viste mediche giorgia meloni orazio schillaci

ITALIA DA RECOVERY – ALTRO CHE IL PRIMATO SUL PNRR SBANDIERATO DA MELONI: PER I PROGETTI CHE RIGUARDANO LA SANITÀ, IL NOSTRO PAESE HA SPESO APPENA 2,8 MILIARDI DI EURO SUI 15,6 MILIARDI STANZIATI DA BRUXELLES – L’UFFICIO PARLAMENTARE DI BILANCIO SOTTOLINEA I RITARDI NEGLI OBIETTIVI PER L’EDILIZIA (OSPEDALI E CASE DI COMUNITA’) E LA GRAVE CARENZA DI PERSONALE: “SI RISCHIA DI COMPROMETTERE IL RAFFORZAMENTO DEL SISTEMA SANITARIO E L’OFFERTA DI ASSISTENZA UNIFORME SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE” – LA SITUAZIONE PEGGIORE È NELLE REGIONI DEL SUD...

Estratto dell’articolo di Barbara Gobbi per “Il Sole 24 Ore”

 

PNRR

Ritardi nella realizzazione dei progetti, in particolare di edilizia, e grave carenza di personale. Sono queste le principali criticità per la riorganizzazione e il potenziamento del Servizio sanitario nazionale che l’Ufficio parlamentare di bilancio segnala nel focus pubblicato ieri in cui fa il punto sulla Missione 6 Salute del Pnrr.

 

Mettendo in guardia dal «rischio di compromettere il rafforzamento del Ssn e l’offerta di assistenza uniforme su tutto il territorio nazionale».

 

GIORGIA MELONI - ORAZIO SCHILLACI

Nel documento l’Upb fotografa lo stato di avanzamento degli investimenti sulla base dei documenti ufficiali e della piattaforma ReGiS, ma valuta anche gli sviluppi in termini di effettiva entrata in funzione a pieno regime e in modo strutturale dei servizi pensati per imprimere una svolta al Ssn: […]

 

L’Upb fa i conti: al 21 marzo scorso il finanziamento pubblico complessivo in questo ambito rilevato in ReGiS - per un totale di 10.110 progetti censiti - si attestava su 19,4 miliardi, di cui 15,6 mld relativi al Pnrr.

 

ritardi nella sanita

Risorse destinate a un ampio raggio di interventi, che va dall’assistenza territoriale a quella ospedaliera e dalla ricerca alla formazione. Fino a oggi le scadenze della Missione Salute concordate a livello Ue sono state rispettate ma – avvisano dall’Upb – le prossime tappe saranno le più difficili da completare e «richiederebbero performance decisamente migliori rispetto alla tradizionale lunghezza della durata dei lavori pubblici in Italia».

 

Intanto, la spesa effettuata ammonta ad appena 2,8 miliardi, poco meno di quanto preventivato dal cronoprogramma (3,1 miliardi) ma lontano dal totale delle risorse da utilizzare e «con il rischio di slittamenti oltre il 2026».

 

giorgia meloni tommaso foti - foto lapresse

Sia sul fronte delle strutture che degli investimenti – 12,5 miliardi sarebbero concentrati negli ultimi due anni di realizzazione del Piano con 7 miliardi nel 2025 - la strada da percorrere in quest’ultimo miglio che condurrà alla scadenza del Pnrr si preannuncia quindi in salita.

 

In particolare nelle Regioni del Mezzogiorno, pure in presenza di un vincolo di destinazione delle risorse. Se l’81,7% di tutti i progetti è in fase esecutiva (36,3%) o conclusiva (45,4%) – con Veneto, Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia teste di ponte – le criticità che riguardano il 15,3% dei progetti sono concentrate al Sud con picchi in Sardegna e in Molise.

 

[…]  Prendiamo le case di comunità, cuore della riorganizzazione delle cure sul territorio: il 90% dei cantieri è stato avviato ma se il Centro-Nord a eccezione di Piemonte e Lazio è più vicino ai target minimi previsti dai contratti istituzionali di sviluppo, il Sud arranca. I

 

sanita

l Molise è senza cantieri, la Sardegna li ha avviati in appena nove delle cinquanta strutture previste, la Calabria in diciotto sul target minimo di 57 e la Campania in 57 su 169. E i livelli di spesa riflettono l’andamento dei cantieri con il Mezzogiorno che nel complesso si ferma al 18,5% del totale.

 

Analogo schema per gli ospedali di comunità: se al Nord risulta avviato l’80% dei progetti, le regioni meridionali segnano il passo con il Molise di nuovo a zero progetti, la Sardegna a quota tre sul target minimo di 13 e la Campania con 10 progetti su 45 preventivati.

 

Tutto da sciogliere poi il nodo del personale: «La realizzazione degli investimenti – avvisano infatti dall’Upb – non garantirà l’entrata in funzione a pieno regime delle strutture nuove o potenziate se queste non verranno popolate di professionisti appositamente formati».

 

LISTE D ATTESA - SERVIZIO SANITARIO PUBBLICO

Basti pensare che solo il 28% delle 1.717 case di comunità programmate sarebbe in grado di erogare prestazioni sanitarie ai cittadini, per lo più limitate rispetto alle attività previste. Da qui il monito per «un indispensabile piano di reclutamenti, soprattutto di infermieri e di alcune specialità mediche ma anche di medici di medicina generale». […]

Ultimi Dagoreport

osnato fazzolari savona banco bpm

FLASH! – NONOSTANTE SIA FINITO NEL MIRINO DI FAZZOLARI (TRAMITE IL BRACCIO ARMATO, MARCO OSNATO), IL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, NON È UN TIPINO FACILE DA “PIEGARE”, VISTA ANCHE LA SUA “SARDITUDINE”: SA CHE SE DOVESSE PARTIRE DA PALAZZO CHIGI L’ORDINE DI RASSEGNARE LE SUE DIMISSIONI, SI REGISTREREBBE UN PESANTISSIMO CONTRACCOLPO SULLA BORSA DI MILANO – COSE MAI VISTE NELLA GUERRA IN CORSO TRA LA FINANZA MILANESE E IL GOVERNO DI ROMA: IERI E' APPARSA UNA PAGINA DI PUBBLICITÀ SUL “GIORNALE” DI ANGELUCCI, CON CUI BANCO BPM, CARO ALLA LEGA DEL MINISTRO GIORGETTI, SPARA UN GIGANTESCO "NO" ALL’OPS DI UNICREDIT...

simone inzaghi arabia saudita massimiliano allegri antonio conte vincenzo italiano

DAGOREPORT - QUEL DEMONE DI SIMONE INZAGHI, ALLA VIGILIA DELLE DUE PARTITE PIÙ IMPORTANTI DELLA STAGIONE CON IL COMO IN CAMPIONATO E CON IL PSG IN CHAMPIONS, SAREBBE FORTEMENTE TENTATO DALL’OFFERTA DA 20 MILIONI DI PETRO-DOLLARI ANNUI DELL’AL HILAL - L'INTER, CON LA REGIA DI MAROTTA, STAREBBE GIÀ CERCANDO DI BLOCCARE IL CONTE MAX ALLEGRI, CHE AVREBBE RICEVUTO UN’OFFERTA DA 6 MILIONI DI EURO DAL NAPOLI DI AURELIONE DE LAURENTIIS CHE SI STA CAUTELANDO DAL PROBABILE ADDIO DI ANTONIO CONTE, CORTEGGIATO DALLA JUVENTUS – E IL MILAN, SFUMATO VINCENZO ITALIANO, CHE RESTA A BOLOGNA, STAREBBE VIRANDO SU…

rai giampaolo rossi giancarlo giorgetti silvia calandrelli antonio marano felice ventura

DAGOREPORT – COME MAI LA LEGA HA DATO L’OK A FELICE VENTURA, IN QUOTA FDI, E GIA' CAPO DEL PERSONALE RAI, AL DOPPIO INCARICO CON LA PRESIDENZA DI RAI PUBBLICITÀ? - DOPO LO SHAMPOO DI GIORGETTI ALL'AD ROSSI CHE VOLEVA LA DEM CALANDRELLI (IL MEF E' L'AZIONISTA AL 99,56% DELLA RAI), È ANDATA IN SCENA LA PIÙ CLASSICA DELLE SPARTIZIONI DI POTERE, SOTTO L'ABILE REGIA DI MARANO, PRESIDENTE PRO-TEMPORE DI VIALE MAZZINI, IN QUOTA LEGA: IL CARROCCIO, IN CAMBIO DELL’OK A VENTURA, OTTIENE DUE VICEDIREZIONI A RAISPORT (CON BULBARELLI E DE LUCA) - UN COLPO IMPORTANTE PER LA LEGA IN VISTA DELLE "SUE" OLIMPIADI INVERNALI MILANO-CORTINA (RAISPORT HA UNA SEDE A MILANO)...

il patriarca kirill con vladimir putin alla veglia pasquale

FLASH – QUANDO IL MINISTRO DEGLI ESTERI RUSSO, SERGEI LAVROV, CHIUDE LA PORTA ALNEGOZIATO IN VATICANO SOSTENENDO CHE NON SIA “ELEGANTE CHE PAESI ORTODOSSI (RUSSIA E UCRAINA) DISCUTANO IN UNA SEDE CATTOLICA” DELLA PACE, UTILIZZA UN ARGOMENTO PRETESTUOSO. INNANZITUTTO PERCHÉ L’UNITÀ ORTODOSSA SI È ROTTA CON L’INVASIONE DELL’UCRAINA DEL 2022 (LA CHIESA DI KIEV HA PRESO LE DISTANZE DA QUELLA DI MOSCA). E POI PERCHÉ RIVOLGERSI AL PAPA FAREBBE OMBRA AL PATRIARCA DI MOSCA, KIRILL, CHE HA BENEDETTO PUTIN E LA SUA “OPERAZIONE SPECIALE” PARLANDO DI “GUERRA SANTA…”