PIAZZA AFFARI SALE DELLO 0,4%, BENE BANCHE E IMPREGILO - LA7, IN ARRIVO LE NUOVE OFFERTE DA CLESSIDRA E CAIRO - I LEGALI DI DELLA VALLE LIQUIDANO PROTO – BOOM PER LA BORSA DI TOKYO - IL TESORO FA IL PIENO ALLE ASTE DI FINE ANNO - SUD: PERSI 24 MILIARDI DI PIL - ATLANTIA VALUTA L'OFFERTA SU GEMINA - IL NUMERO UNO DI APPLE GUADAGNA MENO DEL CFO - MAIRE AGGIORNA I PIANI MA LA BORSA VUOLE DI PIÙ….

1. BORSA: PARTENZA TIMIDA IN EUROPA, E' ANCORA RALLY PER GEMINA (+6%)
Radiocor -
L'Europa dei mercati azionari avvia con prudenza quella che per molti listini sara' l'ultima seduta del 2012. Sulla parita' Parigi, Francoforte e Londra, piu' vivace Milano che sale dello 0,39% nel Ftse Mib e dello 0,38% nel Ftse All Share. Nelle prime battute, si mettono ancora in evidenza le banche a cominciare da Mps (+1,8%), gia' ieri la migliore, ma spicca anche il +1,3% di Impregilo che ha finalizzato la cessione del 19% di Ecorodovias per 620 milioni di euro. E' ancora rally per Gemina (+6%): dopo l'exploit di ieri (+32%), e' il progetto di un riassetto degli asset infrastrutturali dei Benetton con il coinvolgimento di Atlantia (piatta in avvio) a mettere le ali alla holding che controlla Aeroporti di Roma. Euro in rafforzamento a 1,3250 dollari (1,3235 ieri) e a 114,40 yen (113,97 ieri). Il dollaro/yen tratta a 86,3 dagli 86,9 di ieri sera. Petrolio in rialzo di mezzo punto percentuale: il contratto di riferimento del Wti segna 91,23 dollari al barile.

2. BORSA TOKYO: NIKKEI +0,7% NELL'ULTIMA SEDUTA DELL'ANNO, +23% NEL 2012
Radiocor -
La Borsa di Tokyo conferma lo sprint che nelle ultime settimane le ha permesso di guadagnare terreno grazie all'indebolimento dello yen. Nell'ultima seduta dell'anno il Nikkei ha guadagnato lo 0,7% a 10.395,18 punti, dato che porta a +22,94% il bilancio dell'intero 2012. I rialzi sono stati consistenti da novembre, e solo in dicembre l'indice ha messo a segno un +10,04%, chiudendo ai massimi non solo dell'anno, ma dal giorno precedente allo tsunami dell'11 marzo 2011. Quanto all'indice Topix, ha chiuso con un +0,67% la giornata odierna e con un 18% l'intero 2012. Scambi consistenti, pari a 2,89 miliardi di titoli passati di mano sul primo mercato. A spingere le quotazioni, oltre al deprezzamento dello yen, l'attesa per un nuovo piano di rilancio dell'economia da parte del nuovo governo di destra guidato da Shinzo Abe.

3. MORNING NOTE: ECONOMIA E FINANZA DAI GIORNALI
Radiocor -

MERCATI: Il Tesoro fa il pieno alle aste di fine anno. Collocati Bot per 8,5 miliardi, tassi in rialzo. Spread a quota 322, pesa l'incertezza Usa. Oggi l'asta Btp (dai giornali). Il presidente della Banca Europea per gli investimenti Werner Hoyer: 'Emissioni per 70 miliardi nel 2013' (Il Sole 24 Ore, pag.4)

USA: Obama ha solo tre giorni per evitare il fiscal cliff. Il presidente cerca un'intesa minima che allontani l'incubo fallimento. Senza l'accordo sul debito cadranno le agevolazioni fiscali: stangata da 3500 dollari per i contribuenti Usa (dai giornali)

SUD: Persi 24 miliardi di Pil. Rapporto Confindustria-Srm: tra il 2007 e il 2011 chiuse 16mila aziende. I posti in meno sono 330mila, riparte l'export. Alessandro Laterza, vicepresidente di Confindustria per il Mezzogiorno: per i fondi Ue puntare su impresa e lavoro (dai giornali)

FISCO: Lotta all'evasione ok, gia' in cassa 11 miliardi. A marzo i primi controlli con il nuovo redditometro. Semplificazione, saranno eliminati 35 adempimenti (Il Messaggero, pag.1 e 9). Le plusvalenze sulle cessioni dei calciatori pagano l'Irap. Un parere del Consiglio di Stato da' ragione alle Entrate sull'attribuzione estesa dell'imposta (Il Sole 24 Ore, pag.1 e 9)

AEROPORTI: Gamberale domina il risiko degli aeroporti. F2i conquista Torino e diventa piu' forte nella Sea, blitz su Firenze e Bologna. Adr firma il contratto di programma e vola in Borsa, a Fiumicino 2,5 miliardi (dai giornali)

ATLANTIA: Il gruppo valuta l'offerta su Gemina. Stretta sul riassetto: ai Benetton restera' piu' del 30% della nuova holding, allo studio Ops o Opa. Il titolo Gemina vola in Borsa (+32%) anche grazie alla convenzione di Aeroporti di Roma (Il Sole 24 Ore, pag.1 e 19)

GENERALI: Crt e Ferak verso il divorzio. I veneti 'disponibili' a rilevare la quota. Contatti in vista del possibile scioglimento di Effeti, che ha il 2,2% della compagnia (dai giornali)

ENI: Il gruppo e Gazprom piu' vicine al nuovo accordo sul gas. Vertice a Mosca sulla rinegoziazione delle forniture, il Ceo Scaroni: incontro tecnico molto positivo (dai giornali)

IMPREGILO: Vende il 19% di Ecorodovias, incassa 731 milioni (dai giornali)

RCS: No di Della Valle alla proposta di Proto di rilevare il suo pacchetto a 3 euro ad azione (dai giornali)

BPM: Il gruppo bancario disdetta, niente rinnovo automatico con Credit Mutuel (dai giornali)

CONSOB: Taglia le spese e riduce il contributo a carico dei vigilati (dai giornali)

ALCOA: Cig straordinaria per due anni ma non ai lavoratori degli appalti (dai giornali)

ILVA: La Procura di Taranto ricorre alla Consulta contro il decreto legge 'salva Italia' (dai giornali)

MC DONALD'S: Il gruppo assume. Tremila posti in 100 nuovi ristoranti fast-food (La Stampa, pag.26)

IMMOBILIARE: Casa, addio autocertificazione. Ecco le scadenze per mutui e bonus. Dichiarazione Imu entro il 4 febbraio, sei mesi per i supersconti (La Repubblica, pag.25)

ENERGIA: Il carbone risorpassa il petrolio. Aie: inquina, ma entro 10 anni sara' la prima fonte energetica (La Repubblica, pag.27)

WEB: Internet veloce per i 'dannati digitali' 520 milioni alle aree dimenticate. La Commissione Ue approva il progetto dei ministri Passera e Barca per le regioni del Sud (La Repubblica, pag.24)

TIMEDIA: La7, in arrivo le nuove offerte da Clessidra e Cairo (Il Sole 24 Ore, pag.21)

4- IL NUMERO UNO DI APPLE GUADAGNA MENO DEL CFO
Sole 24 Ore.com -
Tempi di crisi anche per i manager di Apple, il colosso di Cupertino leader incontrastato del mercato grazie al lancio di prodotti come l'iPhone e l'iPad. Nel 2012 la busta paga di Tim Cook, cioè l'amministratore delegato del gruppo fondato da Steve Jobs, è quasi evaporata con un taglio di quasi il 99 per cento: cioè dai 378 milioni di dollari, tra retribuzione e stock options sui titoli della societa nel 2011, quest'anno il super-manager ha portato a casa soltanto 4,174 milioni. A far crollare i compensi di Cook è stata l'assenza per l'anno in corso di premi in azioni (ossia un milione di azioni Apple assegnategli all'atto della nomina ad agosto del 2011, che da sole valevano 376 milioni).

Del resto, i compensi legati alle stock options fanno parte della storia di Apple. Se Cook quest'anno piange, a festeggiare è invece il direttore finanziario di Apple, Peter Oppenheimer, che guadagnerà più del numero uno del gruppo, visto che il suo compenso 2012 schizzerà a 68,6 milioni (rispetto agli 1,42 del 2011) grazie al piano di assegnazione di azioni Apple per 66 milioni.

Il taglio di retribuzione per Cook è tuttavia arrivato proprio nell'anno in cui il titolo di Cupertino, quotato a Wall Street, ha toccato il picco di 705 dollari per azioni a settembre, per poi arretrare nei mesi successivi intorno a quota 510, anche a causa della concorrenza che si sta facendo sempre più spietata da parte di altri colossi del settore come Google e Samsung. (R.Fi.)

5. MAIRE AGGIORNA I PIANI MA LA BORSA VUOLE DI PIÙ
Sole 24 Ore.com -
Finalmente un aumento di capitale, titolava a metà novembre l'ultimo report di Kepler, società di ricerca azionaria che segue Maire Tecnimont. Adesso che l'operazione per il gruppo dell'ingegneria si sta concretizzando il mercato però sembra tutt'altro che sollevato: ieri, nella prima seduta successiva all'annuncio di un aggiornamento sul piano di riorganizzazione finanziaria e sulle dismissioni di asset, il titolo della società è scivolato a Piazza Affari del 5,66%. Certo, difficile avere reazioni positive dal mercato quando si chiedono i soldi agli azionisti; e soprattutto quando la data si avvicina, visto che la società ha comunicato di voler chiudere l'operazione entro il primo trimestre del prossimo anno.

Eppure a rassicurare gli investitori non è bastato nemmeno l'annuncio di un piano di dismissioni da 300 milioni, ben più sostanzioso, quindi, rispetto ai 130-140 milioni che il Ceo Di Amato aveva identificato a settembre come «asset disponibili per la vendita». Nonostante questa decisione che dovrebbe limitare un po' la sostanziosa diluizione prevista dagli analisti, non c'è stato niente da fare.

E così per riconquistare la fiducia del mercato, quello che fino a un anno e mezzo fa era un gioiellino della piazza milanese, dovrà forse aspettare di concludere il piano di ristrutturazione che prevede accordi con le banche sul debito e l'ingresso di un nuovo socio industriale. Intanto da quel profit warning, arrivato come un fulmine a ciel sereno nella primavera del 2011 - causato dai problemi del settore energia in Sudamerica - il titolo è passato dai quasi 3 euro agli 0,41 di ieri. Lasciando per strada in questo 2012 quasi il 60% del proprio valore. (G.Ve.)

6- I LEGALI DI DELLA VALLE LIQUIDANO PROTO
Sole 24 Ore.com -
Come era evidente, Diego Della Valle non ha neanche preso in considerazione la proposta di Alessandro Proto di rilevare la sua quota in Rcs Mediagroup. Con un fax del 21 dicembre l'avvocato dello studio Bonelli Erede Pappalardo, Carlo Montagna, per conto dell'imprenditore marchigiano, ha respinto l'offerta del finanziere di acquistare il pacchetto al prezzo di 3 euro per azione. La email con l'offerta di Proto «non incontra nessuna possibilità di considerazione» da parte di Della Valle «né alla data odierna, né entro il termine di trenta giorni da lei indicato», ha scritto Montagna, il cui fax è stato reso noto da Proto.

«Tenuto conto di quanto sopra - ha spiegato il legale - ritengo superfluo rammentarle l'obbligo di non diffondere al mercato alcuna informazione non corretta o decettiva». Inutile dire che se i legali di Della Valle avessero veramente ritenuto "superfluo" rammentare «l'obbligo di non diffondere al mercato alcuna informazione non corretta» probabilmente non si sarebbero presi l'incomodo di metterlo per iscritto nella cortese risposta. Proto, già finito sotto inchiesta da parte della Consob per annunci di patti di sindacato mai accertati, nonché sotto indagine della Procura di Milano, che ipotizza i reati di aggiotaggio e truffa, non sembra tuttavia curarsene troppo: la mancata accettazione della proposta «non ci fermerà» ha detto Proto, annunciando «una serie di incontri con i soci storici» di Rcs «per capire come procedere». (R.Fi.)

 

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