PIAZZA AFFARI IN CALO (-1,56%) PER LE TENSIONI IN UCRAINA - TERREMOTO SULLE POPOLARI: BPER -7% E BANCO -5,8%. SEMPRE PIU' GIU' PRYSMIAN (-5,4%). BENE FIAT (+1,2%), VOLA SEAT PAGINE GIALLE (+12%) CHE TRASCINA DMAIL (+5%) – SPREAD A 150 PUNTI

Carlotta Scozzari per Dagospia

Dopo il balzo di ieri, torna subito la tempesta a Piazza Affari, che chiude il venerdì con l'indice di riferimento Ftse Mib in ribasso dell'1,56% a quota 21.390,11 punti. L'andamento della Borsa conferma così un andamento cui negli ultimi tempi si è assistito in continuazione: a una giornata su di giri, segue subito una sessione in forte calo.

Dopo le parole di ieri del numero uno della Banca centrale europea (Bce) Mario Draghi, che ha lasciato intravedere per il prossimo mese una qualche misura da parte dell'authority monetaria a sostegno dell'economia dell'area dell'euro, oggi i listini sono tornati a guardare alle tensioni in Ucraina. In particolare, gli occhi sono puntati sul referendum che si terrà domenica a Donetsk, che potrebbe nuovamente condizionare i mercati all'apertura di lunedì. Nel frattempo, lo spread tra titoli di Stato italiani e tedeschi ha appena alzato la testa a 150 punti.

All'interno del Ftse Mib, si è chiuso un venerdì da dimenticare per le banche, soprattutto quelle Popolari. Così, Bper è affondata del 7%, il Banco Popolare del 5,76% e Bpm del 5 per cento. Profondo rosso anche per Mediobanca, nel giorno dopo l'uscita dei numeri trimestrali, che ha terminato in calo del 5,39 per cento.

Oggi, invece, a mercato chiuso, è stata la volta della Banca Popolare di Milano, guidata da Giuseppe Castagna, che ha annunciato di avere archiviato il primo trimestre con un utile netto di 64,3 milioni di euro, in rialzo del 12,3% rispetto allo stesso periodo del 2013.

Giornata di Borsa da dimenticare anche per Prysmian, che ha lasciato sul campo il 5,35% il giorno dopo l'annuncio di numeri trimestrali che hanno deluso il mercato. Oggi la ex Pirelli Cavi ha smentito di avere allo studio un'integrazione con Nexans.

Tra i pochi titoli in rialzo del Ftse Mib, da segnalare Snam, che ha preso l'1,59%, Autogrill, che ha guadagnato l'1,52% e Fiat che, dopo due sedute di fila da dimenticare, è rimbalzata dell1,21 per cento. In positivo anche Atlantia (+0,49%), che oggi ha annunciato di avere chiuso il primo trimestre del 2014 con un utile di 128 milioni di euro, in crescita del 13,3% rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente.

Fuori dal Ftse Mib, in volata dell'11,76% Seat pagine gialle, nel giorno in cui la società, in concordato preventivo, ha reso noto di avere ricevuto una manifestazione di interesse vincolante da parte di D.Holding, veicolo di GF1 dell'industriale Vittorio Farina e di Odessa Srl del patron dell'Atalanta Antonio Percassi. I due imprenditori puntano a "processo di integrazione che coinvolge Dmail", la quale pure a Piazza Affari ha fatto i numeri e ha chiuso con un balzo di poco più del 5 per cento.

 

 

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