PIAZZA AFFARI RIMBALZA (+2,3%) - MEDIASET VOLA (+4,1%) E SI PREPARA A CHIEDERE A SKY I DIRITTI SUI SUOI CANALI - SAIPEM NEL BARATRO: 920 MILIONI DI PERDITA NEL SEMESTRE, 8800 LICENZIAMENTI DA QUI AL 2017

1.BORSA: MILANO SUPERA TIMORI CINA, RIMBALZO RIUSCITO CON FTSE MIB A +2%

petroliopetrolio

Radiocor - Rimbalzo riuscito per le Borse europee e in particolare per Piazza Affari: i listini continentali si mettono alle spalle lo scivolone di ieri, innescato dal tonfo di Shanghai, e mettono a segno un buon recupero. La migliore e' proprio Milano, salita del 2,27% sul Ftse Mib. Sul finale di giornata a rasserenare il mercato e' arrivata anche la notizia che la Bce ha dato il proprio via libera alla riapertura della Borsa di Atene. Tra le blue chip milanesi si e' messa in luce Mediaset (+4,1%), che chiedera' a Sky il pagamento di una commissione per i diritti di ritrasmissione dei canali gratuiti.

 

Bene anche le banche e il lusso, quest'ultimo trainato dal balzo di Kering a Parigi. In recupero Fiat Chrysler, mentre Pirelli ha risentito della debolezza della francese Michelin. Sul mercato dei cambi, l'euro e' tornato sotto quota 1,11 dollari ed e' indicato a 1,1049 (da 1,1123 ieri in chiusura). La moneta unica vale anche 136 ,45 yen (137,02), mentre il rapporto dollaro/yen e' a 123,55 (123,19). In rialzo, infine, il prezzo del petrolio: il future settembre sul Wti sale del 2,03% a 48,35 dollari al barile.

tsipras draghi merkeltsipras draghi merkel

 

2.GRECIA: VIA LIBERA BCE A RIAPERTURA BORSA, ORA SI ATTENDE DECRETO GOVERNO

Radiocor - Milano, 28 lug - La Bce ha dato il via libera alla riapertura della borsa di Atene dopo oltre quattro settimane di chiusura forzata. Come riporta il quotidiano ellenico Kathimerini, si attende ora un decreto del ministero delle Finanze per la riapertura ufficiale delle contrattazioni. Il decreto, che potrebbe arrivare a ore, oltre a decidere la tempistica della riapertura dovrebbe anche indicare eventuali restrizioni per le operazioni di compravendita, come ad esempio il divieto alle vendite allo scoperto per certi titoli.

 

3.SAIPEM: 920 MLN PERDITA NETTA I SEM, MAXI SVALUTAZIONI DI 929 MLN

Stefano CaoStefano Cao

Radiocor - Saipem chiude i primi sei mesi dell'anno con dati che tengono conto della cancellazione del contratto South Stream e delle svalutazioni effettuate per 929 milioni di euro tra capitale d'esercizio e capitale immobilizzato. Il periodo registra infatti una perdita netta di 920 milioni di euro. Nel periodo a picco anche l'acquisizione di nuovi ordini che si attesta a 3.500 milioni di euro e si confronta con i 13.132 milioni del primo trimestre del 2014. Il portafoglio residuo dichiara 19.018 milioni di euro rispetto ai 22.147 al 31 dicembre 2014.

 

4.SAIPEM: TRA 2015 E 2017 TAGLIO DELLA FORZA LAVORO DI 8800 PERSONE

SAIPEM ESPLORAZIONE SAIPEM ESPLORAZIONE

Radiocor - Saipem al fine di massimizzare la propria capacita' di competere e creare valore in questo nuovo contesto di mercato, si e' dotata di un piano di rilancio e taglio costi 'che portera' saving cumulati di 1.300 milioni di euro tra il 2015 e il 2017'. Lo ha detto l'amministratore delegato Stefano Cao spiegando che l'azienda 'in questo contesto necessita di un cambio di passo al fine di rispondere piu' efficacemente alle nuove esigenze dei clienti'. Detto cio' il gruppo prevede un taglio della forza lavoro, tra il 2015 e il 2017, di 8800 persone, prevalentemente riconducile al completamento di alcune grosse commesse e alla razionalizzazione delle attivita' di business e della presenza geografica dell'azienda.

 

SAIPEM SAIPEM

5.MEDIASET: NIERI, CHIEDIAMO A SKY RICONOSCIMENTO PER 'RETRANSMISSION FEE'

Radiocor - Il gruppo Mediaset chiedera' al gruppo Sky un riconoscimento di 'retransmission fee'. E' quanto ha annunciato Gina Nieri, consigliere di amministrazione del gruppo del Biscione, spiegando: 'Ci sara' probabilmente un approccio nelle prossime settimane per arrivare ad un accordo commerciale' sui diritti di ritrasmissione dei canali gratuiti.

 

GINA NIERI GINA NIERI

A muovere la decisione del gruppo Mediaset di chiedere a Sky l'apertura di un tavolo per raggiungere un accordo commerciale e' stata soprattutto la sentenza dell'Agcom del marzo scorso che ha stabilito un riconoscimento giuridico per il servizio pubblico della Rai. 'Se il servizio pubblico e' stato riconosciuto per la sua offerta free che va a pagamento - ha spiegato ancora Nieri - figuriamoci per noi di Mediaset'. 'Ora faremo valere i nostri diritti con atti formali, anche alla luce dell'accresciuta base giuridica della nostra richiesta stabilita dalla delibera Agcom, che ha defin ito la controversia in materia Rai e Sky', ha concluso Nieri.

 

6.AUDI: DE MEO, RADDOPPIAMO INVESTIMENTI IN ITALIA, 2 MLD DA QUI AL 2019

bravo30 sergio marchionne luca de meobravo30 sergio marchionne luca de meo

Radiocor - 'Per noi l'Italia e' piu' di un mercato: continueremo a investire massicciamente in Italia. Da qui al 2019 avevamo annunciato 1 miliardo di investimenti in questo Paese ma con il progetto Lamborghini in pista questa cifra si raddoppiera''. Lo ha detto Luca De Meo, membro del board di Audi (gruppo Volkswagen), partecipando a un convegno sull'automotive. 'Lamborghini - ha indicato ancora De Meo - raddoppiera' i volumi di produzione creando 500 posti di lavoro altamente qualificati'. E anche in Ducati, ha aggiunto, 'continueremo a investire'.

 

7.TERNA: +13,1% UTILE NETTO PRIMO SEMESTRE A 309,9 MLN, +5,5% RICAVI

Radiocor - Terna ha chiuso il primo semestre dell'anno con ricavi che ammontano a 1,002 miliardi, con un incremento del 5,5% rispetto allo stesso periodo del 2014 e l'utile netto del periodo che sale del 13,1% a 309,9 milioni. L'ebitda e' cresciuto dell'1,9% a 766,6 milioni e l'ebit a 523,6 milioni (+1,2%). Gli investimenti complessivi effettuati dal gruppo nel periodo sono pari a 438,9 milioni in aumento del 13,7% rispetto al corrispondente periodo del 2014.

TERNATERNA

 

8.FISCO: RENZI, PUNTIAMO A FAR SCENDERE LA TASSA SUL PROFITTO DAL 31,4% AL 24%

Radiocor - 'Oggi il combinato Ires-Irap porta l'imposta sul profitto piu' o meno al 31,4% in Italia, la Germania e' al 30, la Francia e' piu' o meno la', la Spagna e' al 25: noi vogliamo andare un gradino sotto la Spagna, l'obiettivo e' il 24 per cento'. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, illustrando le misure di riduzione della pressione fiscale previste per i prossimi anni.

 

9.TELECOM: PROPONE RITIRO SPIN OFF CALL CENTER A FRONTE AUMENTO ESUBERI A 3.000

Radiocor - Telecom e' pronta a fare marcia indietro sullo spin off dei call center a fronte di un innalzamento degli esuberi da 1.700 a 3.000. Il tutto da gestire con ammortizzatori come la solidarieta'. E' la proposta che l'azienda, secondo quanto apprende Radiocor, ha presentato ai sindacati nel corso di incontri informali e che domani portera' al tavolo convocato al ministero dello Sviluppo economico.

 

marco patuano ad telecom italiamarco patuano ad telecom italia

In sostanza l'azienda, scegliendo di mantenere dentro il perimetro aziendale i call center, come richiesto dalle sigle, alzerebbe i numeri degli esuberi dagli annunciati 1.700 a 3.000, aggiungendovi cioe' 1.300 lavoratori dei circa 10mila impiegati nei call center. Il ritiro del progetto di spin off, infatti, per l'azienda passa per il recupero dei costi aggiuntivi che la divisione rappresenta per il gruppo a confronto della media del mercato. A bocce ferme, senza cioe' l'intervento del Governo, la solidarieta' difensiva non e ' piu' disponibile per Telecom che ha consumato, con quello concluso ad aprile, i cicli al momento possibili. Sulla proposta di Telecom sono pronti a confrontarsi Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl, la Cgil e' contraria. Simona Rossitto

 

10.R&S MEDIOBANCA: CRISI BANCHE EUROPEE COSTA A BILANCI STATALI PIU' DELLA GRECIA

Radiocor - La crisi delle grandi banche europee e' costata ai bilanci pubblici del Vecchio Continente 221 miliardi di euro, pari a 1,2 volte il Pil della Grecia e non distante dai 240 miliardi del salvataggio di Atene. Se si considerano anche le iniezioni di capitale statali a beneficio delle Landesbank tedesche o delle Cajas spagnole, si va ben oltre il costo del 'bail in' della Grecia.

 

nagel e moglie nagel e moglie

E' il quadro che emerge dallo studio sulle 'Principali banche internazionali' di R&S Mediobanca che prende in esame 32 big bancari europei, oltre a 15 colossi del credito del Giappone, 13 statunitensi e quest'anno anche 10 cinesi. La crisi bancaria in Europa ha ridotto gli introiti statali da imposte nel periodo 2009-2014 di 87 miliardi di euro. A questi vanno aggiunti i 180 miliardi di euro di aumenti di capitale a favore delle banche in difficolta' usciti dalle casse pubbliche, da cui pero' vanno detratti i 4 6 miliardi di capitale restituito.

 

Torre della Caja Madrid di FosterTorre della Caja Madrid di Foster

La fattura finale per i bilanci pubblici europei raggiunge cosi' 221 miliardi. Negli Usa la crisi delle grandi banche, tra mancati introiti e maggiori esborsi, ha pesato invece per 142,5 miliardi di dollari. Washington ha sborsato 196 miliardi per ricapitalizzare le banche in difficolta' e ha dovuto fare a meno di 103 miliardi di imposte. Le banche Usa hanno pero' gia' restituito 157 miliardi alle casse federali e quindi la 'bolletta' finale e' di 142,5 miliardi di dollari.

 

I costi della crisi bancaria europea per il contribuente peggiorano ulteriormente includendo il peso delle Landesbank tedesche che in sette anni hanno ricevuto dai soci (per lo piu' pubblici) 25,3 miliardi e delle casse di risparmio spagnole che hanno ceduto alla pubblica Sareb 39 miliardi netti di posizioni deteriorate. A differenza di quello di Atene i salvataggi bancari non hanno trovato opposizione ne' al Nord e ne' al Sud del'Europa.

 

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