui aderisce il 17,8% del capitale di Ubi Banca, nella nota con cui, al termine della riunione di oggi, ha definito all'unanimità "inaccettabile" quella che definiscono l'ops di Intesa-Bper.

 

  1. UBI BANCA: PATTO, TUTELEREMO BANCA E NOSTRO INVESTIMENTO

 (ANSA) - "Gli azionisti riuniti nel Car ritengono di dover tutelare, al contempo, il loro investimento e la Banca con i suoi territori di riferimento e si sono impegnati in un progetto di medio e lungo termine". Lo afferma il Car, il patto di sindacato a cui aderisce il 17,8% del capitale di Ubi Banca, nella nota con cui, al termine della riunione di oggi, ha definito all'unanimità "inaccettabile" quella che definiscono l'ops di Intesa-Bper.

ASSEMBLEA UBI

 

  1. UBI BANCA: PATTO, AUMENTO QUOTA? NON ESCLUDIAMO NULLA

 (ANSA) - Il Car, il patto di consultazione di Ubi Banca, non esclude di poter aumentare la sua quota nella banca. "Non escludiamo nulla", ha detto Mario Cera, componente del comitato direttivo del patto, al termine della riunione.

 

  1. UBI BANCA: GENTA, AUMENTO PREZZO OPS? COSÌ È IRRICEVIBILE

 (ANSA) - L'offerta di Intesa per Ubi Banca "così com'è è irricevibile". Lo ha detto il presidente della Fondazione Caricuneo, Giandomenico Genta, interpellato in merito a una possibile adesione all'ops nel caso in cui Intesa rivedere al rialzo i valori, al termine della riunione del patto. Mario Cera, componente del direttivo, ne ha sottolineato l'inadeguatezza dal punto di vista dei valori "economico patrimoniali". "C'è un patrimonio netto, basta vedere il bilancio", ha detto, facendo implicito riferimento al fatto che Intesa valorizza Ubi circa 0,6 volte il patrimonio netto.

carlo messina

 

  1. UBI BANCA: PATTO, VOGLIAMO TUTELARE DIPENDENTI E TERRITORI

 (ANSA) - La decisione del patto Car di Ubi banca di bocciare l'ops di Intesa è anche legata alla volontà di tutelare il "personale" e i "territori" su cui insiste la banca. "Abbiamo pensato molto alle risorse umane, al personale di Ubi. Il patrimonio di Ubi è essenzialmente il suo personale. Abbiamo pensato molto e vogliamo tutelare la banca così com' è" ha detto Mario Cera, componente del direttivo al termine della riunione. "Ci teniamo a dirlo - ha aggiunto - anche perché le fondazioni socie hanno anche dei contenuti sociali, non è solo il valore delle azioni, non esiste solo quel mercato, esistono anche i territori". Ma Messina, ceo di Intesa, ha detto che tutelerà i dipendenti di Ubi? "Quelli che rimangono", ha chiosato Giandomenico Genta, presidente della Fondazione Caricuneo, primo azionista di Ubi.

 

  1. UBI BANCA: GENTA, NOI SENZA ADVISOR, BANCA HA CREDIT SUISSE

carlo messina giovanni bazoli

 (ANSA) - Il patto di sindacato di Ubi Banca "al momento" non ha alcun advisor mentre la banca ha scelto "Credit Suisse". Lo ha confermato il presidente della Fondazione Caricuneo, Giandomenico Genta, al termine del patto di Ubi.

 

  1. UBI BANCA: SANTUS, L' 'INTESA' CE L'ABBIAMO GIÀ NEL PATTO

 (ANSA) - "Nel Car c'è grande intesa, l' 'intesa' ce l'abbiamo già in casa". Così il presidente del patto degli azionisti (Car) di Ubi Banca, Armando Santus, ha scherzato sulla compattezza della compagine di fronte all'offerta ostile di Intesa per Ubi Banca.

Ultimi Dagoreport

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

C’È FRANCO E FRANCO(FORTE) - SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI IN ITALIA PESA COME UN MACIGNO L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - GIÀ OGGI, PUR AVENDO IL 30 PER CENTO DI MEDIOBANCA, I DUE RICCONI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE DELLA BANCA PERCHÉ NON SONO “HOLDING BANCARIE” REGOLATE DALLA BCE (E CE MANCHEREBBE CHE PER FARE OCCHIALI O CEMENTO UNO SI METTE IN CASA GLI ISPETTORI DI FRANCOFORTE) - DOMANI AVRANNO IL CONTROLLO DI MPS E SI TROVERANNO NELLE STESSE CONDIZIONI, CIOÈ SENZA POTER TOCCARE PALLA. COSA SUCCEDERÀ ALLORA IN MEDIOBANCA E GENERALI DOPO L’8 SETTEMBRE? SI PROCEDERÀ PER ACCORDI SOTTOBANCO TRA AZIONISTI E MANAGER CON LA BENEDIZIONE DEL GOVERNO, O SI PROCEDERÀ ALLA LUCE DEL SOLE SEGUENDO LE REGOLE EUROPEE? AH, SAPERLO…

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)